L'odioso frastornare di mia madre e mia sorella mi svegliano, di nuovo. Oggi, 13 Dicembre è il mio compleanno e già iniziamo bene. Mi alzo dal mio comodo letto per poi trascinarmi verso il bagno: Guardandomi allo specchio ho il riflesso di una massa di capelli rossi aggrovigliati tra di loro e delle occhiaie più profonde del pozzo del mio giardino;
Dopo essermi vestita e sistemata decentemente do uno sguardo al telefono e non ho ricevuto nessuna chiamata da Alexia, la mia migliore amica da sempre. Mia madre ha fatto i toast..e io guardandola fare penso al mio test di Latino, e penso che ieri sera non ho aperto nemmeno un libro.."ECCO, ORA SEI FRITTA ALLY." Il mio volto diventa una lastra di ghiaccio. Escogito un piano. 《Mamma..Non credo di sentirmi bene! Ohh la mia testa!》 Mi reggo la testa teatralmente 《Ah ah ah non me la bevo Ally. Hai il compito e vai a scuola.》 "mamma e dai.." 《Ti prego..mamma...MAMMA...MAMMAAA》 uso la faccia da piccolo cerbiatto, che funziona sempre! Ha! Uno per me, zero per te mamita. 《E VA BENE NON VAI!》 《GRACIAS MAMAAA》 le stampo un bacio sulla guancia e vado a stendermi sul letto. Ah, la dolce amata libertà. Ma ovviamente ho dimenticato il mio povero ostacolo. Grace, quella mocciosetta di mia sorella che tenevo a bada mentre la mamma era a lavoro. 《ALAAAAL》 《Oh cristo va via bestia!》 《M-ma non dirmi così dai..》 《Cosa vuoi?》 《Auguri..》 《Grazie mostriciattolo.》Passai l'intera giornata con Grace a giocare e scherzare. Non credevo sarebbe mai successo in tutta la mia vita. Abbiamo ordinato una paella, e ho una fame da lupi. Quando arriva quasi non inciampo per correre alla porta. La apro e sorridente vedo la scatola 《Ha ordinato lei la paella?》 Una voce roca, scura quasi mi rivolge la parola. Alzo lo sguardo e vedo qualcosa di indescrivibile: Una ragazza dai capelli neri e lunghi, due occhi ghiaccio. Così chiari che mi hanno fatto male a vederli..è come se mi avessero intrappolata. La guardo, ha un viso davvero bellissimo. Delle labbra fini a cuore e un naso alla francese carinissimo. La tuta del negozio è il tocco finale. Le evidenzia le forme giuste, non eccessive. È una dea o è il diavolo? "Cavolo Ally è solo una ragazza placa i pensieri por dios." 《Allora, la hai ordinata tu o te la devo sbattere in faccia?》 Sussulto e la guardo. Che maleducata. 《P-por dios sta calma!》 afferro la paella e tiro fuori i soldi dalla tasca porgendoglieli. Al contatto con le sue mani ho come una scossa, deglutisco cercando di riavviare la mia salivazione ma è quasi impossibile.《A-arrivederci..》 mi sputa un ciao e si gira andandosene sullo scooter, la osservo mentre i suoi capelli neri e lunghi volteggiano nell'aria fredda.
È passata una settimana. Ho sognato quella ragazza, ho pensato quella ragazza. Ogni millisecondo del mio tempo. Ma perché? Cosa ho mai fatto? Sono così frustrata..Non la vedrò mai più. Sto sprecando tempo su una persona che non avrò mai occasione di rivedere. Mordo il labbro insistentemente mentre guardo la lavagna piena di equazioni. La professoressa schiocca le sue dita davanti il mio viso 《Ally Santos, risolvi la terza equazione. Non stare sulle nuvole fannullona》 《P-professoressa io stavo seguendo lo giuro!》 《Si, e io sono una studente.》 I miei compagni di classe ridono. Ma che cazzo ci trovano di divertente? Odiosi. ODIOSI. Guardo Alexia e anche lei ride con le lacrime agli occhi. Le rivolgo un'occhiataccia piena di insulti spagnoli. "Conmigo no se juega chica." Suona la campanella della pausa pranzo e mi alzo di scatto dalla sedia, afferro il libro e vado verso la mensa. Sento dei passi dietro di me e capisco che è Alexia. 《A-Ally dai stavo scherzando!》 《SAI CHE ME NE IMPORTA? MI CONOSCI E SAI CHE MI IRRITA TUTTO QUESTO.》 《Ma che tu prende?..sei strana da un bel po.》 《Alex lasciami in pace.》 《Non ti riconosco..》 Alexia se ne va, io la guardo da lontano. Per una volta non mi sento in colpa, perché dovrei? Non sono di certo io quella che devo chiedere SCUSA. Scosto i capelli dalle spalle e mi siedo col vassoio pieno di cose. Sento che qualcuno si siede vicino a me, è un ragazzo. Mi giro e lo riconosco in poco, è Josh.《Cosa vuoi?》 《Che schifo fai.》 《Josh..》 《Dico la verità!》 Sento un'altra voce, mi è familiare..《Perché non te la prendi con chi può difendersi?》alzo lo sguardo: Non ci posso credere! È lei! È la ragazza che mi tormenta da una settimana i pensieri. Josh la guarda 《E così sei arrivata, Frances.》 Frances..è questo il suo nome! 《Sì. E se non lasci subito stare la ragazza sai cosa ti aspetta.》 《Mmh e va bene.》 Si alza, la guarda con aria di sfida. 《MA non finisce qui.》 Se ne va e posso tirare un sospiro di sollievo. La guardo, rincontro quei occhi che ora bramo tanto.《Grazie..》 lei si siede accanto a me. Frances..《Non potevi comunque difenderti vista la tua goffaggine.》MA PERCHÉ È COSÌ ARROGANTE? "NO ME GUSTAN LAS CHICAS ASÌ. BUENO..forse lei si." 《N-NON È VERO!》 mi gonfio come un cobra sotto minaccia. Lei ride, una risata bellissima..tutto di lei è bello. 《Ragazza, è così evidente che anche Bob lo sa.》 Bob è il cretino della scuola..mmh..se lei è di qui perché non l'ho mai vista? Strano. Lei se ne va. Ed io torno in classe; senza parole, senza fiato e senza commenti da poter fare..è così bella, Frances. Il suo nome sembra fatto per me, scivola nella mia bocca come quando prendi un cucchiaino di nutella. E niente, l'ho pensata tutto il giorno.