Suicide ➳ hes.

Chapter 02

«Mi è stato rammentato più volte di non credere all'amore, le persone che più si amano non possono avere un lieto fine. Non perchè non se lo meritano, non possono e basta. Eravamo una coppia in cui la passione rischiava di stritolare entrambi.
Mi trovo in una situazione indecifrabile, vorrei non provare emozioni, staremmo tutti molto meglio.
Sai Harry, ti auguro di passare il resto della tua vita con gli unici occhi che cercherai anche quando tutte le speranze se ne saranno andate.
La cosa peggiore però è che quando pensi di averlo superato, il dolore ritorna.
Certo, non nego che la scelta era solo tua, non si vive per accontentare gli altri. Ma avresti potuto dirmi addio con un po' più di dignità e coraggio.
Ma so che l'amore ha fatto a pezzi entrambi. Violento, forte ed indistruttibile.
E le lacrime sono aumentate proprio come i 'vorrei, ma non posso'. O come tutte le altre volte che mi sono arrabbiata con me stessa per averti pensato in questo modo, anche dopo tutto quello che mi hai fatto passare.
E passavo le sere sdraiata sul prato del giardino dietro la tua vecchia casa, chiedendomi in quante notti avrei potuto contare le stelle e pensando che probabilmente quello sarebbe stato il tempo per guarire il mio cuore.
Non so perchè non sono riuscita a combattere i miei demoni, come te con i tuoi ma si aggrappano dentro di noi e non è facile conviverci.
Non posso neanche dire di avere un vago ricordo di tutto questo, perchè si, ho provato in tutti i modi a dimenticare te e quello che mi hai fatto provare.
Nonostante questo, ho fallito miseramente più volte. È come se lottassi contro il mio bisogno di scordarti.
Non si guarisce mai da ciò che ci manca, ci si adatta e ci si racconta altre verità.
Ti auguro di non arrenderti mai, di trovare sempre qualcuno per cui valga la pena andare avanti.
Ti auguro di essere felice, da fare invidia agli altri.
Di trovare qualcuno che sappia amarti così tanto da spingerti ad amare addirittura te stesso, dato che io non sono stata in grado di darti tutta me stessa.
Di non avere rimpianti, non serve, ormai ciò che è fatto è fatto e non possiamo nè tornare indietro nè tanto meno piangerci addosso.
Ma sinceramente, non voglio cancellare il mio passato, perché nel bene o nel male mi ha reso quello che sono oggi. Anzi ringrazio chi mi ha fatto scoprire l'amore e il dolore, chi mi ha amato e usato, chi mi ha detto ti voglio bene credendoci e chi invece l'ha fatto solo per i suoi sporchi comodi. Ringrazio me stessa per aver trovato sempre la forza di rialzarmi e andare avanti, sempre.
Purtroppo credo di essere arrivata al capolinea.
In tanti mi chiedevano perchè avevo scelto te e beh che dire?
Accettiamo l'amore che pensiamo di meritare. Anche se magari non è quello giusto.
Sappiamo entrambi che le emozioni più forti portano ad una fine ancora più violenta.
Potrei riempire pagine e pagine per descrivere quanto speciale tu sia ma non sarebbero mai abbastanza.
Ti ricordi il nostro primo incontro?
Ero in aeroporto perchè dovevo trasferirmi qui a New York con mio padre, era verso agosto e a settembre avrei dovuto iniziare il terzo liceo.
La velocità con cui mi fidai di te...
A volte vorrei non fosse mai accaduto, giusto per il semplice fatto che mi avresti risparmiato l'illusione di questi anni.»

*flashback*

Iniziai a vagare per i negozi, trovandone alcuni che non avevo mai visto nello Yorkshire. Decisi però di non comprare nulla, nonostante le susseguite tentazioni, volendo iniziare a risparmiare e quindi acquistare cose di cui avevo realmente bisogno.
Passai davanti ad una vetrina colorata e rimasi ad osservarla, quando sentii dire dalla commessa:
"Mancano quindici minuti alle 16.00, tra poco abbiamo la pausa."

Spalancai gli occhi, guardai l'orario dall'orologio e dissi:

"Oh porca miseria."
Se me ne fossi resa conto prima, a questo punto sarei già sull'autobus a pochi minuti dal mio futuro appartamento.

Così accellerai il passo, finchè non mi ritrovai letteralmente a correre verso l'uscita con la valigia che non faceva altro che ribaltarsi. Iniziai a farmi spazio tra la gente ma ad un certo punto andai a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno.