II

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Tu: Ho un bisogno disperato di parlarti...
Liam: È successo qualcosa?
Tu: È tornato
Liam: Chi?
Tu: Louis. Quella testa di cazzo è a Londra.
Liam: MERDA!

Alice ripose il telefono all'interno della tasca dei suoi skinny, infilò la chiave nella serratura ed entrò all'interno dell'appartamento; non appena fu dentro un profumino invitante colpì le sue narici.
"Sono a casa!" annunciò la ragazza, posando le chiavi all'interno dello svuotatasche posizionato sul mobiletto accanto alla porta. "Mamma!" Kiersten le corse incontro per abbracciarla "ciao amore" la giovane ricambiò la stretta della bimba "lo sai che ho aiutato papà a cucinare?!" comunicò la più piccola, un tantino elettrizzata "che brava! La mia piccola chef..." Alice le diede un buffetto sul naso, avviandosi poi in direzione della cucina dove trovò un Harry intento a sfornare torte.
"Ciao" "ehi...bentornata" sorrise Harry, salutando la ragazza con un bacio "come è andata la giornata?" "bene..." mentì spudoratamente la maggiore "molto bene" "ne sei sicura? Dalla faccia sembrerebbe di no...".
Adorava che il riccio si preoccupasse tanto per lei.
"Sì Harry...sono solo un po' stanca, tutto qua" gli accarezzò teneramente una guancia, quasi per sembrare più convincente.
"Ti credo" le rispose il riccio, cambiando discorso subito dopo "cosa ti va di mangiare per cena?" "quello che vuoi tu, amore mio...".

***

Il mattino successivo la sveglia suonò alle otto in punto.
Dopo esser rimasta seduta sul bordo del letto per almeno una decina di minuti, Alice infilò le infradito che si trovavano ai piedi del letto e si diresse in cucina per preparare una colazione coi fiocchi; dopo tutto era giorno del compleanno di sua figlia. Dopo aver cucinato l'impasto dei waffles, si dedicò a quello dei cupcakes al cioccolato per la festa.
Una volta cotti, ne posizionò uno su un piccolo vassoio con una candelina rosa confetto sopra.
Nel mentre saliva le scale per raggiungere il piano superiore si scontrò con Harry, il quale sorrise non appena la vide: "Buongiorno" "buongiorno Haz" la ragazza salì due gradini più in alto così da poter superare il suo ragazzo e gli stampò un bacio sulle labbra piene "stavo per venirti a chiamare. Dobbiamo svegliare la piccola, ricordi?" "certo, andiamo..." ribattè il riccio, tirando la fidanzata per l'avambraccio.
Arrivati sull'uscio della stanzetta, Harry aprì la porta e scostò le tende color lavanda che aveva cucito sua madre; Kiersten dormiva beatamente, stringendo gelosamente a sé il suo peluche preferito.
Il riccio osservò attentamente la sua bambina, sedendosi sul bordo del lettino e prendendole ad accarezzare i lunghi boccoli color cioccolato; gli sembrava così vicino il giorno in cui aveva scoperto di essere incinto e invece erano trascorsi tre anni dalla nascita della sua piccolina.
"Kiersty...Kiersten" la richiamò Alice, tirando fuori nel frattempo il suo clipper azzurro per accedere la candelina. Non appena la piccola mosse di poco le palpebre, i due giovani genitori intonarono la canzoncina 'Tanti auguri'; a quel punto Kiersty aprì completamente gli occhietti color nocciola e mise sù un sorriso tutto fossette, molto simile a quello del suo papà.
"Auguri amore mio" strillò quasi il riccio, stringendosi al petto la sua meravigliosa bambina "grazie" rispose in un sussurro la più piccola "andiamo tesoro, soffia" la esortò Alice, avvicinandole il vassoietto con sopra il capcake. Kiersten si trascinò sul materasso, fecendosi poco più avanti con il sederino, chiuse gli occhi e soffiò.
"Brava Kiersty" Alice le posò un bacio sulla guancia "vado di sotto a finire di preparare la colazione" comunicò la ragazza, uscendo dalla stanza, lasciando Harry solo con sua figlia "papà ci saranno alla mia festa nonna Anne e nonno Robin?" "certo che verranno! Ci sará anche zia Gemma e pensa un po'... lo zio Roby è a Londra apposta per te" Harry strofinò il suo naso con quello alla francese di Kiersten "siiiii!" esultò la bimba, precipitandosi giù dal letto e tirando con sè anche Harry "andiamo papà, devo prepararmi per la festa" "ahaha ok, ok...andiamo" ridacchiò.

No one can separate us Where stories live. Discover now