capitolo 7

92 8 0
                                    

Il mare era meraviglioso e calmo, il drago si poso al mio fianco.
"Lei è li eh...?" Dissi sospirando.
Il drago mi spinse toccandomi la schiena con il muso "ho capito, ho capito sto andando"
Feci un passo esitante, mi spinse ancora, lo guardai male "a quanto pare vuole che tu vada" disse Ronald sorridendo, lo guardai tristemente e spostai di nuovo lo sguardo sulla villa davanti a noi, alla fine della spiaggia.
Il drago mi spinse di nuovo, alzai gli occhi al cielo e cominciai a camminare, arrivammo davanti alla porta ed esitai prima di suonare.
In realtà fu il drago a suonare, scomparve poi leccandomi una guancia "che cattivo, non sono pronta io-"
La porta si aprì e mi bloccai.
"Amily?" La voce della governante mi fece sussultare.
"Margaret" dissi imbarazzata, mi girai e la guardai mentre le lacrime mi riempivano gli occhi.
Anche i suoi erano lucidi, la abbracciai di slancio e affondai il viso nei suoi capelli scoppiando a piangere.
"Oh piccola ci sei mancata tanto" disse dolcemente.
"Mi dispiace Maggy(megghi) mi dispiace tanto" dissi in lacrime, mi strinse forte come una madre premurosa.
"Lei è in salotto" disse dolcemente, la guardai negli occhi staccandomi lentamente, mi sorrise accarezzandomi il viso.
"Grazie Maggy" dissi dolcemente, mi lasciò passare e corsi in salotto, la sentì chiudere la porta e io aprì quella del salotto di scatto, la vidi mentre pettinava la sua bambola preferita.
"Eve..." dissi dolcemente.
Si girò di scatto e mi guardò sorpresa, i suoi occhi si riempirono di lacrime, si alzò e corse da me, mi abbassai e lei si buttò tra le mie braccia piangendo.
"Amy! amy!" Disse piangendo.
"Oh piccola mia" dissi piangendo a mia volta.
Mi strinse forte affondando il viso nel mio petto, era così bella nel suo vestito bianco, le accarezzai i capelli sorridendo dolcemente.
"Stai prendendo le medicine?" Dissi dolcemente.
"Si" disse in lacrime.
"Brava la mia piccola tigre" le diedi un bacio sulla testa "mi dispiace non essere venuta prima"
"Non importa se tu sei qui sono felice" disse sorridendo e asciugandosi le lacrime.
"Ti va di uscire?" Dissi dolcemente.
"Ma poi sto male..." disse esitante.
"Andremo solo sulla spiaggia e se starai male ti darò un po del mio fuoco okay?" Dissi accarezzandole il viso, lei annuì e sorrise.
"Grazie Amy" disse sorridendo, guardò qualcosa alle mie spalle spaventata e corse a nascondersi dietro il divano, sbirciò scoprendo solo gli occhi e le dita.
"Eve?" Mi girai e vidi Ronald sulla porta, scoppiai a ridere "Eve non ti farà del male promesso"
"Sicura?" Disse imbarazzata, annuì e lei uscì tenendosi il bordo del vestito imbarazzata, aveva i capelli rossi lisci come nostra madre e gli occhi azzurri di nostro padre, aveva un corpo snello e slanciato, aveva otto anni e il suo sorriso era il mio preferito aveva la capacità di rendere meravigliosa una giornata buia, prese un respiro profondo e corse vicino a me, si nascose dietro la mia schiena guardando Ronald, gli porse una mano imbarazzata.
"Mi chiamo Eve, discendente della famiglia Black, punta ovest del fuoco" disse velocemente.
"Piacere di conoscerti Eve, io sono Ronald sono un amico di tua sorella" disse lui sorridendo stringendole la mano, lei la ritirò appena lui la lasciò e la guardò.
"Amy questo signore è strano" disse sottovoce.
"Eve te l'ho già spiegato, siamo in un altro secolo non si fa più il baciamano" risposi divertita.
"Ma mi ha stretto la mano" disse confusa.
"Si fa così" dissi annuendo.
"Non mi piace" disse facendo una smorfia.
Sorrisi dolcemente, e le diedi un bacio sulla guancia allungandomi all'indietro.
"Pensa se lord Sesar ti avesse baciato la mano" dissi ridacchiando, saltò in piedi e strinse la mano di Ronald.
"Mi piace la stretta di mano" disse convinta, scoppiai a ridere divertita e lei mi guardò sorridendo, mi saltò addosso.
"Okay okay tigre risparmiami" dissi continuando a ridere.
"Ti voglio bene Amy" disse con affetto "grazie per quello che fai per me"
"Ehi, siamo sorelle, per te questo e altro" dissi sorridendo, le feci l'occhiolino e lei areossì imbarazzata.
"Mi vado a preparare" disse sorridendo, saltellò fuori felice, Ronald mi porse una mano e mi fece alzare.
"È molto simpatica" disse sorridendo.
"È mia sorella" dissi fingendomi altezzosa, scoppiò a ridere.
"Si vede è piena di energie" sussultai e lo guardai tristemente.
"Appena esce di casa le sue sforze svaniscono, è la luce a far questo, perciò può uscire solo di notte" dissi tristemente, Ronald mi guardò dolcemente.
"Sono pronta!" Disse Eve entrando allegramente.
"Andiamo allora" dissi sorridendo, mi prese sottobraccio attaccandosi a me e salutò Margaret, mentre io le diedi un bacio sulla guancia, uscimmo tutti e tre e andammo sulla spiaggia, Eve ispirò l'aria profondamente e guardò il mare sorridendo, passammo due ore a giocare, ero seduta sulla sabbia e Eve fece una smorfia per un attimo ma si finse forte, creai una sfera di fuoco "entra in lei"
Le andò vicino e le entrò nella schiena Eve sorrise guardandomi, corse verso di me.
"Amy, ci sono i cavalli lo sai? Facciamo un giro?" Disse sorridendo.
"Dobbiamo aspettare che faccia buio e poi andremo dove vuoi" dissi dolcemente.
"Andiamo da Meli?" Disse allegramente, mi irrigidì.
"Non possiamo, starai male se andiamo li" dissi con tenerezza.
"Ma con il tuo fuoco...." disse esitante, sospirai.
"Eve..."
"Sei cattiva Amy....non mi porti mai da nessuna parte" disse piangendo "so che ti causo tanti problemi, ma non sono così debole!"
La guardai scioccata e lei corse via.
"Eve aspetta!" Urlai alzandomi di scatto, correva allontanandosi "morirà così, chiama Margaret"
Corsi dietro mia sorella e la vidi a terra priva di sensi sotto il sole del tramonto.
"Mio dio, Eve....mi dispiace tanto piccola perdonami" dissi in un sussurro "non volevo farti piangere svegliati"
Le misi una mano sul cuore e le trasmisi il mio fuoco, scoppiai a piangere mentre continuai "ti prego....non morire"
"Amy...." disse debolmente.
" shh va tutto bene, non preoccuparti okay? Il fuoco ti salverà e starai bene promesso"
"Sto bene Amy, sta tranquilla" disse gentilmente "ti faccio puangere sempre mi dispiace sorellona"
"Non è vero, non scusarti, mi dispiace se non posso portarti ovunque, ho troppa paura di perdere anche te piccola, non voglio" dissi con affetto.
"Grazie Amy" disse dolcemente.
Le diedi un bacio sulla fronte, il sole era scomparso del tutto e la presi tra le braccia, la portai in casa, la misi in camera sua sul letto.
I vecchi mi guardarono con disapprovazione.
"Non ti è permesso portarla fuori" disse uno di loro.
"La porterò via con me" dissi seria.
"Morirà" disse una donna preoccupata.
"Il fuoco chiama fuoco, sono sua sorella e sono l'unica a poterla tenere in vita, perciò che vi piaccia o no la porterò via con me" dissi seria.
"Come osi sfidarci?" Disse quello che ho steso davanti alla porta per l'abisso, raddrizzai la schiena, acquisendo la posizione regale che mi spetta.
"Non siete mai riusciti a controllarmi signori e mai ci riuscirete" dissi seria "non osate mettervi contro di me, mi trovo costretta a ricordarvi chi sono in quanto erede della punta ovest del fuoco, inoltre principessa perduta, se solo volessi voi e tutti quelli con voi saranno trascinati nell'abisso, detto questo voi farete quello che vi dico e se decido che mia sorella verrà con me voi non potrete fare niente per fermarmi, sono stata abbastamza chiara?" Dissi in tono fermo e risoluto, si inchinarono.
"Si lady Amily" dissero tutti.
"Voi non siete diversa da loro" disse una donna sottovoce.
"Vedremo signora Rose" dissi seria "d'altronde il mio obbiettivo non è quello di prendere il potere delle cinque punte"
Mi guardarono sorpresi e io uscì seria, un lungo vestito verde mi avvolse il corpo elegante e delicato, i vecchi mi seguirono.
"Qual'è il vostro obbiettivo allora?" Disse ancora Rose, li portai nella stanza con una parete a specchio.
"Mettete la mano" dissi seria, obbedirono e mostrai loro la vera storia di Melek, appena finì tutti mi guardarono sconcertati.
"Quindi la storia che ci hanno raccontato era tutta una fandonia?" Disse Giorg un altro di loro.
Erano in quattro: Elen, Giorg, Rose e Gaspard, l'uomo che era con me davanti alla porta dell'abisso.
"Perspicace" dissi divertita.
"Ma questo non spiega cosa volete fare" disse Elen seria.
"Farò uscire Melek dell'abisso e poi lo distruggerò" dissi seria.
Giorg rise beffardo "non si può distruggere l'abisso"
Ghignai divertita "voi non immaginate quante cose si imparano in un secolo" dissi beffarda, mi guardarono sorpresi.
"E come credete di fare?" Disse Rose curiosa saltellando.
"Esistono cinque sigilli più uno, quindi sei, essi vanno distrutti e solo allora l'abisso verrà distrutto" dissi seria.
"Chiunque potrebbe farlo" disse Elen confusa.
"No....non chiunque solo qualcuno discendente delle sei punte" disse Giorg pensandoci, sorrisi divertita "qualcuno in grado di governare i sei elementi...."
Loro mi guardarono scioccati "voi potete...."
"Esattamente" dissi sorridendo "se permettete vorrei ritirarmi in biblioteca"
"Signorina, questa sera ci sarà una festa, sarebbe un onote se voi ci foste" disse Rose sorridendo.
"Mi farebbe molto piacere vi ringrazio" dissi sorridendo, uscì e andai in biblioteca, mi sedetti con un libro sulle gambe, per terra davanti al camino, il vestito era largo attorno a me e questo mi ricordò il passato, Ronald entrò accompagnato da Margaret, alzai lo sguardo e sorrisi dolcemente, si avvicinarono.
"Ho visto i vecchi sembravano traumatizzati" disse Ronald divertito.
"La verità a volte fa male Ron, sai molte persone nascondono ciò che sono, poi scoprono di tenere a qualcuno e quando l'altro scopre chi sei davvero allora il cuore di entrambi viene spezzato in due, tre mille pezzi, e si scioglie come un gelato in estate" dissi sorridendo gentilmente tenendo lo sguardo fisso sul fuoco "ma sai, sono felice che tu non menta su chi sei e che tu sia sincero"
Lo guardai e lui sussultò, si nascose dietro un sorriso finto "è vero, certe persone sono spregevoli"
Fui sorpresa per un attimo e poi sorrisi dolcemente tornando a guardare il fuoco "già...sono persone orribili che sfruttano gli altri per i propri comodi per poi abbandonarli" dissi dolcemente "ne ho conosciuti tanti e li ho odiati incredibilmente e li odio tutt'ora, spero che non succeda ancora"
"Lo spero anch'io" disse con un tono di voce che tradiva tristezza, feci finta di niente e chiusi il libro, mi alzai lentamente ed elegantemente, gli sorrisi e andai a rimetterlo a posto, seguiva ogni mio movimento affascinato.
Sospirai e sorrisi girandomi verso di loro "i vecchi hanno detto che ci sarà un ballo stasera" dissi sorridendo, unì le mani felice "sarà molto divertente"
"Amily non credo che dovreste andare" disse Margaret preoccupata.
"È il ballo delle punte, lo so" dissi sorridendo.
"Ne è sicura?" Disse dolcemente, guardai Ronald.
"Sicura" dissi sfidandolo, mi guardò sorpreso e corrugò la fronte, lo superai "sta attento stasera"
Lui sussultò appena gli toccai il braccio, Margaret cercò di dissuadermi mentre mi vestivo, misi un vestito lungo nero con delle rifiniture rosse sulla parte bassa, le maniche erano di pizzo e dietro la scollatura arrivava quasi al sedere, lasciai i capelli sciolti e ondulati sulla schiena, mi truccai e sorrisi guardandomi, misi gli orecchini di perle che appartenevano a mia madre.
Margaret mi guardava affascinata.
"Siete meravigliosa signorina" disse affascinata.
"Ti ringrazio Maggy" dissi sorridendo, andammo in camera di mia sorella, era seduta e pettinava la sua bambola, sorrise vedendomi "ciao piccola tigre"
"Ciao, sei bellissima Amy" disse guardandomi.
"Grazie, voglio che tu mi prometta una cosa" dissi sedendomi accanto a lei sul letto "anche se sentirai dei rumori e sarai spaventata non devi uscire da qui, se senti dei passi avvicinarsi dovrai nasconderti nell'armadio e non uscire finche non verrò a prenderti okay?"
"Amy? Succederà qualcosa di brutto?" Disse dolcemente.
"Non lo so piccola, spero di no, ora promettilo ti prego" dissi dolcemente.
"Promesso" disse annuendo.
"Grazie tesoro" le diedi un bacio sulla fronte "ti voglio bene"
"Anch'io ti voglio bene" disse abbracciandomi, sorrisi e mi alzai, uscì lanciandole un'ultima occhiata.
Chiusi la porta e presi un respiro profondo, la festa era già iniziata, andai alle scale che portavano al salone e tutti gli occhi si puntarono su di me, il cameriere sulla porta sorrise vedendomi, ricambiai.
"Siete bellissima lady" disse facendomi il baciamano.
"Ti ringrazio"
Tirai appena su il vestito e scesi le scale, il capo della punta del fuoco, un mio lontanissimo nipote si avvicinò e mi porse una mano affascinato.
"Siete meravigliosa Lady Amily" disse baciandomi la mano.
"Vi ringrazio Mattew" dissi educatamente.
"Lady Amily è un onore vederla, cosa la porta qui questa sera?" Disse il capo della punta dell'acqua in modo che tutti nella sala possano sentirlo.
"Mi portano qui le acque di questo mare signor William, suppongo che voi le conosciate bene e sappuate delle meraviglie che si celano in esse" dissi sorridendo divertita.
Un cameriere si avvicinò con un vassoio pieno di calici di vino, ne presi uno ringraziandolo.
"Vi prego di non badare alla mia presenza, continuate pure a divertirvi" dissi alzando il calice.
Le donne ricominciarono a parlare e così anche alcuni uomini.
Ronald si avvicinò continuando a far finta di niente, mi baciò la mano "sei bellissima"
"Grazie Ron" dissi sorridendo, gli toccai la mano facendo riapparire la stella, lui mi guardò sorpreso "non c'è più bisogno di nasconderlo non credi?"
"Tu lo sapevi...." disse sorpreso.
"Non sono stupida Ron, riesco a capire quando le persone mentono" dissi sorridendo, bevvi un po di vino "oh andiamo non guardarmi così, quando menti ti tocchi sempre l'orecchio destro, è semplice notarlo"
"Davvero?" disse divertito.
"Già, ma una cosa non riesco a capire, so che mi vogliono controllare, dal tronde se volesi potrei prendere il potere della punta del fuoco, in quanto legittima erede, e buttarli nell'abisso ma non credete che se avessi voluto l'avrei già fatto?" Dissi divertita.
"Non lo so, io devo solo controllarti" disse bevendo il suo vino "credo vogliano sapere di cosa sei capace ecco tutto"
Scoppiai a ridere divertita "allora non lo scopriranno mai" dissi sorridendo.
"Loro credono che presto scoprirai tutte le tue carte" disse divertito.
"Io ho sempre un asso nella manica" dissi divertita.
Il padre di Ronald si avvicinò sorridendo divertito, ignaro della mia consapevolezza.
"Lady Amily è un onore incontrarla ancora, ho sentito molte storie su di voi e sulla vostra bellezza" disse sorridendo, mi baciò la mano "e sono felice che non si siano rivelate false"
"Immagino signore, sarei curiosa di sentire cosa avete saputo su di me" dissi educatamente.
"Sono tante le cose come per esempio che voi sapete come aprire le porte dell'abisso e come farne uscire le persone" disse diretto.
"Avete informazioni giuste signore" dissi sorridendo, bevvi ancora "tuttavia non dovreste credere a tutto quello che vi viene detto spesso le menzogne sono più facili da raccontare non credete?" Dissi sorridendo.
Mi accorsi che nella sara era calato il silenzio e tutti stavano ascoltando noi.
"Inoltre ho sentito he avete svelato la vostra identità ai figli maledetti" disse divertito.
"Anche questo corretto, mi chiedo proprio come voi siate così informato signore" dissi beffarda, Ronald trattenne una risata, rise comunque mentre io e suo padre ci sfidavamo con lo sguardo.
"Ron non credo sia educato ridere in questa occasione, sto fingendo di non sapere niente" dissi guardandolo divertita, tutti mi guardarono sorpresi.
"Inoltre sappiamo tutti che voi avete incontrato il vecchio Melek nell'abisso" disse beffardo.
"Anche questo corretto, immagino sappiate anche che ho portato vostro figlio con me nell'abisso" dissi divertito, lui spalancò gli occhi scioccato e dei mormorii si alzarono nella sala.
"Come avete osato portarlo laggiù" disse guardandomi male.
"Ron non puoi dire solo quello che ti pare, devi dire tutto altrimenti che spia sei?" Dissi divertita.
"Si sarebbe arrabbiato" disse sorridendo "vedi?"
Guardai il padre che era furioso, la terra cominciò a tremare.
"Ops, forse non è il caso di distruggere tutto....non lo porto più Promesso" dissi alzando le mani.
Il terreno tra me e Ronald si spaccò, mi guardò sorpreso e saltò per raggiungermi non lo presi in tempo.
"Ron!" Urlai preoccupata, feci apparire il drago, e salì sopra, lo presi al volo e lo portai di nuovo sopra, sospirai scendendo e mettendolo a terra "stai bene?"
"Si" disse sospirando.
"Non mi capacito di come possa un padre fare questo, avete visto che cadeva e non avete fatto niente, siete un uomo senza onore e senza cuore" dissi con gli occhi brillanti di fuoco.
"Come osate stupida ragazzina!?" Disse l'uomo furioso, mi alzai guardandolo con odio.
"Oso come voi avete osato sfidare me signore, quel magiordomo ha più cuore di voi, quale padre manderebbe suo figlio in una voragine?" Dissi guardandolo con odio, ricambiò lo sguardo "voi non sapete neanche cosa significhi morire quindi cosa ve lo dico a fare"
"Non sarebbe morto" disse serio "l'avrei salvato prima"
"Immagino" dissi aiutando Ronald ad alzarsi.
"Lascia perdere Amy sto bene" disse serio.
"Hai ragione d'altronde ognuno fa ciò che vuole con i propri figli, nessuno può dirgli cosa fare ma apra gli occhi signore non sempre le persone sono pronte a perdonare" dissi seria, il terreno si richiuse.
"mi avete stancato" dal pavimento delle piante rampicanti si alzarono stringendomi forte, chiusi un occhio facendo una smorfia, lui ghignò divertito.
Sorrisi tenendo un occhio chiuso per il dolore.
"Non crederete di avermi battuta spero" dissi beffarda, bruciai le piante che si incenerirono "ho combattuto con cose peggiori nell'abisso due piantine non mi spaventano"
La terra si aprì all'improvviso sotto di me, alzai gli occhi al cielo e il drago mi prese al volo, mi missi a sedere con le gambe di lato, feci apparire una sfera nera in mano e la lanciai in aria riprendendola in mano.
"Carino davvero, bel trucchetto vorrei impararlo anch'io" dissi tranquilla "comunque cosa stavamo dicendo....oh si è vero"
Saltai e atterrai in piedi, mi pulì il vestito "spero non si sia sporcato è il mio preferito"
Improvvisamente mi ritrovai circondata da spade puntate verso di me, alzai le mani sorpresa.
"Parlè" dissi divertita "ah no, quelli erano i pirati, com'era quella parola a...ane...anim..."
"Animosi?" Disse una delle guardie confusa.
"Animosi! Grazie" lui arrossì appena io sorrisi.
"Non puoi chiamare l'animosi se non hai chi combatte con te" disse Ronald divertito, ghignai e feci apparire le ombre tra me e le spade.
"Prego signori tutti vostri" dissi con un gesto della mano, si trasformarono in umani e cominciarono a combattere, mi avvicinai a un tavolo e presi un altro calice, mi appoggiai al tavolo e feci finta di abbassarmi a prendere qualcosa mentre un uomo alle mie spalle cercava di colpirmi.
"Oh ma guarda che carino" dissi sorridendo, feci apparire un piccolo fiore e mi rialzai guardando il ragazzo sdraiato sul tavolo "oh cielo, se siete stanco signore chiederò a qualcuno di mostrarvi una stanza degli ospiti"
"Ah ah simpatica" disse sarcastico.
Sorrisi innocentemente "dico sul serio"
Mi girai dando un calcio alla donna che cercava di colpirmi "mi sono stancata" dissi sottovoce, salì sul drago che si alzò in aria, tutti stavano combattendo tranne Ronald, mio nipote, i vecchi e i capi tribù.
"Basta!" Urlai facendomi sentire da tutti.
Si fermarono tutti e alzarono li sguardo, sospirai "giù le armi, adesso!" Dissi seria, tutti le abbassarono intimoriti "ogni volta è sempre la stessa storia, mi sono stancata di discutere, voi capo della punta della terra che mi portate rancore per una stupida avventura del passato, e voi altri che seguite la massa e sembrate non ragionare con le vostre teste, sembrate non accorgervi di quanto siete schiavi del denaro e potere, inizialmente i sei guardiani, studiarono i loro elementi per la bellezza che essi portavano con se e ora, voi, non vi accorgete neanche di quello che vi circonda, vi importa solo del potere, di sovrastarvi gli uni con gli altri per diventare il cosiddetto elemento supremo ma la verità è che nessun elemento può contrastare gli altri, ognuno di essi ne completa un altro, non si possono sovrastare, perciò io ora vi dico, togliete le bende dai vostri occhi che sono come ciechi e solo allora potrete sperare di battermi e controllare l'abisso" il drago mi lasciò davanti alla porta in cima alle scale, misi una mano sulla maniglia "il mondo non gira intorno a voi e tantomeno intorno al denaro, guardatevi intorno e vedrete cose che non avreste mai immaginato"
Aprì la porta e me ne andai, le ombre sparirono seguendomi.
Tutti rimasero in silenzio finché la porta non si richiuse, andai in camera di Eve.
"Eve? Sono qui" dissi dolcemente, l'armadio si aprì lentamente e lei si affacciò guardandomi, mi venne vicino.
"Tutto bene?" Disse dolcemente.
"Si tesoro, il capo della punta della terra si è arrabbiato un po" dissi dandole un bacio sulla fronte "domani verrai via con me okay?"
"Staremo sempre insieme?" Disse illuminandosi.
"Si, e ti farò conoscere un'altra bambina con cui potrai giocare" dissi accarezzandole il viso, sorrise felice e fece una piroetta con le braccia aperte, saltò sul letto.
"Allora dobbiamo dormire così andremo via, fuori fuori" disse sorridendo, risi divertita e le augurai la buonanotte uscendo.
Andai all'ingresso, uscì e andai alla scuderia, accarezzai il muso di un bellissimo cavallo nero, sorrisi dolcemente e lui mi annusò, aprì la piccola porta e ci salì sopra, lo feci uscire e lo guidai sulla spiaggia, sentì lo sguardo di qualcuno sulla pelle ma lo ignorai.
Camminai sulla spiaggia in sella al cavallo, lo portai su una scogliera, la brezza che arrivava dal mare era delicata e dal dolce profumo salmastro.
Scesi da cavallo e chiusi gli occhi unendo le mani dietro la schiena, inspirai profondamente, i capelli erano portati indietro dalla brezza notturna.
"È così bello qui..." dissi dolcemente.
Dei passi si avvicinarono fermandosi accanto a me.
"Siete molto saggia lady Amily"
"Ho vissuto molto più di quanto sembra, signor Alexander" dissi sorridendo.
"Eppure siete bella come non mai" disse educatamente.
"Vi ringrazio"
"La luce della luna è meravigliosa, invoglia quasi a tuffarsici dentro" disse sorridendo.
"La luce e l'oscurità si attraggono come calamite se si sa come avvicinarle, sono complementari, se il cielo non fosse buio la luce della luna non prenderebbe, e senza di essa il cielo sarebbe buio e senza colore" dissi dolcemente.
"Non l'avevo mai vista sotto questo punto di vista" disse sorridendo.
"Sai ho trovato il tuo successore anche se in realtà sarebbe colui che dovrebbe essere il capo adesso"
"Ah si?"
"Già....è un bravo ragazzo ma...non sarebbe in grado di guidare la famiglia" dissi continuando a guardare il mare "è molto potente d'altronde la sua luce mi ha salvata"
"Allora neanche voi siete perfetta" disse divertito, ridacchiai.
"No neanche io sono perfetta, i miei innumerevoli difetti mi hanno cacciato nei guai diverse volte" dissi sorridendo.
"Alle apparenze tuttavia voi siete perfetta, una luce nel buio oserei dire" disse allegramente, sorrisi ancora di più.
"siete un vero adulatore signor Alexander" dissi divertita.
"Con una donna bella come voi non posso trattenermi, in ogni caso sarei curioso di conoscere costui che sarà il mio erede" disse sorridendo, scossi la testa divertita.
"Si può fare" dissi voltando il viso a guardarlo per la prima volta da quando era arrivato, aveva i capelli biondi come il grano e gli occhi marrone chiaro, la sua pelle era pallida e liscia.
Sentimmo la terra tremare e tutti gli elementi congiungersi nella casa.
"Eve" dissi in un sussurro spalancando gli occhi, salì a cavallo con dietro Alexander e partì veloce.

BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora