Il vento tra i capelli

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Si preparò una sacca velocemente con il neccessario, uscì di casa come una lepre in fuga e si diresse verso una scuderia fuori città. Era ancora mattina presto e non c'era quasi nessuno in giro. Non ci pensò due volte, prese un cavallo (poi ovviamente lo avrebbe restituito) e...via, verso la montagna. Il cavallo sembrava capire le sue intenzioni: galoppava nel vento più veloce di un fulmine.

La ragazza si sentiva leggera come un petalo di rosa trasportato dall'aria. I suoi capelli volavano con lei. Piano piano, allontanandosi dalla sua città, sentiva nascere dentro di sè una forza nuova.

Procedendo verso la montagna, si poneva mille domande: come avrebbe riconosciuto la montagna? E l'albero, dove l'avrebbe trovato? E che rischi avrebbe corso?
Ma non c'era tempo per pensare. Si doveva fare in fretta.

Il cavallo velocissimo continuava a galoppare verso la montagna. Eccola! Penelope la riconobbe subito dalla forma della cima che assomigliava davvero ad un enorme dente.

Ormai stavano salendo lungo il sentiero stretto e scosceso che si snodava attorno alla montagna.
Ma, disgraziatamente, il terreno franò sotto gli zoccoli dell'animale...
Penelope si aggrappò a una roccia sporgente, mentre il cavallo precipitò nel burrone morendo.

La ragazza si sentiva il cuore in gola.

Le sue mani stavano per scivolare perchè la roccia era molto viscida e bagnata.

Sentiva il vuoto sotto di sè. Gridò:" Aiuto! C'è qualcuno?!" Ma nelle vicinanze non si vedeva nessuno. Proprio nel momento in cui Penelope stava per precipitare, sentì un rumore di passi...
Erano quattro boscaioli che stavano salendo per procurarsi un po' di legna.
La presero per le braccia velocemente e la salvarono.

Ma la ragazza, dallo spavento perse i sensi e rimase per qualche minuto incosciente.

{[...]}

Poichè gli uomini non capivano che cosa ci facesse una ragazza in quel posto tanto pericoloso, la portarono in un loro rifugio vicino, dove si svegliò.
Cominciò così a raccontare la sua storia e spiegò che doveva fare il più presto possibile.
I quattro boscaioli erano persone molto generose e le dissero che il giorno dopo l'avrebbero accompagnata all'albero desiderato. Passò la notte.

{[...]}

Ma al mattino seguente il tempo era cambiato e una forte bufera ostacolava il cammino.
Con mille dificoltà, con il vento che soffiava contro di loro, Penelope e i suoi amici facevano un passo avanti e due indietro. Ma alla fine, davanti a loro, apparve un albero diverso da tutti gli altri: altissimo, senza un fiocco di neve, illuminava l'ambiente con il suo tronco splendente ricoperto di resiana dorata. Improvvisamente la ragazza abbracciò l'albero e staccò due lacrime di quella sostanza miracolosa.
Il suo obiettivo era raggiunto!
Ma all'improvviso sentì delle urla alle sue spalle. Non fece in tempo a girarsi che due enormi mani ruvide la afferrarono e la strinsero come in una morsa...

Era il vecchio terribile generale tedesco Won Krucchen, detto il pazzo della montagna.

...

Le Lacrime Della SalvezzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora