Prima di iniziare a scrivere vorrei scusarmi per non aver aggiornato tutto questo tempo ma pensavo che la storia non piacesse poi con la scuola e il resto è un casino...
A volte capita nei capitoli che qualcuno legga il nome originale del personaggio o qualche errore quindi vorrei ringraziere chi lo fa presente e chiedere scusa ma sono piccole sviste e mi fa piacere che voi mi corregiete e dirvi che ho provveduto a corregere gli errori che mi avete fatto presente...
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Louis quella mattina non era riuscito a seguire le lezioni, oltre a non aver dormito, la sua mente stanca continuava a riproporgli le immagini della notte precedente e il suo corpo riviveva le sensazioni provate.
Dopo l'ennesima ora passata senza riuscire a seguire e con una eccitazione che non voleva saperne di andarsene, decise di andare in biblioteca per cercare di studiare. Inoltre all'ora di pranzo, essendo la maggior parte degli studenti in mensa, era quasi sempre vuota così avrebbe potuto usare il bagno indisturbato per cercare di darsi sollievo.
Anche i suoi amici notarono il suo strano comportamento e la sua espressione particolarmente crucciata.
Josh aveva provato a chiedere se era ancora colpa della ragazza nuova, Louis si era limitato a un semplice "Sì, ma non sono cazzi vostri" poi se ne era andato lasciandoli interdetti, era la prima volta che Louis ammetteva che qualcuno aveva il potere di turbarlo.
Come previsto in biblioteca c'erano solo poche persone, si sistemò nella zona più nascosta per non essere disturbato e dopo aver appoggiato le sue cose sul tavolo si diresse in bagno.
Non era da lui masturbarsi, ma ormai non sapeva più che cosa fare per farsi passare quella tremenda erezione.
Appena dentro chiuse la porta a chiave, si slacciò i pantaloni e iniziò a massaggiarsi l'erezione lasciando libera la mente di ritornare alla notte precedente.
Si immaginò di essere nuovamente dentro Harry, strinse forte la mano ripensando a quanto fosse stretto e caldo.
La mosse velocemente rivivendo il momento in cui lo aveva preso da dietro, la sua schiena ampia e il suo fondoschiena sodo, la sua testa riccia affondata nel cuscino e i suoi bellissimi gemiti. Non gli ci volle molto per liberarsi pronunciando il nome di Harry.
Quel demone riccio lo aveva proprio ammaliato con la sua lussuria e i suoi piaceri proibiti e lui ne voleva sempre di più, gli aveva mostrato la via per l'inferno e lui ci si stava buttando a capofitto.
Si diede una sistemata e uscì dal bagno sperando di poter combinare qualcosa.
Come si sedette sentì il cellulare vibrare, era un messaggio "Mi fa male il culo brutto bastardo! :@"
Louis scosse la testa, tempismo perfetto, proprio adesso che sperava di esserselo tolto dalla testa! Non fece in tempo a mettere via il telefonino che arrivò un secondo messaggio "Voglio vendicarmi riscuotendo il mio credito! 3:)"
Louis sentì una scossa di eccitazione attraversargli la schiena e la sua speranza di non pensare al riccio risultò vana.
Scrisse "Adesso sono in biblioteca *quella di legge* ne riparliamo più tardi"
Louis non sapeva bene perché avesse voluto specificare quale, forse sperava che si fiondasse da lui? Che assurdità ... non poteva essere così preso da quel dobe! E quel baka non poteva essere cosi arrapato da correre davvero lì ...
Harry quella mattina si era alzato tardissimo perché durante la notte, quelle poche ore rimaste dato che Louis se ne era andato all'alba, non era riuscito a dormire per il dolore al fondoschiena.
Mentre si girava e rigirava nel letto aveva avuto tempo di ripensare a ciò che era successo e dopo tanti perché e percome, era arrivato alla conclusione che visto che aveva toccato il fondo facendosi scopare, non aveva più senso trattenersi, avrebbe dato libero sfogo al desiderio e alla lussuria e "a fanculo" tutti i dubbi e tutti i tabu. Sarebbe stato se stesso, come se si trattasse di una cosa normale fare sesso con un ragazzo.
Dopo aver mangiato, visto che non riusciva in alcun modo a togliersi dalla mente Louis e quello che avevano fatto, aveva deciso di andare a fare un giro all'università e magari parlare con i suoi amici, sperando che ciò potesse distrarlo.
Però quando era arrivato davanti alla facoltà di legge, passaggio obbligato per recarsi alla sua facoltà decise di andare a stuzzicare un po' Louis e rinfacciargli il dolore che ancora sentiva.
Non sapendo però dove trovarlo aveva optato per un messaggio.
La risposta lo fece sorridere, era un chiaro invito a raggiungerlo, altrimenti non avrebbe avuto bisogno di specificare dove si trovava.
Louis non gli sembrava il tipo da parlare senza soppesare bene il significato delle sue parole ...
Arrivò in biblioteca dopo pochi minuti, si guardò intorno, non vedendolo fece il giro delle varie postazioni di lettura finché lo trovò nel posto più isolato.
Si avvicinò con uno sguardo compiaciuto, Louis aveva scelto il posto ideale ...
"Ciao LouLou. Che bel posticino ti sei trovato... ti sei nascosto da me o per me?"
Louis alzò la testa dal libro sentendo la voce della persona che aveva assillato la sua mente per tutto il giorno e sentì un fremito di eccitazione notando i suoi bellissimi occhi verdi accendersi di una luce pericolosa, però fece finta di non capire il significato delle sue parole
"Che accidenti vuoi ? ..."
Harry sorrise, appoggiò una mano sul libro che Louis stava leggendo e abbassandosi si avvicinò al suo viso "Non fare il finto tonto ... devi mantenere l'accordo... pagare il tuo debito"
Louis ghignò "Non così in fretta ..."
Harry si sedette sul tavolo e lo guardò con uno strano sorriso "La tua parte dell'accordo l'hai avuta e ci hai dato anche dentro, ancora mi fa male il culo ... adesso tocca a me ... io ottengo sempre ciò che voglio ..."
Si abbassò e afferrando Louis per i capelli lo avvicinò a sé coinvolgendolo in un bacio passionale, in un gioco di lingue che li trasportò in un vortice di passione che risvegliò la loro eccitazione.
Quando si staccarono Harry sorrise, si posizionò meglio davanti a Louis portando le gambe ai lati del moro e appoggiò i piedi sui braccioli della sedia in modo che la sua intimità fosse proprio davanti alla faccia di Louis. Slacciandosi i bottoni dei pantaloni disse "Se vuoi per ora mi accontento di un piccolo acconto ... puoi questa sera mi darai il resto"
Louia gli bloccò la mano "Che accidenti vuoi fare? Siamo in biblioteca se arriva qualcuno ..."
Harry alzò le spalle "Lasciali guardare."
Harry era certo che se fosse arrivato qualcuno sarebbe stato un bel problema, anche lui non aveva nessuna intenzione di far sapere che scopava con un ragazzo, però si divertiva troppo a provocare Louis e poi era certo che lo avrebbe fermato.
Louis sentì il timore assalirlo, Harry era un esibizionista, non si vergognava, ne aveva avuto una dimostrazione la sera prima, meglio andare a casa e parlarne con calma.
Gli lasciò la mano e si alzò in piedi "Andiamo"
Harrysorrise "Come vuoi" e lo seguì.
Uscirono dall'università e salirono in macchina senza dire una parola, troppo presi dai loro pensieri. Harry pregustava ciò che lo attendeva mentre Louis era combattuto fra il desiderio di fare nuovamente sesso con il riccio e il timore di ciò che significava.
Come entrarono in casa Harry spinse Louis sul divano e poi gli si stese sopra iniziando a baciarlo.
Louis cercò di opporre una minima resistenza poco convinta, perché anche lui si sentiva eccitato all'idea di fare nuovamente sesso con Harry, soprattutto dopo averlo immaginato per tutto il giorno.
Anche essere il passivo, se da un lato lo spaventava, dall'altro lo attirava promettendogli piaceri proibiti e sconosciuti.
L'idea poi di lasciarsi andare alle mani focose di Harry lo elettrizzava, ma non lo avrebbe mai ammesso, anzi cercò di sembrare freddo e indifferente.
"ti ci vuole una doccia fredda"
Harry sorrise "No preferisco riscuotere"
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Una piega imprevista
Fanfiction"Cos'è vuoi propormi una cosa a tre? Oppure sei di quelli che amano guardare le proprie ragazze che vengono scopate da un altro?" "No grazie idiota. Io preferisco agire e poi non credo che con un ragazzo mi si alzerebbe mai." "Anch'io l'ho sempre pe...