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Mi svegliai con un messaggio di Elisa.
-"ciao gedi, scusa ma oggi non posso venire. Vado a mangiare dai miei. Non fare troppo la porcellina con Sascha eh"-
Meglio, non dovrô sistemare la casa pensai. Peró Elisa mi mancava. Ritornai tra le braccia di Sascha che mi accolsero dolcemente. Avevo le testa appoggiata al suo petto e sentivo il suo cuore. Gli diedi un bacio a stampo sulle labbra e lui sorrise. In quel momento credo che il mio cuore abbia perso qualche battito ma dettagli.

Erano le 21 e alle 22 avevamo appuntamento con i ragazzi davanti alla discoteca.
"Saschaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa" urlai dalla mia stanza.
Sentii i passi di Sascha sul pavimento avvicinarsi.
"Cosa c'è Geddi?" Mi chiese spalancando la porta.
Io senza neanche guardarlo gli chiesi "non so come vestirmi"
"Ehm, beh.. pu-puoi mett-metterti un v-vestito"
"Che hai?" Mi girai verso di lui: era tutto rosso come un pomodoro e continuava a fissarmi, in quel momento realizzai che ero in intimo e scoppiai in una risata.
"Sono sexy eh" scherzai io mettendomi in posa davanti a lui.
"S-si"
Mi avvicinai a lui, vicino vicino, lui mi prese per i fianchi e ci baciammo; dopo poco mi staccai e gli chiesi "quindi come mi vesto?"
"Per me puoi rimanere anche così"
"Ma non fare l'idiota" e con questo lo buttai fuori dalla porta.
Alla fine misi, crop-top nero con un apertura intrecciata dietro che arrivava poco sopra la pancia e una gonna che arrivava a metà coscia nera.
Non amavo i tacchi, così come scarpe optai le all star nere. (Si ho dei gusti di merda)
Prima di uscire dalla camera mi guardai allo specchio.
Ero più carina del solito: avevo i capelli spettinati, ma oramai ci avevo fatto l'abitudine, i capelli mossi sono così. Mi soffermai un attimo sul viso, avevo degli occhi verdi chiaro, non mi ero truccata, ma non era una cosa che mi era solita fare, apparte nelle occasioni che ritenevo "importanti per me".
Scesi le scale di corsa prendendo la borsa e il telefono.
"Sascha sei pronto?"
Sbucó fuori dalla cucina, era bellissimo.
Aveva messo i jeans e una camicia bianca con i primi bottoni sbottonati.
Ero sicura che qualcuno avrebbe potuto raccogliermi con il cucchiaino in quel momento.
"Si" rispose Sascha.

Eravamo in discoteca da mezz'ora e io già non ci capivo più niente. Avevo bevuto non so che cosa ed ero totalmente ubriaca come tutti gli altri dopo tutto.
Ad un certo punto mi sentii male, mi girava la testa vedevi tutto triplo.
Non vedevo più niente, sentivo solo tanto rumore e rumore.
Passai dal non vederci più al sentire qualcosa di freddo sulla guancia, non riuscivo a muovermi, era come se qualcosa mi tenesse stretta. Poi capi che ero solo caduta a terra. Chiusi gli occhi e non sentii più niente.

Tac
Vi piace? Spero proprio di si. Comunque volevo dirvi che sto scrivendo un'altra storia su Sascha e la Sabri *•* li trovo così teneri insieme, li shippo troppo!! Si chiama "Sorry, I love you" dateci un occhio.

Lui. - Sascha Burci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora