Una cena per chiarire

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Harry si sentì elettrizzato per tutto il pomeriggio e non riuscì a spiegarsene il motivo. Andava solo a cena a casa di un amico, anche se amico era una parola un po' grossa. Si erano appena conosciuti.

Anche il lungo bagno rilassante non aveva sortito l'effetto desiderato.
Mentre era davanti allo specchio intento a scegliere i vestiti, si chiese se fosse stata Elanor ad invitarlo si sarebbe sentito così su di giri?
Sicuramente no, aveva avuto diverse ragazze e non si era mai sentito così, forse era l'imbarazzo per quello che era successo, d'altronde era la prima volta che baciava un ragazzo.

Si ripeté per la milionesima volta che era stato solo un bacio dettato dall'alcool, che non poteva essere attratto da un ragazzo e soprattutto che andava da lui solo per parlare, per chiarire e ribadire che era stato solo un errore ...
Era una storia che doveva troncare sul nascere, a essere sinceri non era nemmeno una storia, non era niente, solo un semplice bacio
Così alla fine decise di vestirsi come se dovesse uscire con uno dei suoi amici, jeans e maglietta.




Più o meno erano gli stessi dubbi che avevano assillato Louis per tutto il pomeriggio.
E anche ora mentre sistemava casa si chiedeva perché lo stesse facendo.
Si diede dell'idiota, non era una ragazza su cui doveva fare colpo, lasciò tutto lì e si spostò al computer per decidere cosa fare da mangiare.
Dopo aver scartato l'ennesima ricetta decise che un semplice "take a way" era più adatto all'occasione, in fondo Harry andava da lui solo per parlare.




Harry arrivò all'indirizzo che Louis gli aveva indicato con mezz'ora di ritardo. Nel pomeriggio gli aveva mandato un messaggio per comunicargli l'ora del suo arrivo, ma alla fine si era dilungato nel prepararsi e aveva finito per fare tardi.

Harry si trovò davanti un palazzo moderno di lusso. Louis gli aveva detto di abitare all'ultimo piano.
Mentre saliva in ascensore era particolarmente teso.
Non sapeva cosa aspettarsi, infondo si conoscevano appena. Non avevano nemmeno mai parlato veramente.
Si rimirò nei grandi specchi dell'ascensore e concluse che era perfetto, almeno esteriormente non aveva niente fuori posto, dentro invece sentiva una gran confusione, anche i suoi organi interni sembravano aver cambiato posto.

Guardò lo scatoloncino che aveva in mano, lungo la strada si era anche fermato in un negozio a comprare qualcosa, dopo averci pensato molto aveva optato per la birra, meno impegnativo di una bottiglia di vino.
Arrivato davanti alla porta guardò per sicurezza il nome sul campanello. Louis gli aveva detto la verità c'era solo il suo nome, suonò ed attese.


Louis andò ad aprire irritato per quel ritardo. Non che fosse un grosso problema in sé, però aveva prolungato la sua attesa aumentando i dubbi e le ansie.

Quando lo vide non lo salutò, ma lo fece entrare con un semplice e sbrigativo "Sei in ritardo"
Harry si grattò la testa in imbarazzo "Scusa".
L'appartamento era molto grande arredato con stile, moderno ed essenziale.
Dopo una rapida occhiata l'attenzione del riccio fu catturata dal grande televisore o meglio da ciò che trasmetteva.

Tutto l'imbarazzo fu dimenticato, si avvicinò e si sedette rapito sul divano.
Al settimo cielo come un bambino davanti a una grande torta esclamò "Grande! Guardi anche tu i campionati di calcio? Io adoro la Champions."
Mentre Harry continuava a parlare delle varie squadre, Louis pensò che con un ragazzo è tutto molto più semplice.
Aprì due birre e si sedette di fianco a Harry passandogliene una.
Poi prese il telefono per effettuare l'ordinazione. "Ordino da mangiare. Cosa vuoi?"

Harry lo guardò un momento interrogativo, così Louis specificò "Non avrai creduto davvero che io cucinassi per te?"

Harry sorrise, era veramente solo una serata fra amici, si era fatto tante pippe mentali per niente.
"No, non ti ci vedo. Troppo mister "sono il migliore" per abbassarti a tanto" poi scoppiò a ridere di fronte alla faccia seria di Louis.
"Allora ti decidi idiota?"
"Cinese una porzione abbondantissima... stronzo. Poi vedi te ... io mangio di tutto"
Louis sbuffò prese il telefono e fece l'ordinazione.

Tornò sul divano con Harry e continuarono a guardare la partita, a parlare di calcio, o meglio Harry parlava e Louis si limitava a dargli contro di tanto in tanto, non per convinzione, ma perché era divertente vederlo infervorarsi.

Quando arrivò la cena avevano già bevuto due birre a testa.
Si spostarono al tavolo e mangiarono in quel clima rilassato.

Harry divorò la sua porzione e anche quello che Louis aveva preso di extra.
Louis dovette constatare che era effettivamente una fogna. Non c'era possibilità di scambiarlo per una ragazza.
Harry invece pensò l'esatto contrario, Louis era elegante mentre mangiava la sua ordinazione salutista. Meglio di una ragazza.
Dell'altra birra accompagnò la loro cena.

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