Parliamo di me

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Ed eccomi qui... Non ho nulla di speciale. Sono una ragazza di quindici anni con una vita normale, e se mi chiedono di aggiungere altro semmai dico che sono una sfigata. Sì sì lo so... La classica storia patetica della ragazza sfigata a cui poi succede qualcosa per cui la sua vita cambia e diventa meravigliosa. Di solito arriva un ragazzo carinissimo che guarda caso è innamorato di lei... Poi diventano amici, poi innamorati e poi si baciano. La morale di una storia così spiega che anche se si è sfigati o depressi arriverà sempre qualcuno a salvarti. Io non ci credo. In quindici anni nessuno mi ha mai aiutata. Penso che se veramente la mia vita dovesse cambiare non cambierà grazie ad un ragazzo ma grazie a qualcos'altro... È come se lo sapessi già. È da quando sono nata che sento di essere diversa e di avere qualcosa di diverso dagli altri ma penso che questa sensazione la abbiano tutti, no? Dopotutto l'unica cosa che mi ha portato il mio 'sentirmi diversa' è il distacco dagli altri. Ok... Penso di dover correggere quello che ho detto prima: non sono una ragazza normale e a volte sfigata, sono una ragazza sfigata e basta. Dico agli altri che va tutto bene solo per finire lì il discorso. Se un giorno tornassi da scuola dicendo a mia nonna come sono andate le cose veramente si preoccuperebbe, infatti preferisco cavarmela con un "va tutto bene" e vedere che mi sorride. Lo so che l'errore sta in questo, lo so che la causa della mia tristezza è il 'tenermi tutto dentro' ma non ne posso fare a meno. È come se ogni volta rimandassi una discussione perché troppo lunga. Comunque non ho menzionato mia nonna perché vivo con lei dopo aver perso i miei genitori (come in ogni storia)... I miei sono vivi e vegeti e purtroppo vivo con loro. Ho anche una sorella maggiore e un fratello gemello che non mi assomiglia affatto. In casa sono la 'Cenerentola' di turno. Nessuno della mia famiglia mi tratta male, ma è come se non si accorgessero di me. Finiamo di cenare e tutti si alzano da tavola lasciandomi da sola seduta. Mia madre da per scontato il fatto che tocchi a me a pulire e a sparecchiare, così se ne torna in camera a leggere. Legge un sacco, ore e ore e dopo tutti quei libri non è neanche capace di parlare senza sbagliare la grammatica... A volte mi chiedo se le pagine dei suoi libri sono tutte bianche. Comunque, mio padre passa tutto il tempo al lavoro e quando torna dice di essere stanchissimo, si siede sul divano, accende il televisore e poi si addormenta. Allora mamma si arrabbia e dice:"se tanto poi ti addormenti non accendere nemmeno quel coso! Che poi io leggo malvolentieri e Moira non riesce a studiare". Moira è la mia sorella maggiore, capelli neri, crespi e arricciati. Non è antipatica e tra noi due la più femminile sono io.. Quindi di sicuro non ci litighiamo i vestiti o cose del genere. L'unica cosa che non sopporto di lei è che non mi aiuta mai a fare le cose in casa con la scusa che 'lei è impegnata'. Quando aveva quindici anni io ne avevo tredici e lei mi diceva:"alla mia età si è molto più impegnati che alla tua, quindi oggi riordini tu il salotto". Adesso io ho quindici anni e lei ne ha diciassette... Ma la sua età risulta sempre più impegnativa della mia, quindi finirò per riordinare il salotto tutta la vita. Anche Leonardo, mio fratello gemello, non mi aiuta mai ma questa volta perché lui è maschio e io femmina. Se sono femmina allora devo fare tutto io, questo è quello che pensa lui... Che mentalità arretrata. Molti si chiedono come faccio a non scappare di casa e la mia risposta è solo una: non lo faccio perché non avrei dove andare. Inoltre non me ne vado proprio adesso che sono diventata velocissima a pulire, lavare, stendere, stirare, riordinare... Sarebbe assurdo! Alla fine l'appartamento dove viviamo non è neanche grande e riesco benissimo a studiare per la scuola. Tutti questi impegni faticosi che non merito, però, non sono la causa della mia depressione, della mia stanchezza o della mia infelicità. Quello che mi rende triste e asociale è il non sapermi relazionare con ragazzi e ragazze della mia età. Esco molto poco, perché non ho mai tempo e perché quasi nessuno mi invita da qualche parte. Quei pochi che mi invitano lo fanno perché non mi conoscono e guardano solo il mio aspetto. Sia io che Leo, mio fratello gemello, abbiamo i capelli di un colore strano... Un perfetto misto tra il biondo e il castano con qualche ciuffetto ramato. Sono magra e ho gli occhi color nocciola, come mia madre, mio padre, Moira e Leo. Una persona (forse l'unica persona) che sono certa che mi vuole bene è mia nonna Lia. Ha sempre un bel sorriso e con lei starei benissimo anche se ci vivessi insieme ma, cinque anni fa, si è trasferita in un ospizio e non posso andare da lei (anche perché sennò poi chi fa le faccende di casa?).
Comunque questa è la situazione della mia vita, la scuola neanche la considero perché facendo un liceo scientifico al secondo anno non ho tante ore. Con i compagni di classe non sono nate amicizie incredibili e tutto fila regolare... O meglio... "Regolare" per me. A proposito, mi sono presentata ma manca una cosa importante: mi chiamo Ilenia.

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