Secret Place || Genn Butch

Capitolo 22: Do I Wanna Know?

Mi sono sempre chiesta cosa significhi essere "dipendenti" da qualcuno...insomma,si può essere dipendenti dalla droga,dall'alcol,da una cattiva abitudine,da una serie tv,ma come si fa a diventare dipendenti da una persona?
Le persone sono inaffidabili,lunatiche,imprevedibili,vive...mi sono chiesta cosa si provasse a sentire il bisogno costante di avere una persona vicino.Cosa si provasse quando la si baciava o quando le si stava semplicemente affianco.
Mi chiedevo com'era possibile desiderare così ardentemente una persona da dimenticarsi delle conseguenze delle proprie azioni.Come fosse possibile sentire i brividi a ogni suo tocco,le farfalle a ogni abbraccio e i capogiri ad ogni bacio.
Era possibile diventare così dipendente da una persona da non desiderare altro che quest'ultima?
Circa 2 mesi fa vi avrei detto che non era possibile,che ognuno era padrone di se stesso e che avrebbe sempre avuto la possibilità di ragionare in modo lucido a suo piacimento...ma ora vi dico che è possibile,perchè quando incontrate una persona così speciale non esiste più la razionalità,non esiste più orgoglio o controllo,tutto in te,ogni muscolo,ogni nervo,ogni cellula di te,diventa dipendente da quella persona...

E la cosa,credete a me,è terribile.

***

Adam guidò per quasi un quarto d'ora quando entrò nel parcheggio di un ristorante dall'aria costosa,dopodichè scese e mi aprì la portiera con galanteria.

«Eccoci arrivati»

Il ragazzo sorrise e chiuse la portiera alle mie spalle non appena fui scesa.

«Wow Adam,ha l'aria molto costosa questo posto»trattenni il fiato mentre percorrevamo la lussuosa moquette rossa dell'entrata che ricordava il red carpet di Hollywood
«È uno dei migliori in città,il proprietario è un amico di mio padre e ci farà uno sconto»spiegò mentre entravamo all'interno

Adam si avviò alla reception del ristorante e tornò poco dopo accompagnato da un cameriere pronto a scortarci al nostro tavolo.
Ci accomodammo ed esaminai il menu.Mi sentii in imbarazzo a non conoscere metà degli ingredienti dei piatti.Adam invece leggeva con un sorriso appena accennato sulle labbra.Era davvero bello,ma stranamente meno del solito.
Genn era bello? Non ci avevo mai fatto molto caso...ma perché diavolo penso a lui quando ho davanti a me il sogno di ogni ragazza media?
I miei pensieri furono interrotti dall'arrivo del cameriere che prese le ordinazioni.Ordinai lo stesso piatto che Adam aveva scelto con convinzione,pregando che mi piacesse.
Quando lo servirono rimasi basita da quanta poca roba c'era all'interno di quel piatto enorme.Osservai per qualche secondo il minuscolo pezzettino di carne che mi era stato servito.Non ci avrei sfamato neanche una formica!
Adam mi sorrise e iniziò a mangiare.Infilzai il minuscolo pezzo di carne e lo mangiai in un boccone.Sarà anche stato poco ma era squisito.A quel piatto ne seguirono altri 6,tutte porzioni microscopiche,ma che,con mia grande sorpresa,riuscirono a riempirmi lo stomaco.

«Ti ricordi di quella band di cui faccio parte,te ne avevo parlato alla festa»domandò mentre attendevamo l'arrivo del secondo
«Oh si,gli Stankes?»

Ti prego fa che il nome sia quello,ti prego.

«Esatto,stiamo cercando di fare carriera»negli occhi gli si accese una punta di orgoglio
«Wow,avete trovato qualche casa discografica?»domandai incuriosita
«Abbiamo mandato alcune nostre canzoni a qualche casa discografica,ma ancora nessuna notizia»l'entusiasmo lo abbandonò lentamente

Stavo per rispondere che mi dispiaceva quando il suo telefono iniziò a squillare.Si scusò e andò a rispondere fuori dal ristorante.Tornò poco dopo con un sorriso stampato in volto.

«Tutto bene?»mi informai
«Si,si,niente di importante»ripose liquidando l'argomento «Posso chiederti una curiosita?»domandò poi
«Certo,dimmi»ero piuttosto confusa da questa sua richiesta improvvisa
«Hai mai incontrato il nonno di Genn?»nei suoi occhi brillava una strana luce,ma non riuscivo a capire cosa fosse
«Si,ma è stato in una situazione piuttosto assurda»ridacchiai ripensandoci