4°CAPITOLO

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Il sogno

Sono in una radura.Un lago di puro ghiaccio è davanti la mia visuale.Sono seduta contro un albero piangente grande e grosso;sopra il lago c'è un piccolo ponte che porta ad un gazebo di legno di quercia bianca ricoperto di rose nere, rosse, blu e bianche.Stupendo.Intorno a me non c'è altro che magia.Pura magia.

Indosso un abito, bianco, con un corsetto molto stretto in vita, una fascia legata intorno alla vita, una gonna lunga, leggera e svolazzante...ma non gonfio e sono scalza.

Mi guardo ancora intorno, osservando ogni piccolo particolare con attenzione, senza tralasciare niente.

C'è silenzio, un silenzio innaturale.

Una leggera brezza sfiora il mio corpo e io mi sento come se fossi in paradiso.

Tutto ad un tratto il ghiaccio del lago si scioglie e al suo posto c'è acqua pura e limpida.Anche se so che non dovrei farlo, mi siedo sulla sua riva e bagno i miei piedi.Al contrario di quello che pensavo, l'acqua è leggermente fresca.

Chiudo gli occhi:mi beo di tutto quello che la natura mi sta offrendo.Mi sento in pace con me stessa, senza nessuna preoccupazione, libera da ogni pensiero e peso.Mi sento semplicemente bene.

Apro gli occhi e aguzzo il mio udito:ho sentito un piccolo, lieve rumore.Qui sembra

che tutti i miei sensi siano amplificati.

All'improvviso tutto quello che ho visto scompare.Questa volta intorno a me c'è solo buio.

Inizio a correre.Corro come non ho mai fatto prima.

Ho paura, molta paura.

So che c'è una "cosa" che mi sta inseguendo, ma continuo a correre, sperando che non mi prenda.Il mio respiro è affannoso e ho molto male al fianco.

All'improvviso mi afferra per le spalle, mi gira e mi fa cadere per terra:io sotto di lui e lui sopra di me.

Siamo sotto l'albero piangente...in versione "dark"

Riesco a vedere solo una cosa del suo volto:i suoi profondi occhi neri, nella quale riesco a specchiarmi.Mette le sue grandi mani nel mio viso e, contrariamente a quello che pensavo, mi accarezza le guance e poi la bocca.Lentamente si avvicina al mio orecchio sussurrandomi:"iarpas ocop iarecsonoc al e Atr àtiver"

Dopo questo la "cosa" mi sorride in modo inquietante

Provo a parlare, volevo chiedergli cosa volevano dire quelle parole, ma non ci riesco.Solo gemiti strozzati mi escono dalla gola.

-Shh-dice mettendomi un dito sulle labbra-non ti sforzare-

Sbarro gli occhi.Ancora non riesco a vedere pienamente il suo volto

-Scoprirai presto ogni cosa e, lì, finalmente, staremo insieme-dice avvicinandosi lentamente alle mie labbra.

*SVEGLIATI* *SVEGLIATI* *SVEGLIATI!!*

-Ehy, ehy, Luna!Svegliati!E' solo un sogno!-dice qualcuno scuotendomi

Alzo gli occhi di scatto:non sono circondata dal buio e nessuno si sta avvicinando a me

-Ti senti bene?-chiese Abigayle

Questa volta riesco a ricordare il sogno.

-Sto bene.Sto bene.-dico sedendomi

Mi passo una mano davanti agli occhi e mi alzo

-Io mi vado a lavare...tu ritorna a letto-

-Luna-dice seria

-Ti racconterò tutto domani mattina-

-Luna, per favore...-

-No!-dico interrompendola-non era solamente un' affermazione, ma un ordine.Adesso dormi.Ti prometto che domani mattina ti dirò qualsiasi cosa tu voglia sapere-

Senza aspettare una sua risposta corro verso il bagno e mi chiudo a chiave.

Mi metto seduta, appoggiandomi alla porta, e, senza sapere nemmeno il perchè, inizio a piangere silenziosamente.

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Spero che il capitolo vi piaccia!! Scusate in anticipo se ci sono degli errori C;




Quando Sole e Luna si incontranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora