Tormento

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Mark si svegliò confuso: era nella sua camera, nel suo letto. Si guardò intorno per assicurarsi che fosse veramente il suo appartamento. Sospirò di nuovo, doveva aver avuto solo un brutto sogno. Doveva aver fatto uno di quei sogni strani per cui uno giurerebbe che tutto sia reale perché lo sente così, ma poi si rende conto che era un sogno, perché era troppo strano.

Mark rise un po' di sé stesso, come se mostri come quello esistessero realmente! Un dolore improvviso alla fronte lo fece fermare. Forse era stato reale e lui non si era ricordato di come aveva fatto a tornare giù. Mark rapidamente respinse l'idea, forse era solo caduto nel sonno e poi si era risvegliato di nuovo, cose che possono capitare.

Mark si alzò e andò a prendere qualcosa da bere dal frigo. Afferrando un bicchiere lungo il tragitto, aveva aperto un cartone di succo d'arancia per colazione. Inclinò il cartone per versare il contenuto nel bicchiere, quando il succo sciabordò sul bancone. Si fermò e lo fissò, confuso. Poi, si rese conto che c'era un sottile squarcio sul lato della confezione, in modo che quando il cartone fosse stato inclinato, il succo sarebbe uscito dalla fessura prima ancora di raggiungere la cima.

«Hehehehehe!»

La udì ancora. La risata sembrava provenire proprio dal suo appartamento. Si voltò rapidamente, controllando con circospezione la stanza per cercare il mostro. Poi si fermò, rendendosi conto di quanto fosse diventato paranoico; doveva essere frutto della sua immaginazione. Il taglio nel cartone del succo doveva averlo fatto la sua ragazza come vendetta, perché di recente avevano avuto una discussione accesa ed erano anche arrivati alle mani.

Mark ripulì il disordine e decise che non voleva nulla per colazione; non aveva voglia di mangiare. Era preoccupato di come stavano andando le cose tra lui e la sua ragazza, Beatrice. Lui la amava e voleva farle capire quanto fosse importante per lui, ma aveva bisogno di tempo per trovare le parole giuste per scusarsi.

Accese la tv e la guardò per un paio d'ore, dimenticandosi dei suoi problemi.

Ormai si era fatto mezzogiorno. Si alzò dal divano e andò in cucina, lasciando la televisione accesa. Aprì il mini-frigo dove teneva gli alcolici, tirò fuori una bottiglia di birra e ne versò un po' nel bicchiere; poi la lasciò quasi cadere, quando si accorse che quella non era birra: era semplice acqua. Mark aggrottò la fronte confuso e ne bevve un sorso per controllare. Non aveva torto, quella era solo acqua. Leggermente accigliato prese un'altra bottiglia, un'altra e un'altra ancora. Alla fine, si rese conto che il contenuto di tutte le sue bottiglie di birra era stato sostituito con della normale acqua. Sospirò di rabbia e poi, ecco che la sentì di nuovo.

«Hehehehehe!»

Mark sobbalzò, era di nuovo quella risata. Nella sua testa continuò a ripetersi che si trattava solo della sua immaginazione. Si sentiva solo un po' paranoico perché la notte prima aveva fatto un sogno che gli era sembrato reale. Beatrice avrebbe potuto fargli anche questo scherzo e non c'era nessun mostro. Scavò ancora in fondo al frigo per vedere se c'era rimasto qualcosa. Sapeva di avere sul fondo due bottiglie di vino e una di spumante, ma voleva tenerle da parte almeno per quando Beatrice lo avrebbe perdonato. Lanciò un'occhiata alle bottiglie e stava quasi per chiudere lo sportello, quando diede una seconda occhiata e solo allora si accorse che una delle bottiglie di vino mancava. Mark guardò lo scaffale dove teneva i bicchieri da vino e notò che ne mancava uno.

«Beatrice è abbastanza fuori di testa che sarebbe stata capace di fare anche questo.» disse Mark con calma, sicuro che la colpevole fosse lei, anche se quella sarebbe stata l'ultima cosa che gli avrebbe fatto. Poi, ecco che la risentì di nuovo.

«Hehehehehe!»


Creepypasta||KageKaoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora