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Era una calda mattinata d'estate, il sole oltrepassava il tessuto leggero della tenda color crema della camera da letto di Alice ed Harry, all'interno della quale il riccio dormiva ancora, rannicchiato in posizione fetale.
Alice aprì leggermente la porta d'ingresso della stanza e, dopo aver osservato il suo fidanzato per qualche minuto, si avvicinò piano al letto su cui il giovane era steso e prese a baciargli l'intero viso per poi passare alle labbra.
Erano trascorsi ormai tre anni da quando Alice aveva lasciato Alex sull'altare e d'allora i due ragazzi non si erano più separati anzi, il loro amore aumentava ogni giorno sempre più.
La ragazza dai capelli lisci cominciò a massaggiare la schiena del riccio, per poi passar al petto fino a raggiungere la sua intimità. Non appena il membro del riccio entrò in contatto con la pelle fredda della mano di Alice, emise un gemito di piacere che fece ridacchiare la ragazza.
"Buongiorno amore mio" gli soffiò sensualmente nell'orecchio "mmh... buongiorno" si voltò piano nella direzione della sua compagna con un risolino idiota stampato sul viso "a cosa devo questo fantastico risveglio?!" pronunciò Harry con la voce ancora impastata dal sonno "beh... era l'unico modo per svegliarti all'istante" Alice affondò il volto tra i riccioli del castano, inebriandosi del profumo di pesca che tanto adorava "ah si?!" "si...".
Harry strinse per la vita la fidanzata e la tirò verso di sè, affinché i due potessero scambiarsi il primo bacio della giornata; "la piccola è già sveglia?" "non ancora...questo significa che abbiamo del tempo tutto per noi" dichiarò lei, attorcigliando le braccia attorno al collo del ragazzo dagli occhi verdi. Alice non ebbe il tempo di completare la frase che una vocina a loro molto familiare si intrufolò nella stanza, interrompendo quel momento di intimità che stava per crearsi.
"Come non detto" farfugliò la ragazza, sorridendo subito dopo alla vista della bimba "mamma, papà sono sveglia..." annunciò la piccola Kiersten, cominciando a saltare sul letto euforica "ce ne siamo accorti tesoro mio" rispose Harry, afferrando la bambina per i fianchi e riempendole il visino paffuto di baci "papà, papà ricordi che giorno è domani?" domandò Kiersty al suo papà, divincolandosi dalla presa del giovane e buttandosi tra le braccia esili della mamma. Harry fece finta di pensarci sù ma poi le rispose "domenica?!" "si, ma che giorno?" "il 29 luglio..." affermò, già sapendo quale sarebbe stata la reazione successiva della piccola "ma papá, è il giorno del mio compleanno domani...".
"Ma come papà, non sai che domani è il compleanno della nostra principessa?!" intervenne Alice che se la rideva sotto i baffi "ma certo che lo ricordo..." sorrise il riccio con tanto di fossette nel vedere la sua bambina tutta imbronciata "non siete affatto divertenti" rispose offesa la bimba con una linguaccia. "Non volevamo essere divertenti infatti" esordì Alice, facendo il solletico sul pancino della figlia, seguita da Harry "no...basta, basta" li implorò Kiersty, ridendo a crepapelle "dammi un bacio allora...se mi dai un bacio ti lascio lascio stare" parlò dolcemente Harry.
La bambina non se lo fece ripetere due volte, si alzò sulle punte dei piedini e schioccò un tenero bacio sulla bocca carnosa del padre, sotto lo sguardo innamorato di Alice.
Dopo baci e varie manifestazioni d'affetto, Harry sollevò la piccola, facendola sistemare tra le sue braccia e, assieme ad Alice, si diresse in cucina per fare colazione. Raggiunto il piano inferiore dell'appartamento, il riccio aiutò sua figlia e sedersi nel seggiolone, dopo di che mise sù l'acqua per il tè e il latte nel biberon all'interno del microonde. "Haz io non voglio niente" annunciò Alice, raggiungendo in fretta le scale che collegavano la zona giorno con il soppalco "perché?" gridò il riccio, affinché la ragazza potesse sentirlo dal piano superiore. Dopo venti minuti abbondanti, Alice si presentò nuovamente in cucina, lavata e vestita e con un filo di trucco che le incorniciava il volto "dove vai?" "devo passare in pasticceria ad ordinare le ultime cose per la festa di questo splendore..." si avvicinò a Kiersten, posandole un bacio sulla fronte "e poi devo sbrigare alcune faccende di lavoro" concluse, infilando le ultime cose all'interno della borsa "oh...ok" si limitò a rispondere Harry, passando il biberon alla piccola "ci vediamo questo pomeriggio allora" Alice si alzò in punta di piedi per poter baciare il suo fidanzato sulle labbra "vi amo tanto" "anche noi" gridarono in coro padre e figlia, continuando tranquillamente il loro pasto. Giunta fuori dal portone della palazzina dove si erano trasferiti da quasi un anno, la ragazza di origini italiane estrasse dalla borsa il suo insostituibile pacchetto di Marlboro; levò velocemente la plastica che lo avvolgeva, aprì il pacco e ne tirò fuori una. Una volta accesa, scese gli scalini che precedevano l'ingresso e, a passo svelto, cominciò a camminare per il marciapiede, assorta nei suoi pensieri. Era al quinto tiro della sua sigaretta quando una voce squillante la fece sobbalzare e risvegliare dal suo stato di meditazione: "Certi vizi non passano mai...". Alice frenò il passo all'istante e si voltò di scatto. No, non poteva essere lui. "Che diavolo ci fai tu qui?".

Spazio autrice: Salve genteee! Come promesso sono tornata con un nuovo sequel di " I've changed 'cause of you", sicuramente più decente di quello precedente. Come sicuramente avrete già letto nella presentazione, questa storia sarà piena di imprevisti e colpi di scena e spero davvero che vi piaccia. Il secondo capitolo è già in fase di scrittura... perdonatemi già da ora nel caso ci dovessero essere dei ritardi ( mi auguro con tutto il cuore di no). Sarei davvero molto felice se lasciaste dei commenti, giusto per farmi un'idea di cosa ne pensiate. Bene, mi vaporizzo... alla prossima :*


















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