Primo Giorno Ad Alcatraz :D

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<<Ciao. Io sono Virginia, ma chiamatemi Vagina Vergine pls. Infatti sono vergine icsdi.>>

Mi alleno davanti allo specchio per fare bella figura nel momento della presentazione in classe visto che sono nuova.

<<Tutti mi guarderanno il culo u.u, meglio mettere delle mutande pushup.>>

Frugo nel cassetto delle mutande, me le metto e mi copro, sì perché "vestirmi" non fa esattamente parte del mio vocabolario. Mi piazzo davanti allo specchio e ovviamente sono una BBona come al solito: top pink fluo con dei diamanti di plastica cinese sul décolleté, Snellax Jegghins che ho rubato da mia nonna, infradito con le calze per dare un tocco japonnessse e un rossetto rosso che sottolinea la mia bocca da pompinara olimpionica con lo spazio tra gli incisivi.

<<un autentico troione!>>mi dico orgogliona.

Di sicuro farò colpo sui fregni della classe!

Mi volto, guardo l'orologio del muro e
...

.....

....

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....
Mi ricordo che non so leggere l'ora. Fuck.

<<di sicuro sarò in ritardo come al solito. >>

Rotolo giù dalle scale e atterro con un backflip di 360° in cucina, ma di faccia, procurandomi un trauma cranico. Ecco perché mia mamma diceva che a furia di battere la testa sarei diventata una cogliona.

Ritornando al discorso, sono in cucina per fare colazione.

Si perché io faccio colazione dopo essermi lavata i denti e preparata. Obv. U.U

Ingoio il latte come se fosse sborra e mi avvio verso il bus.

Dopo dieci minuti sul bus il mio cervello resuscita e mi ricordo che non ho preso il fottuto zaino.

Ceh, ma più cogliona non si poteva.

<<FERMATEVIH! VOGLIO SCENDEREH!>> urlo all'automobilista che non mi caga di striscio.

<<ALLAHU AKBAR!!>> strillo, e il bus sbanda e fa scendere i passeggeri impanicati. Io intanto, dicretamente, me la do a gambe e corro verso casa peggio di Usain Bolt (o come cazzo si chiama) in preda alla digestione di peperoni e fagioli.

<<ALLA BATCAVERNA!!>> grido, e dopo un salto attraverso l'iperspazio finisco a casa, prendo la cartella e mi riteletrasporto a sqola.

La prig- ehm scuola è grande, lunga, grossa, e no, niente doppisensi.

Monellih!

Entro.

<<SONO IN RITARDO LEVATEVI DAL CAZZO!!>> starnazzo per il corridoio deserto. Una ciabatta si sfila dal calzino e io pianto un volo di 6 metri che neanche il vincitore mondiale di salto in lungo e cado di faccia sul pavimento lasciando l'impronta del mio cu- voglio dire, viso, a causa delle tonnellate di trucco che mi sono messa.

Mi alzo e raccolgo lo zaino. E no, non c'è nessun figo che mi aiuta a mettere i libri nello zaino come nei film e nelle fanfiction delle bimbeminkia.

Entro in classe spalancando la porta e  mi accorgo di essere spettinata quanto un barboncino dopo una notte di scopate.

Una visione dell'inferno in poche parole.

Il prof mi guarda, ah no, è una donna baffuta e scimmiesca, e mi squadra da capo a piedi, poi apre quella galleria sotterranea che manco quella del Monte Bianco che si ritrova per "bocca" e dice:

Come NON Scrivere Una FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora