Capitolo 2

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br_99: cazzo, non lo sapevo, mi dispiace
infinity.99: non ti preoccupare. Io ora dovrei proprio andare... ho molto da studiare
br_99: ah, ok. Allora ci si sente ;)

*Fine chat*

Chiudo il computer e mi lascio cadere all'indietro sul letto. Fisso il soffitto cercando di trattenere le lacrime e, per un attimo, penso che quella sensazione non mi avrebbe abbandonata mai. Senza nemmeno mangiare, vado a letto.

C'è il vuoto. Tutto intorno a me è bianco e opaco. Sollevo lo sguardo, cercando di capire dove mi trovi, quando, ad un tratto, vedo una figura indistinta venire verso di me. Assottiglio la vista, provando in qualche modo a capire chi sia. Sto per avvicinarmi, quando...
*DRIIIIIIIIIN*
Il fastidioso suono della sveglia mi riporta bruscamente alla realtà. Sollevo lentamente la testa dal cuscino premendomi una mano sulla fronte. Che mal di testa infernale. Non ho mai fatto un sogno così strano e indistinto. A fatica mi alzo e scendo a fare colazione. Bevo un caffè e basta.
Mi vesto e mi trucco, per cercare di nascondere la stanchezza dal mio viso.
Poi prendo lo zaino ed esco.

Dopo sei lunghe ore di tortura, torno a casa devastata, come se avessi fatto una maratona e il mal di testa che non si decide a passare. Giornata pesante oggi. Mangio e salgo in camera mia.
Mi butto sul letto per cercare di dar freno ai miei pensieri. Ma naturalmente non si può avere un attimo di tranquillità e mi arriva un messaggio. br_99 scrive:

br_99: ehi scorbutichè...

Alzo gli occhi al cielo e sbuffando mi sollevo una ciocca di capelli.
Digito.

infinity.99: e tutta questa confidenza?
br_99: ah, giusto, mi perdoni sua Lagnosità reale
infinity.99: scusa, hai ragione, è che ho passato una notte strana e la giornata non è stata delle migliori...
br_99: se posso chiede, perché 'na notte strana?
infinity.99: mi colpisce il tuo milanese ahahaha
br_99: se se, nun cambiá discorso...

Non so chi sia questo ragazzo e tanto meno so cosa voglia da me, però qualcosa in lui, qualcosa di imperscrutabile, nonostante sia solo la seconda volta che gli scrivo e nonostante non l'abbia mai visto, mi fa capire che con lui posso parlare, che in questo momento parlare con lui sia la cosa giusta...
Gli racconto tutto. Poi continuiamo a parlare del più e del meno, di cose che non avevo mai pensato avrei detto a qualcuno, tanto meno ad uno sconosciuto... senza rendermene conto, il pomeriggio passa e subito si fa sera. Appena me ne rendo conto, lo saluto frettolosamente e mi precipito verso i libri. Poi ceno e mi metto subito a letto.

Lontani, ma non troppo|| Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora