Mentre il sole sorgeva su quella pallida mattina di Natale, Isaac aprì gli occhi per ritrovarsi di fronte a una strana scatola di legno che si trovava ai piedi del suo letto. I suoi occhi si spalancarono e iniziò a fissare quella scatola colorata a mano, domandandosi chi gliela avesse lasciata. Non era abituato a ricevere regali, specialmente giochi. Quei pochi giocattoli che possedeva, erano quelli che Isaac aveva trovato abbandonati per strada o lavati via dalle grondaie. Isaac afferrò la scatola con entrambe le mani. Era splendidamente dipinta con vari colori e su un lato, era intagliata la faccia felice di un pagliaccio. C'era una scritta sulla scatola, dove lesse: "Per Isaac". In cima alla scatola, sul coperchio, c'era un testo inciso.
Isaac ridusse gli occhi a due fessure, mentre pronunciava le parole che stava leggendo: «L-laugh-ing-J.-Jack-nella-scatola...» fece una pausa «Laughing Jack nella scatola?» Isaac aveva sentito di "Jack nella scatola", ma non aveva mai sentito di un "Laughing Jack nella scatola". La sua mente vagava con curiosità mentre afferrava la manovella di metallo della scatola. Isaac stava girando la manovella, quando riconobbe la melodia che ne uscì fuori, che non era altro che l'inconfondibile canzone di "Pop Goes The Weasel". Quando la canzone arrivò al culmine, Isaac cantò il verso finale: «Pop Goes the Weasel», ma non accadde nulla. Isaac si lasciò sfuggire un sospiro. «È rotto...» posò la scatola sul bordo del letto e attraversò la sua piccola e polverosa stanza. Si avvicinò al suo comò, dove si cambiò il pigiama sporco e indossò i suoi soliti vestiti stracciati.
All'improvviso, Isaac udì un forte rumore metallico provenire alle sue spalle. Si guardò attorno e notò che la scatola di legno si stava agitando violentemente. Poi, senza alcun preavviso, il coperchio della scatola si spalancò e una parata di fumo colorato e coriandoli, ne uscì fuori. Isaac si strofinò gli occhi, incredulo per quello che stava vedendo. Mentre il fumo si stava diradando, lì in piedi se ne stava un pagliaccio colorato, con una brillante chioma rossa, un naso appuntito color arcobaleno e con spalle piumate, che stavano in cima al suo colorato e grottesco vestito da clown.
Il pagliaccio allargò le braccia e con tono eccitato annunciò: «Vieni, venite tutti! Grandi e piccini! Per vedere il miglior clown di tutti! Il solo e unico, Laughing Jack nella scatola!!!»
Gli occhi di Isaac si illuminarono. «C-chi sei?» chiese.
Il pagliaccio colorato scese dal letto e con un sorriso felice disse: «Sono contento che tu l'abbia chiesto! Io sono Laughing Jack, il tuo nuovo amico per la vita! Sono magico, non mi stanco mai di giocare, sono un mago alla fisarmonica e mi posso adattare e cambiare la mia personalità a seconda di come tu mi vuoi... in altre parole, tutto ciò che ti piace, piace anche a me!».
Isaac alzò lo sguardo verso il misterioso uomo-pagliaccio. «S-siamo amici?». Balbettò.
Jack fissò il bambino, mentre stava inarcando un sopracciglio. «Amici? Noi siamo migliori amici! Sono stato appositamente creato per il essere il tuo amico-non-immaginario, Isaac». Isaac lasciò cadere la sua mascella.
«Tu conosci il mio nome?».
Jack si lasciò sfuggire una risata stravagante. «Certo che conosco il tuo nome. So tutto di te! Allora, visto che abbiamo finito con le presentazioni... ti piacerebbe giocare a "Io spio"?».
Isaac sorrise da un orecchio all'altro. «Davvero? Possiamo giocare? Io vorrei tanto, ma... oh...». Fece una pausa. «I-io non posso... devo andare da mia mamma a studiare e poi ci sono le faccende domestiche...». Il suo sorriso si tramutò in un'espressione delusa.
Jack mise la sua mano sulla spalla di Isaac e con un tiepido sorriso, disse: «Va tutto bene! Sarò qui ad aspettarti finché non ritornerai». Isaac sorrise e tornò a guardare il suo nuovo amico. Qualche momento dopo, sentì la voce stridula di sua madre chiamarlo dalle scale.
«Beh, adesso devo andare! Ci vediamo dopo, quando avrò finito, ok, Jack?». Disse, mentre si dirigeva verso la porta.
Lui sorrise: «Certo ragazzino! Oh, Isaac!».
Isaac lanciò un'occhiata a Jack, che ricambiò con un occhiolino e disse: «Dovresti indossare quel sorriso più spesso. Ti si addice».
Isaac sorrise ancora e uscì dalla porta.
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Creepypasta||Laughing Jack
FanfictionLe Origini di Laughing Jack il clown preferito del sottoscritto e della comunità dei creepypasta. La sua storia è macabra e inquietante, come ogni creepypasta, dovrebbe essere.