Adesso mi prendo io cura di te.

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Pov. Bradley.
"Buonanotte Bradley."
"N-Notte Tristan" sussurro appena guardandolo.

La sera prima ebbi messo la sveglia alle 6.
Mi sono svegliato e dopo aver messo degli skinny neri, una felpa e sopra un cappotto, mi siedo sul divano aspettando che Tristan finisca di prepararsi.

Pov. Tristan
Mi alzo poco dopo Bradley.
Mi vesto con una maglia lunga bianca e dei jeans neri.
"Ehi Bradley hai giá fatto?" Lo guardo mentre mi infilo una giacca di pelle rossa bella calda.
"S-si...mi sono sbrigato perché avevo paura di fare tardi.." Mormora a voce bassa il ricciolino parecchio pallido. Mah...sarà per il freddo.

***
Dopo essere scesi con i bagagli, saliamo in macchina.
"Hai la patente Tristan?"
"Beh si sennò come faccio a guidare?" Ridacchio e dopo poco lo sento ridere.
Una risata tenera e innocente.

Dopo circa 2 ore arriviamo a sto benedetto Hotel, prendiamo la stanza e saliamo su con l'ascensore.
"Bene, eccoci!" Esclamo entrando in stanza.
Carina, abbastanza spaziosa.
Il ricciolo entra subito dopo di me e si guarda in giro poggiando a terra lo zaino.
"Dai Bradley andiamo in vacanza. Non vorrai mica restare chiuso qui dentro per tutta la serata vero?"
"N-no ceh...si voglio d-dire andiamo." usciamo dalla stanza e dall'hotel iniziando a vagare per la città.

"Piccolo non hai freddo? Stai tremando come una foglia.."
Il ragazzo scuote la testa. Così prendo la sua mano gelata e la metto incrociata alla mia mettendola in tasca.
Noto il riccio arrossare di più.
Ma quello che cattura la mia attenzione sono le sue pupille dilatate e il respiro abbastanza affannoso.
Poggio la mano sulla sua fronte.
Come pensavo. Ha la febbre. Anche parecchio alta.

"Brad hai la febbre...sta mattina non hai pensato di portarti un capellino o una sciarpa?"
Lo stringo a me cercando di scaldarlo
"N-no...pensavo fosse u-una cavolata..."
Poggia la testa sul mio petto.

"Che ne dici di entrare in quel centro commerciale? Fará caldo almeno non peggiori e ti compri qualcosa di caldo. Sia da indossare sia da mangiare che pagherò io. E non contraddirmi"
"O-okay g-grazie Tri.."
E così, stringendolo a me, entriamo e continuo ad accarezzargli la mano nella tasca.

"Mhh andiamo qui vieni"
Lo porto all'interno del negozio di Vans.
"Che figo sto cappellino e sto scalda collo." Esclamo sorridendo prendendo un berretto e appunto, uno scaldacollo entrambi neri.
"M-ma Tri...costano troppo...Non voglio che spendi così tanto..."
"Shhh. Mia madre caga soldi quindi tranquillo."
"Mhhh si. Questo mi piace." Aggiungo prendendo un cappotto molto più pesante del suo che indossa

"M-ma T-trist..." Interrompo il ragazzo poggiando un dito sulle due labbra.
"Ma Tristan nulla. Andiamo su"
Andiamo alla cassa, pago e prendo la busta sorridendo appena.
Successivamente lo porto in bagno, gli levo quel cappottino e gli metto lo scaldacollo, il cappellino e per ultimo il cappotto.

"Aiuto mi sento pronto per andare in Siberia"
Esclama il riccio guardandosi allo specchio.
Scoppio in una fragorosa risata.
"Piccolo aspettami qui mh?"
Esco dal bagno andando in un bar per recuperare un bicchiere d'acqua e un cornetto al cioccolato.

***
"Tieni piccolo bevila tutta okay?"
Aspetto che l'aspirina si sciolga per poi passarla al ricciolino che poco prima aveva finito di mangiare il cornetto.
"Va bene..." Sussurra il piccolo e dopo qualche secondo aveva già svuotato il bicchiere.
"Bravo. Così per un po' stai a posto, andiamo all'hotel che hai bisogno di riposare"

Detto ciò, lo prendo in braccio stringendolo forte a me ed insieme torniamo nella nostra stanza d'albergo.
"Adesso mi prendo io cura di te piccolo."
Sussurro al ricciolo che a quanto pare si è addormentato sulla mia spalla.

Differenza di altezza.|Tradley Evanson|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora