Qualunque cosa per averti

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  Dopo essersi fatto una doccia e essersi preparato Louis uscì di casa con mille pensieri che gli vorticavano in testa.
Cosa stava andando a fare da Harry?


Le sue parti basse lo sapevano bene, voleva fare sesso con lui... lo desiderava come non aveva mai desiderato nessuno, ma non era una cosa semplice...
Non era come con una ragazza dove i ruoli sono ben definiti.
Harry era un ragazzo come lui, due corpi identici e non complementari.
Non era dettato da natura, era quasi ribellarsi ad essa. Ci voleva un compromesso, uno di loro due doveva cambiare la propria posizione. Doveva accettare di farsi possedere...
Chi lo avrebbe fatto?
Fisicamente erano molto simili, nessuno dei due poteva passare per una ragazza, nessuno dei due era debole o piccolo.
E anche come carattere ... Harry non sembrava uno a cui piacesse farsi dominare...
Anche se aveva un desiderio pazzesco di fare sesso con lui non era sicuro che alla fine ci sarebbe riuscito.
Sapeva come funzionava fra due ragazzi, anche se non l'aveva mai fatto, e l'idea di metterlo nel culo a Harry non gli faceva minimamente schifo, anzi il solo pensiero di averlo completamente nudo nelle sue mani e di poter affondare in lui gli faceva affluire tutto il sangue nelle parti basse.



Harry dopo essersi fatto una doccia andò a cercare nella cassetta dei medicinali il vasetto di vasellina che aveva usato per il tatuaggio.
Sapeva che se Louis stava arrivando a casa sua molto probabilmente sarebbero finiti per fare sesso, sapeva perfettamente come funzionava fra due ragazzi, che buco bisognava usare e per una volta i discorsi sconci di Jeremia e le avventure descritte con dovizia di particolari nei suoi libri gli ritornavano utili.
Un giorno gli aveva raccontato di aver fatto sesso anale con una ragazza e gli aveva consigliato se gli capitava di lubrificare bene quel buco per evitare di fargli male e poi naturalmente lo aveva inserito anche nel suo ultimo libro in cui il protagonista teneva una bottiglietta di lubrificante in camera pronta per ogni uso.
Adesso era tardi per andare a comprarne uno e la vasellina poteva fare al caso suo.

Mentre aspettava l'arrivo di Louis dei forti desideri contrastanti si fecero strada in lui.
Da una parte la voglia di sottomettere Louis, di spingersi dentro di lui e dall'altro il desiderio di lasciarsi andare a lui, di dirgli "Fai ciò che vuoi basta che mi fai godere".
La lussuria più frenata di sottomettere e farsi sottomettere.
Con nessuna ragazza aveva sentito una libido così forte.
Forse era proprio questo contrasto, questo non avere ruoli prestabiliti a rendere tutto così folle... Tutto diventava una lotta, uno scontro che creava solo più eccitazione.
Era una cosa nuova che rompeva gli schemi prestabiliti, la trama che aveva seguito finora tutte le volte che aveva fatto sesso.


Quando Louis suonò alla porta, la voce di Harry, distorta dal citofono, lo invitò a salire.
Louis si sentiva eccitato come un bambino la mattina di Natale: sai che c'è un regalo per te, ma ancora non sai qual è e soprattutto se è quello che desideravi.
Mentre saliva in ascensore un pensiero strano gli balenò in mente: poteva essere Eleanor, in quel momento, al suo posto se lui quella sera della festa non lo avesse seguito nel prato.
Bastava veramente poco, un battito di ali, una decisione presa in un attimo, per cambiare il destino di più persone ...

Quando aprì la porta dell'appartamento si ritrovò Harry davanti con solo dei calzoncini da calcio bianchi.
Il suo addome con il tatuaggio in bella vista gli riportò alla mente il video di poco prima. Deglutì sentendo l'eccitazione ritornare e dovette impegnarsi per cercare di reprimere la voglia di saltargli addosso all'istante.

Harry lo guardò con uno strano sorriso "Credevo ci avessi ripensato", si girò e lo precedette dentro l'appartamento.
Louis ghignò sadico, Harry lo stava sfidando?
Con uno scatto lo raggiunse e abbracciandolo da dietro gli tirò leggermente i capelli biondi facendogli inclinare la testa, gli leccò il collo e lo morse con decisione.
Harry sentì una scossa di piacere mista a dolore e l'eccitazione ritornare prepotente quando l'altra mano di Louis dopo avergli accarezzato l'addome si intrufolò nei suoi pantaloncini.
Louis notò con gioia che Harry non portava l'intimo, anche lui bramava di fare sesso ...

Harry cercò di mantenere la voce ferma e impassibile "Cosa pensi di fare? Io non sono una ragazza ... Io sono abituato a dominare ..."
Louis ghignò sentendo il sesso di Harry reagire al suo tocco "Mi hai provocato e adesso devi assumerti le tue responsabilità"
Louis non capiva come mai Harry riuscisse ad accendere un desiderio così forte in lui, un desiderio che non aveva mai sentito per nessuno.

Harry sorrise, Louis era come una droga, quando lo aveva vicino riusciva solo a pensare che lo voleva, che era disposto a tutto per averne un po'.
"Potrei anche essere disposto a farmi fottere da te, ma ad una condizione ..."
Louis sentì il desiderio diventare incontenibile al pensiero di poter possedere Harry, avrebbe accettato qualunque condizione, se era un demone anche vendergli l'anima e seguirlo all'inferno "Sentiamo..."

Una piega imprevistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora