Lui era Dominik.
Un ragazzo di 17 anni,triste e silenzioso.
La sua pelle era bianca come la neve fredda che cade in inverno,i suoi capelli erano neri,aveva gli occhi scuri come la notte e le labbra carnose sempre screpolate.
Viveva in California,con sua madre Savannah,una donna di 40 anni,dai lunghi capelli rossi e con gli occhi verdi e tristi.
Il padre era morto un mese prima della sua nascita.
Dominik e sua madre non andavano molto d'accordo,abitavano nella stessa casa ma non passavano mai del tempo insieme.
Lui stava chiuso nella sua stanza a fumare e ascoltare musica,e lei era sempre sul divano a guardare la televisione.
Lei era disoccupata e lui non andava più a scuola,riteneva inutile andare in un posto pieno di bulli e puttane.
Per lui la scuola era l'inferno,i ragazzi più grandi lo aspettavano davanti all'uscita per picchiarlo e insultarlo,le ragazze stavano a guardare e alcune ridevano,era così ogni giorno.
Non aveva mai avuto amici,non sapeva nemmeno a cosa servissero.
Stava bene da solo,nella sua stanza,con una lama tra le dita e una sigaretta tra le labbra.