Il Sogno

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Era inverno. Fuori c'erano almeno 20º sotto zero.

Come ogni mattina, dopo il risveglio, Penelope faceva colazione a base di bacon, uova al tegamino, prosciutto e formaggio. Ma non era una ragazza grassa e pigrona, come quelle che stanno tutto il giorno sul divano davanti alla TV a mangiare.

Penelope era tutto il contrario: magra, alta, bella, capelli castano chiaro, occhi verdi con un poco di lentiggini. Era anche molto intelligente, le piaceva leggere soprattutto i libri d'avventura o fantasy. Aveva appena compiuto 19 anni. Si vestiva in modo elegante, ma il suo look era molto sportivo.

Viveva a Rovagnemi, in Finlandia, ma più precisamente in Lapponia. Abitava insieme al padre Nicolas. La madre Elis era in ospedale da ormai tanto tempo perchè aveva una malattia molto grave, che l'avrebbe portata ben presto alla morte. Per salvarla, i medici dicevano che le avrebbero dovuto fare un'operazione molto pericolosa, che però sarebbe costata una cifra molto alta. Lei e il padre però non avevano tutti questi soldi. Perciò dovevano soltanto sperare in una ripresa rapida.
Nonostante tutto questo, Penelope era una ragazza allegra, che non si dava mai per vinta, amica con tutti e molto simpatica. Era conosciuta da tutti come una ragazza bella, intelligente e sportiva.

Ma una notte Penelope fece un sogno molto strano: sua madre nel letto in ospedale le parlava quasi morente con il respiro affannoso e con filo di voce:" Aiutami, ti prego, o morirò tra pochi giorni! Se mi vuoi salvare, trova tutto il tuo coraggio, la tua forza e parti al più presto per la montagna "il Dente del Gigante". Lì cerca l'abete più alto e cogli due lacrime di resina dorata. Portale da me e deponile sui miei occhi. Solo così potrò ricevere l'energia vitale per riprendermi. Non perdere tempo! Vai!".

Il mattino dopo, Penelope si svegliò tremente, agitata, sudata e molto preccupata.

Che cosa avrebbe dovuto fare? Lei che era una ragazza semplice! Come avrebbe potuto raggiungere la montagna? Dove trovare le forze per partire? E poi era solo un incubo o un sogno premonitore?
Non riusciva a darsi pace. Era l'unico modo per tentare di salvare sua madre. Doveva partire.

...

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