Una serata da dimenticare.

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Sono le sette e mezzo, mi incammino verso la pizzeria e una volta arrivata è già l'ora stabilita con Matteo.
Aspetto un pò, Matteo non arriva, mi sto preoccupando.

Finalmente lo vedo spuntare da un angolo, gli vado incontro.
Ma vedendo meglio, c'è una ragazza con lui, una ragazza importante per me, Lucy.
Il loro bacio mi fa realizzare meglio, le lacrime iniziano a scendere.
Non ho parole, le due persone più importanti della mia vita che spariscono dalla mia vita con un semplice bacio.
Scappo via piangendo, giro l'angolo e vado addosso ad un ragazzo, Edoardo.
Mi saluta e non sapendo il perché del mio pianto mi abbraccia forte, facendomi sentire protetta.
Mi calma e mi fa parlare, gli spiego tutto.

"Io questo ragazzo lo ammazzo, nessuno può farti del male."

Stranamente mi viene da sorridere, non credevo potesse pensare una cosa del genere.
Mi invita a prendere una cioccolata calda e accetto, parliamo tutto la sera, sto bene quando sono con lui.
Si fanno le undici e decido di tornare a casa, lo saluto con un bacio sulla guancia e mi avvio verso casa.
Una volta arrivata salgo in camera e penso a Matteo, a quel bacio di merda, e riscendono le lacrime, ho paura di essermi innamorata di quello sbagliato.
Vedo i miei fratelli entrare veloce dalla porta, la notizia più brutta della mia vita.

"Papà si è sentito male, dobbiamo correre in ospedale"

Arriviamo veloce in ospedale, le infermiere ci spiegano tutto, mio padre a lavoro ha avuto un infarto così forte da mandarlo in coma.
Sto piangendo come una dannata, che serata di merda.
Decido di passare la notte accanto a lui, con i miei fratelli.

È mattina e sono in ospedale accanto a mio padre, sempre lì, siamo solo noi due.
Gli prendo la mano e gli racconto cosa è successo ieri sera, so che non sente ma mi sento libera a parlarne con lui...
Dopo un'ora che parlavo con lui, decido di andare a casa lasciando Luke e Nicolas in ospedale, arrivata a casa vado in bagno e inizio a piangere.
Giro la testa e vedo una lametta, mi sta urlando di prenderla.
Avvicino la mano alla lametta la afferro e la appoggio sul polso, non dovrei farlo, ma un taglio non farà male.
Lascio un taglio, il sangue scende, mi sento così libera, ma non abbastanza.
Ne lascio un altro più profondo, e altri due ancora più profondi, capisco che non mi aiuterà a rimediare la mia vita e rimetto a posto la lametta.
Più guardo i tagli più piango.
Faccio la doccia, mi fascio il braccio, mangio e mi riposo nel letto.

*driin*

Messaggio da Lucy:
"ei, non ti sei più fatta risentire, è successo qualcosa?"

Visualizzo e non rispondo, non me la sento di litigare.
Spengo il telefono e dormo con il cuscino bagnato dalle mie lacrime.
Mi sento così inutile e scema.

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Ei, ecco un altro capitolo, non è molto lungo.
Cosa ne pensate? Votate e lasciate un commento.❤

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 07, 2016 ⏰

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