"Bene, presumo che ora tu debba andare a casa, ci vediamo" dissi, ma lui rispose: "aspetta! In realtà non devo andare a casa proprio subito... Posso farti compagnia se vuoi" disse.
Beh, era meglio di nulla, allora gli risposi: "ok va bene, io devo aspettare che mia mamma mi venga a prendere qui, se vuoi possiamo sederci su quella panchina"
"Bene" disse lui.
C'era un po' d'imbarazzo nell'aria, infatti io dicevo cose ovvie per non cadere in un silenzio imbarazzante e lui faceva lo stesso, finchè non iniziammo a parlare della scuola (che è solitamente l'"argomento salvagente" per tutti).
"Come va la scuola?"
"Mah, non mi lamento, e tu?"
"Beh dipende, in questo periodo vado molto bene in inglese, storia e matematica, ma ho dei problemi con fisica e latino. Non gravi, ma devo faticare molto per arrivare a degli ottimi risultati"
"Dai non sei messa male, io sono un disastro in storia! Non riesco a memorizzare tutte quelle date, le battaglie eccetera... Pensi di potermi dare una mano a volte? Sempre se non ti crea problemi..."
"Certo! Tranquillo, ti aiuto volentieri, ma ci conosciamo appena... Che ne dici se prima delle ripetizioni iniziassimo a conoscerci meglio? Per esempio, che scuola fai tu?"
"Io faccio il Liceo Scientifico, l'unico che c'è qui, e tu?"
"Ci vado anch'io ahahahah classe?"
"4F, tu?"
"2B" In quel preciso istante il mio cellulare emise un Bip, era un messaggio di mia madre che diceva:
*Tesoro scusami tanto, ma oggi proprio non riesco a venirti a prendere, fai ancora in tempo a prendere il pullman? Hai i soldi per il biglietto? Baci*
*Sì mamma, non ti preoccupare, ho tutto ed ho tempo, ci vediamo più tardi :**
*Allora ciao, a dopo*
Tossii un attimo per schiarirmi la voce e poi dissi a Jack: "Ehm ehm, cambio di programma, devo andare in stazione, mia mamma non verrà a prendermi"
"Stazione dei pullman o dei treni?"
"Dei pullman"
"Ci devo andare anch'io più o meno ora, ci andiamo insieme? Così continuiamo i nostri fantastici discorsi sulla scuola ahahah"
"Ahahah certo, andiamo"