Capitolo 6: Tell me a story

922 107 16
                                    

Mi trascinai svogliatamente verso l'aula di biologia,mi sentivo una zombie.Con i ragazzi avevamo passato il fine settimana in bianco,festeggiando per nessun preciso motivo e facendo il bagno alle 3 di notte,nell'acqua congelata d'aprile. Questo gesto folle aveva comportato,come avevo previsto, delle conseguenze: sia io che Alex ci eravamo presi un signor raffreddore,mentre Genn era a casa con la febbre alle stelle.Lissa e Selene invece stavano meglio che mai,completamente in salute e "rinvigorite",come dicevano loro,da questa esperienza.L'unica cosa che si era rinvigorita in me era la voglia di suicidio.Scuola + Raffreddore = Pessima giornata.
Alex mi si affiancò soffiandosi il naso.

«La prossima volta che mi viene un'idea brillante come quella di fare il bagno alle tre di notte tu tirami uno schiaffo»borbottò con voce nasale

Annuii sentendo il naso prudere e sternutii.Primo sternuto: Okay.Secondo sternuto: Che fastidio.Terzo sternuto: BASTA.

Mi soffiai il naso e stropicciai gli occhi lucidi.Quanto odiavo ammalarmi,mi faceva sentire un vero schifo.

«Genn come sta? Hai notizie?»domandò quando finii di soffiarmi il naso rosso
«Ha la febbre alta,stasera magari vado a trovarlo,vuoi venire?»lui scosse la testa
«Mi dispiace,ma oggi viene a farmi visita mia madre e devo pulire tutta casa»rispose rassegnandosi
«Davvero? Passerò a salutarla allora»si massaggiò le tempie con le dita
«Come vuoi.Mi sta venendo mal di testa»sorrisi leggermente

Ci avviammo verso l'aula di fisica,pronti ad essere sottoposti a una tortura aggiuntiva.Lo spazio-tempo.Volevo morire.
L'ora passò abbastanza in fretta,al contrario delle mie aspettative,forse non mi ero accorta del tempo che passava perché mi ero addormentata.Stranamente il prof non aveva detto niente e la cosa mi sollevò in un certo senso.
Come se fossi una calamita di non-gioie mi venne pure il mal di gola.Possibile che la mia vita fosse un eterno mai 'na gioia?!

***

Bussai alla porta di Alex e dopo qualche secondo il moro venne ad aprirmi.Il suo naso era più rosso di quanto ricordassi.La sua espressione era quasi...sofferente?

«Alex chi è?»sentii una voce femminile provenire dal salotto
«Permesso»entrai pulendomi le scarpe sullo zerbino

Dall'angolo spuntò Marine,la madre di Alex.Portava i lunghi capelli castani legati in uno chignon molle,i suoi occhi erano verdi brillanti più che mai e la pelle era ancora giovane e curata.
Mi rivolse un gran sorriso e venne ad abbracciarmi.

«Christine tesoro,quanto ti sei fatta bella»esclamò guardandomi da capo a piedi
«Anche tu stai molto bene Marine»lei sorrise e mi invitò a sedermi

Appena entrai in salotto un forte aroma di cannella si fece spazio con prepotenza su per il mio naso tappato.Notai due tappetini sottili da fitness posizionati sul tappeto.

«Stavamo facendo yoga,vuoi unirti?»domandò Marine rimettendosi sul suo tappetino,seguita da Alex visibilmente seccato

Mi morsi il labbro inferiore per trattenere una risata.Marine era un'inguaribile Hippy e adorava tutte le cose riguardanti l'Oriente, compresa la cultura.

«No grazie,sto bene così»mi sedetti sul divano ricevendo uno sguardo assassino da Alex

Madre e figlio ripresero i loro esercizi di rilassamento muscolare e ogni tanto ridacchiavo per una faccia buffa o sofferente che Alex faceva.

«Molto bene Al,vado a preparare il brodo di pollo,ti fermi a mangiare Chris?»Marine si stiracchiò e mi rivolse un sorriso
«Si,un bel brodo caldo mi farà solo bene»risposi ricambiando il sorriso

Secret Place || Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora