Dominik era davanti alla porta da almeno 5 minuti.
Non sapeva se aprirla e uscire o restare in casa come sempre.
Aveva paura.
Paura di uscire.
Dopo dieci minuti si mise gli auricolari nelle orecchie,fece un respiro profondo,aprì la porta,la chiuse a chiave e si guardò attorno.
Si sentiva libero.
Il cielo era nuvoloso,lui amava le nuvole.
Si incamminò verso il parco dove andava quando litigava con sua madre.
Arrivato al parco si sedette alla solita panchina e iniziò a pensare alla morte.
C'erano tante persone,lo guardavano,lui le ignorava e ascoltava la sua musica.
Un bambino si avvicinò a lui.
"Ciao."lo salutò il bambino.
Il ragazzo bianco come la neve lo ignorò.
"Che hai fatto alle mani?"chiese curioso il bambino.
Dominik non lo ascoltava nemmeno.
Non lo sentiva,aveva il volume al massimo e la testa altrove.
Il bambino prese la mano di Dominik,lui si tolse un auricolare e nervoso chiese al bambino"E tu chi cazzo sei?".
"Mi chiamo Karim,ho 9 anni,non trovo più mia sorella Jennifer."rispose il bambino lasciando la mano del ragazzo bianco come la neve.
"Non ho chiesto la storia della tua vita,quindi lasciami ascoltare la musica e cerca tua sorella senza rompere le palle agli sconosciuti."disse Dominik mettendosi l'auricolare nell'orecchio.
Il bambino si offese e scoppiò in lacrime.
Sbuffando e togliendosi gli auricolari,Dominik gli chiese"Che cazzo ti piangi?".
"Sei cattivo."rispose Karim frignando.
"Fidati,i cattivi sono altri."rispose lui guardando altrove.
In lontananza si sentì una voce femminile gridare"Karim!".
Una ragazza dai capelli castani e con gli occhi verdi si avvicinò al bambino.
"Karim,ti ho cercato dappertutto.Dove sei stato?".
Ma il bambino non rispose,abbracciò sua sorella e sorrise.
"Oddio,scusa,sono la sorella di questa peste.Ti ha dato fastidio?"chiese lei a Dominik imbarazzata.
"Si.Dovresti stare più attenta a tuo fratello."rispose il ragazzo bianco come la neve alzandosi dalla panchina.
"Mi dispiace tanto.Posso fare qualcosa?"chiese la misteriosa ragazza con tono dolce.
"Si,andartene.Oh,guarda un po',lo sto già facendo io."rispose Dominik allontanandosi.
Il ragazzo si mise gli auricolari nelle orecchie e si incamminò verso casa sua.
"Patetica."pensò Dominik riferendosi alla sorella di quel bambino frignone.
Arrivò davanti casa sua,aprì la porta e finalmente entrò in casa.
Chiuse la porta,si tolse gli auricolari e andò in camera sua.
Non voleva più uscire.
Stava bene in camera sua.
Da solo.
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