Chapter 03

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«Forse avrei dovuto realmente lasciar perdere, evitare di trattenerti così tanto tempo senza riuscire a ricavarne nulla. Ma il problema sono io ed è ora di farla finita, non di andare avanti.
Vorrei dirti tutto ciò faccia a faccia, invece lo scrivo su carta per poter incidere questo amore nei nostri cuori per sempre. Senza nessuna ripercussione su di te, nè alcun giudizio o reale pensiero.
Sono l'esatta rappresentazione della frase "ci portiamo dentro chi non siamo riusciti a tenerci accanto".
So che lo sai meglio di me.
So che sai cosa mi porto dentro, i problemi della vita che reggo sulle spalle.
Ma non hai mai fatto nulla per aiutarmi. Si, stavo meglio quando ero con te, dimenticavo tutti e tutto ed eravamo noi. Spogli di ogni insicurezza e rimorso.
Solo noi.
Non ti è mai passato per la mente ciò che poteva avere una persona come me?
Egoisticamente ti avrei chiesto di cambiare.
Ma le persone non cambiano, si rivelano e basta.
Abbiamo fatto tanti di quegli errori, tutti possono sbagliare però tu hai cancellato un posto dove mi piaceva stare, un luogo sicuro.
Avevo un angolo dove potermi fidare.
Sei stata la prima e unica persona in grado di farmi battere il cuore.
E tutti sono sempre tornati a chiedermene il motivo.
Quando il perchè è forte, il come si trova sempre.
Ed era la verità. Eravamo una coppia assurda, senza senso perchè avevamo pensieri praticamente opposti.
Eravamo la diversità rappresentata attraverso due persone.
Ma che fossimo stati totalmente differenti o anime gemelle, nulla sarebbe cambiato.
Sai che non ti ho detto? Che ieri sera sono tornata di nascosto dietro casa tua e mi sono sdraiata a guardare il cielo.
Sai cosa ho pensato?
Solo a come velocemente cambia la notte ma che non cambierà mai me e te.
Anche se non stiamo più insieme,
anche se tu probabilmente non provi più nulla, ricordati che io sono ancora quel caos di emozioni disordinate e incoerenti.
Quando si ama, la persona si ama così com'è e non come si vuole che sia.
Chiedo solo di essere felice, di provare qualcosa che smuova la mia indifferenza dopo tanti anni.
Non voglio molto, ma non riesco ad avere nemmeno il poco che voglio.
Non so esattamente cosa spinga due persone a legarsi.
Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole.
Probabilmente il cominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di sé, a scoprire pian piano quel che il cuore cela. Imparare a volersi bene, ad accettarsi per i difetti, i pregi, le arrabbiature e le battute.
O forse accade perché doveva accadere.
Perché le anime sono destinate a trovarsi, prima o poi.
Harry, tu non sai come sto.
Il dolore che provo al pensiero che ora tu potresti stare con qualcun'altra, completamente ignaro del fatto che ci sono persone nel tuo passato che soffrono ancora per ciò che gli hai fatto.
Eri l'unica luce della mia vita, Harry.
Non ti chiedo di tornare da me, so come reagiresti o come mi risponderesti.
Ti chiedo solo di non scordare.
Tutti hanno paura di diventare adulti per non avere più la stessa libertà di prima.
Si è sempre liberi. Sempre.
Piuttosto bisognerebbe essere spaventati al pensiero di poter dimenticare.
Sembra così semplice da dire.
Tutti con un minimo di dignità potrebbero farcela.
Ma io? Io come posso scordarmi di te?
Come posso scacciarti dai miei pensieri?
Beh, non c'è una risposta.
Non c'è, nè potrà mai esserci.
È veramente insana come cosa ma come dimenticare i pomeriggi insieme?
I viaggi nella tua macchina di sera con i finestrini abbassati?
In caso tu ti stia facendo la stessa domanda, vorrei farti sapere che non ti scorderò e che ti amo ancora.
Non come un ricordo del passato, ma come un pensiero del presente.
Ti ho augurato il meglio che questo mondo potesse mai concederti.
E ti ho detto, quando mi hai lasciata, che non c'è niente da perdonare,
ma ho sempre pensato che saresti tornato a dirmi che tutto quello che hai trovato è miseria e un cuore rotto.
Sai, è difficile per me da dire, ma sono gelosa del modo in cui tu potresti essere felice senza di me.
Harry, io ti amavo. Eri la mia gioia,
il mio "continuo a crederci", non mi avevi mai dato un motivo per fermarmi ma temevo sarebbe arrivato il momento.
Ma forse non abbiamo bisogno di essere così speranzosi perchè non saremo mai irrimediabilmente rotti.
Eri la mia semplice ragione di vita, la mia prima scelta in tutto e so che magari non lo dimostravo, ma non sono mai stata brava in questo.
Se potessi rivederti e dirti solo qualche parola, anche per un'ultima volta, penso che ti direi che mi hai salvata.
Mi avevi tirato fuori da quel disastro che era e continua ad essere la mia vita.
Mi hai salvata perchè un sorriso non ti mancava mai, perchè le tue parole risvegliavano qualcosa in me, quel qualcosa che mi dava ancora poca speranza di non essere del tutto una persona rotta.
Vedevi la luce in me, lo ripetevi sempre quando poi sono stata io quella a farti soffrire di più, anche di più di quando mi lasciasti.
Ma non so per quanto possa ancora resistere a tutto questo, quanto possa ancora cadere in preda ai ricordi.

Perdonami quindi se sto cercando di smettere di lottare.
Se ho chiuso gli occhi e ti ho lasciato andare.
Se non ho deciso di stringerti la mano.
Se, mentre scivolo nel sonno, sei ancora tu la persona a cui dedico il mio ultimo ricordo.
Se al pensiero di incrociare il tuo sguardo, il mio cuore perde un battito, ma cerca di rimanere indifferente.
Ma credo che tutto questo, anche se brutto da dire, sia più che lecito.

Perché se, dopo tutto il tempo che passi a lottare, dopo tutte le ferite che cerchi di curare, continui a ricevere solo labbra chiuse e un cuore lontano, perdi la speranza.
Perdi la forza.
Perdi la voglia.
Quindi scusami, se sono così egoista da cercare di voltarti le spalle. Se una tra le ultime volte che ho riso era quando c'eri tu.
Se stringerò altre mani, se incontrerò altri occhi, se mi abbandonerò ad altre braccia. Se riceverai solo silenzi da me. Scusami da ora.

Non farmene una colpa.
Perché io ti ho aspettato, seduta sulla poltrona a guardare la porta, tutte le sere. Non hai più varcato quell'uscio. Non ho più sentito il tuo profumo.
Hai fatto una scelta, io ho stretto forte il cuore, e l'ho accettato. Ho accettato tutto, anche quando mi hai detto che te ne andavi. Anche quando mi hai ripetuto che "non ero abbastanza". Mi ha fatto male, ma l'ho accettato. E, nonostante tutto, ho continuato ad aspettarti.
Ma non si può vivere di ricordi in eterno.
Non si può aspettare per sempre.
Soprattutto se aspetti qualcuno che non vuole tornare.»
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Wow, siamo già al terzo capitolo, non avrei mai creduto di riuscire a scrivere questo in così poco tempo.
Credo che la storia duri meno di sei capitoli, essendo una short story non posso far durare una lettera sessanta capitoli xx

Suicide ➳ hes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora