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Ritorno in camera incazzata nera, è il secondo giorno e già non ce l ha faccio più. Faccio la borsa con i libri che mi serviranno in queste 3 ore di tortura... io so cos é la tortura non so a quante persone l ho inflitta non ne riesco a tenere il colto ma di sicuro é inferiore a tutte le volte che l ho subita io.

Flash back

Sono con micheal mi sta facendo fare un giro per la struttura, non ho ancora aperto bocca continua parlare poi velocemente mi prende per le spalle e mi sbatte al muro con forza, gemo dal dolore e lo fisso negli occhi arrabbiata ma quando vedo ,la sua espressione vorrei accovacciarmi e nascondermi da lui, è molto imponente io gli arrivo sotto al petto e mi fa una paura assurda per cui abbasso lo sguardo sui miei piedi, lui avvicina la sua bocca al mio orecchio e dice "A quanto pare non sono stato chiaro, ti hanno affidato a me, tu sei il mio compito, ti devo addestrare perfettamente per cui mi devi rispettare." Sibila al mio orecchio, io presa da una rabbia improvvisa gli rispondo non proprio educatamente "secondo te: un uomo che rapisce ragazzine per strada può avere il mio rispetto?! Non penso proprio e se ho voglia di ignorarti lo farò, mi troveranno e quando accadrà tu e tutti questi makviventi verrete arrestati e- " mi tappa la bocca con una mano "piccola pensi veramente che ti troveranno?!" Ride e nel frattempo con l altra mano mi accarezza la testa dolcemente "non accadrà, mettiti il cuore in pace. Ora torniamo a noi -prende i miei capilli in pugno e mi fa inclinare la testa indietro- io ti controllo in tutto e per tutto, posso farti sentire male -mi morde il collo forte e io urlo per il dolore ma sopratutto per la paura, smette- oppure posso farti sentire bene-lecca la parte lesa e poi succhia forte scendendo verso la scollatura io gemo imprecando mentalmente-sei così inesperta " "cosa fai??" Chiedo ansimante quando una sua manosi fa largo sotto lamia maglia accaeezzando il mio ventre.
Si stacca improvvisamente, "per oggi può bastare ma ricorda sofy, io ti comando in tutti i sensi . " mi carica in spalla e io resto ferma con la

consapevolezza che non mi avrebbero trovata e sarei dovuta scappare.

Dopo un po si ferma e mi fa scendere, afferra una mia mano avvicinandomi "io sto in qquella stanza, non fare cazzate ed andra tutto bene, ora entreerai in camera, ti spoglierai ed andrai a letto a riposare, da domani si comincia l addestramento."
Annuisco "ok, ma non penso dormirò molto" quasi sussurro, mi solleva il viso e guardandomi mi dice "tranquilla ti aiuterò io" poi apre
la porta e mi spinge dentro chiudendosela dietro. sono immobile mentre mi trascina vicino al letto si ferma ad osservarmi in silenzio
"Perchè me?" Chiedo ormai vicina a una crisi , pare accorgersene quindi quando mi risponde sembra che parli a un bambino , paRla lentamente "Questo non lo so, io eseguo solo gli ordini, eevo prendermi cura di te e addestrarti rieducandoti." Io annuisco ma ormai conscia della situazione in cui mi trovo inizio a piangere e singhiozzando chiedo "non siamo in italia o europa vero?" "No" il mondo mi crolla addosso, le mie ginocchia cedono, lui fa in tempo a prendermi e appoggiarmi sul letto. "Shhhhh shhh ti abituerai e il dolore passerà " continua ripetermi mentre io continuo ad avere spasmi dovuti ai singhiozzi.
Quando mi sono leggermente calmata sale sul letto accanto a me. "Non ti farò niente almento oggi, ti spoglio e basta" rilascio un sospiro mentre le sue mani viaggiano nel mio corpo togliendomi ogni indumento, fino a lasciarmi in intimo.
Mi accarezza il viso e mi posa un dolce bacio sulla fronte, tutto ciò mi confonde "riesci a dormire?" Mi domanda e io fissando il soffitto scuoto lentamente la testa.
A quel punto si allontana e lo perdo dal mio campo visivo, quando ritorna con una siringa scatto alzandomi e sciacciandomi contro il muro.
"Non mi darai di nuovo quella roba "
"Non fare così sofy, devi dormire e sappiamo entrambi che l unico modo è questo." Si avvicina girando attorno al letto
"Ti prego non mi piace ciò che sento con quella roba, ti prego"
"Se ti distendi e fai la brava non verrai punita e dimenticherò questo tuo comportamento" si avvicina sempre di più
"Perché mi vuoi far fare una cosa che non mi piace?"
"Perchè è meglio per te"
"Il meglio per me non è essere drogata" esclamo indignata
"Distenditi sopra il letto ora!" Mi fa paura per cui decido di ascoltarlo
"Ok !" Esclamo infuriata mentre mi butto sul letto e urlo contro il cuscino tutta la mia disperazione.
Poi qualcosa mi punge il sedere, un ago!
Cerco di allontanarmi ma mi afferra per i fianchi e mi porta più vicina a se mentrè mi inietta il calmante.
Estrae l ago e mi massaggia il sedere per poi sollevarmi e mettermi sotto le coperte ,mentre ormai perdevo i sensi.

Fine flash back

DOLORE e AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora