"Mammaa! Sono a casaa!"
Urlai, abbastanza forte da farmi sentire fino in America, ma non ottenni alcuna risposta, allora andai in cucina.
"Mamma?" Ripetei, questa volta peró senza urlare.
Niente.
Silenzio toltale.
Trovai un biglietto sul tavolo indirizzato a me, cosí lo aprii.Ciao,
Oggi non torneró in tempo, piccoli imptevisti, sofficini nel freezer.
Torneró probabilmente verso le 18/19:00, se vuoi puoi uscire.
Baci, mamma.Non potevo essere piú felice.
Non fraintendetemi, io voglio molto bene a mia mamma, ma a volte restare a casa da sola nella calma e nella tranquillitá ci vuole, quindi mi preparai il pranzo, guardai un po' di televisione e dopo andai in camera mia a studiare per un'ora/un'ora e mezza (avevo poco da studiare quel giorno).
Infine m'infilai nel letto ancora vestita, ma non per dormire, solo per avere la sensazione del piumino caldo sul mio corpo, anche se in casa c'era una temperatura normale.
Con il piumino addosso mi sentivo come protetta, al sicuro; ma soprattutto AL CALDO.
Presi il mio cellulare, risposi ai vari messaggi su WhatsApp e poi feci per prendere una caramella dalla tasca destra del mio cardigan blu lungo che avevo addosso, ma non avevo piú caramelle in tasca, ed al loro posto c'era un pezzetto di carta.
Lo tirai fuori, lo lessi e lo riconobbi subito.
Era il biglietto di Jack.
Me ne ero completamente dimenticata.
Salvai il suo numero e decisi di scrivergli, visto che era online.
*Hei Jack, sono *******, non so se ti ricordi, ci siamo scontrati oggi e tu mi hai dato il tuo numero*
Bene. Un messaggio di presentazione. Lo visualizzó dopo pochi secondi e subito apparve la scritta "sta scrivendo..." sotto il nome del suo contatto.
*Hei, sí certo che mi ricordo di te, come dimenticarti? Come stai? Tutto bene?*
*Sí sí tutto ok, e tu?*
*Bene bene*
Non sapevo piú cosa scrivere, e non volevo dargli fastidio, quindi decisi di non scrivergli nient'altro, e chiesi a Theo se voleva venire da me per "studiare".
Lui accettó subito e dopo 10 minuti era giá arrivato.
Iniziai ad interrogarlo, perché l'indomani avrebbe avuto un'interrogazione di latino che avrebbe stabilito se avrebbe avuto l'insufficienza in pagella in Latino o no, allora inziai a chiedergli le cose basilari che avevamo studiato l'anno scorso, cioé quelle piú arrugginite per quasi tutti:
"Futuro semplice attivo di Laudo, Laudare"
"Laudabo, Laudabis, Laudabit, Laudabimus, Laudavistis..."
"Ehm... Laudavistis?"
"Ah no no aspetta lo so... Laudavisto?"
"...Laudabitis. Hai fatto confusione con il Perfetto"
"Non ce la faró mai. La professoressa mi odia, non ho speranze"
"Non dire cosí! Devi solo concentrarti e trovare un modo per memorizzare le cose, io per esempio ci monto sopra una specie di canzoncina, so che puó sembrare ridicolo ma funziona davvero"
"AHAHAHAH ok ci proveró, ma non farmi cantare qui davanti a te ti prego, sarebbe troppo umiliante"
"AHAHAHAH ok tanquil..."
Non feci in tempo a finire la frase che il mio telefono emise quattro "Ding" di fila.
Segno di WhatsApp.
"Scusa, mi ero dimenticata di spegnerlo" Dissi a Theo.
"No no tranquilla, tanto io qui con questo latinorum dei miei stivali ho chiuso" Mi rispose Theo.
"Ahahahah ok, vedo solo se sono messaggi urgenti o no, poi ritorno da te"
Erano tre messaggi da Jack ed uno da Theo, che era di fianco a me ma mi scriveva comunque.
Un genio proprio.
Quello da Theo diceva: *Ti prego basta, usciamo a prendere una boccata d'aria*, quindi mi girai verso Theo e lo guardai con un'espressione fintamente contrariata, ma poi sorrisi ed annuii.
Gli altri tre messaggi, quelli da Jack, dicevano: *Hei, ti va se ci vediamo ed andiamo a fare un giro?*
*Sempre se ti va e non ti disturbo*
E nel terzo messaggio c'era solo un enorme cuore rosso.
Iniziai a sorridere, e quindi Theo mi prese il telefono.
"No no no ridammelo, ti prego é importante! Non voglio passare per la ragazza che visualizza e non risponde"
"E chi sará mai questa persona speciale" Mi rispose Theo con un sorrisetto stampato sul viso.
Peró appena lesse il nome della chat, e vide l'enorme cuore rosso, il suo viso s'incupí di colpo, e mi ridiede il telefono con un gesto stizzoso.