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*8:00*
Niente.

*8:10*
Niente.

*8:20*
Niente.

*8:30*
Niente.
"Cosa facciamo?" Chiesi a Elisa con la voce strozzata dal magone.
"Aspettiamo ancora 10 minuti."

*8:40*
"Vabbeh dai, si è dimenticato di noi, andiamo."
Elisa era tristissima..
Ci stavamo avviammo quando qualcuno mi prende la mano.
"Giada."
Mi girai.
"Sascha."
Ci guardammo per un bel po';
Aveva degli occhi bellissimi, i suoi lineamenti erano perfetti.
È ancora più bello dal vivo.
"Si vabbeh, quanto vogliamo stare ancora qui? Ho fameee." si lamentó stefano.
Notai che Eli era già andata dal gruppo, era in lacrime.
Sascha mi stava ancora tenendo la mano, abbassai lo sguardo e la guardai, lui se ne accorse e la lasció.
Si voltó verso gli altri.
"Loro sono quelle due ragazze di cui vi ho parlato; Giada e Elisa."
Ci fecero un cenno di saluto.
"Andiamo?" Chiese Giuse.
"Si ho fame papà!" Si lamentó Stefano e mise il broncio.
Ci incamminammo;
Elisa si era appiccicata a Surry, lei lo amava, lo seguiva da 4.000 iscritti.
Io stavo un po' in disparte, ogni tanto notavo con la coda dell'occhio che Sascha mi guardava.
Arrivati al sushi ci sedemmo.
Io ero a lato e difianco avevo Elisa, davanti a me Sascha, Surry era davanti a Eli e difianco a Sascha.
Arrivato il cibo Stefano di mette a registrare con la Go-Pro.
Sascha non mi toglieva gli occhi di dosso, io facevo finta di niente.
Surry ad un certo punto nota tutto.
"Sascha almeno mentre mangiamo toglile gli occhi di dosso." ci scherza Sal.
Sascha cerca di pestargli il piede ma per sbaglio lo pesta a me.
"Ahi"
"Oh scusa Giada, non volevo." Era diventato rosso come un peperone.
"Niente niente tranquillo."
Poi si gira verso Sal e lo fulmina con lo sguardo.
Finito di mangiare Sascha propose di andare indiscoteca.
Io, Sascha, Eli e Sal andammo in discoteca;
Step e Giuse andarono in hotel.
Surry e Elisa sembravano appiccicati con la colla.
Io e Sascha eravamo abbastanza lontani l'uno dall'altro..
Quando arrivammo in discoteca ballai per una mezzoretta, poi uscii.. troppo rumore.
Non troppo distante da lì c'era una panchina, mi sedetti e immersi nei pensieri.
Dopo qualche minuto mi vedo arrivare Sascha.
"Hey, non entri?"
"Troppo fracasso, Sà."
"Sà?" Rise.
La sua risatà era fantastica.
"Scusa, sascha."
"Scherzavo è, geddi!" Mi fece la linguaccia come un bimbo dell'asilo.
Risi.
Si sedette vicino a me.. molto vicino a me.
Poi si giró, ci guardammo negli occhi e cercó di baciarmi.
Lo bloccai.
"No dai Sascha. Ci conosciamo appena."
feci un sorrisino.
Mi aspettavo che si alzasse e girasse i tacchi, invece no.
"Si scusa hai ragione."
Poi ci fu silenzio, un terribile agoniante silenzio.
"Hey, Geddi, andiamo in quel parco la, ti va?" disse indicando un parco non tanto distante da li.
"Ci sta."
Ci avviammo..

Lui. - Sascha Burci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora