È bastato un semplice abbraccio

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Mi staccai dopo qualche secondo dal forte abbraccio.
Sapevo di essere rossa dalla vergogna, il modo in cui lui mi guardava dopo quel gesto era imbarazzante.
Non sembrava dispiaciuto di quello che avevo fatto, e questo mi diede sollievo, ma aveva l'aria di uno che non abbraccia una persona da anni. A dire il vero, sembrava non avesse mai manifestato affetto con qualcuno.
Pensando a questo, guardai la sua espressione sconvolta e mi sfuggì una risatina stupida.
"Che c'è?" Mi chiese dopo essersi ripreso velocemente.
"Cosa?"
"Stavi ridendo...'
"Ah no lascia perdere... Ahah"
"Dai dimmi"
"La tua faccia"
"Lo so... Sono solo un po' confuso"
"Confuso? Mi sembri stupito più che confuso"
"E sono anche stupito"
"Mi dici il motivo?"
"Sono tanti i motivi..."
"Daii ti prego"
"Dovrei parlarti di una cosa ma se insisti..."
"Sono curiosa... Perché un po' di affetto ti stupisce tanto?"
"Non è l'affetto a stupirmi, è il contatto fisico che c'è stato fra noi"
"Si chiama ABBRACCIO"
"Lo so come si chiama!"
"Ahah dai ti prendo solo un po' in giro"
"Ecco vedi... Il punto è questo: io sono una specie di entità che può entrare nei tuoi sogni e parlarti come nella realtà..."
"Oddio che figata"
"... Ogni volta che ti addormenti cerco di comunicare con te perché sento che la tua mente richiede conforto e compagnia. Hai spesso pensieri orribili e confusi dovuti alla tua paura di solitudine e abbandono, io servo ai tuoi pensieri per non deprimerti"
"Ora sì che mi sento meglio"
"Tranquilla, non devi prendermi come un aiutante o un salvatore... Ma come un amico"
"Lo farò"
"Per ora non posso dirti che tipo di entità sono esattamente... E nemmeno cosa sono capace di fare con i pensieri della gente... Sono in prova e mi sei stata affidata te; una ragazzina dalla mente contorta e alla ricerca di compagnia"
"Mi sembra che a parlarmi sia la mia coscienza..... Comunque.. Che significa che sei in prova e ti sono stata affidata?"
"Non posso dirti neanche questo... Solo quando sarai definitivamente la ragazza con cui devo entrare in contatto potrò dirti di più"
"In che senso?"
"Lascia stare..."
"D'accordo ma adesso veniamo al punto: perché ti ha stupito il contatto fisico?"
"Ecco... Ilenia, io e te apparteniamo a mondi diversi..."
"Sembra la frase di un film fantasy"
"...quando entriamo in contatto e senti la mia presenza nei tuoi sogni si crea un legame per cui entrambi raggiungiamo quella dimensione di mezzo tra i due mondi, lo spazio di sospensione tra la realtà e i sogni"
"Ok... Continua"
"Se arriviamo a stare nella stessa dimensione, dunque, anche i nostri corpi diventano simili. Raggiungiamo la stessa consistenza e ci somigliamo"
"Ma io non cambio rispetto a come sono normalmente.. Io mi vedo come umana"
"Solo perché tu non potrai essere sempre nient'altro che un'umana, io posso cambiare aspetto leggermente"
"Quindi anche se adesso ti vedo come un ragazzo... Potresti essere un mostro?"
"Dipende cosa intendi per mostro... Diciamo che nel mio aspetto naturale ho qualcosa in più"
"Cioè??"
"Non posso dirtelo Ilenia!"
"Uffa"
"Comunque... Dicevo, io assumo sembianze umane per non contraddire troppo la tua mente, divento della giusta statura e mi vesto come voi... Ma..."
"Ma??"
"Rimaniamo sempre molto diversi"
"E allora? Questo mi vieta di abbracciarti?"
"No, nulla è vietato per te... Ma per me sì. Prima di toccare o solo sfiorare l'altra entità, noi dobbiamo assicurarci che ci sia stata affidata definitivamente e dobbiamo entrare in confidenza con voi"
"Mi sembra di conoscerti da anni'
"Anche tu mi sembri interessante, e spero tanto di poterti dire di più su chi sono.. Ma per ora non posso"
"Ok adesso vai avanti... Sono curiosa"
"Allora... Io avevo già previsto il modo in cui avrei solo toccato la tua mano la prima volta, per evitare un contatto fisico troppo diretto"
"Cosa succede se il contatto fisico è troppo diretto?"
"Non si sa... Ma è sconsigliato; come già detto, nei tuoi sogni io e te siamo uguali ma rimaniamo comunque diversi. Se non hai fiducia in me, io potrei risultare per te solo un miraggio, un'illusione. Dal momento in cui tu credi nella mia esistenza, io acquisto sempre più forma e consistenza e tu riesci a toccarmi come se esistessi"
"Capito... Quindi tu avevi paura che il mio abbraccio non riuscisse?"
"Beh più o meno... Avevo paura di non rappresentare abbastanza per te e di sfuggire al tuo abbraccio come fossi aria"
"Sarebbe stato ancora più imbarazzante per me" Risi.
"Ahah lo so... Eppure non è capitato, sei riuscita ad abbracciarmi forte nonostante non ci fossimo ancora sfiorati"
"Questo significa che ho fiducia e che credo in te, giusto?"
"Beh...sì"
"E dov'é l'aspetto negativo?"
"Non c'è nessun aspetto negativo, mi hai reso solo molto felice... Ma mi hai anche fatto prendere un bello spavento con quel contatto così inaspettato"
"Non è mai cascato il mondo per un abbraccio, suvvia"
"Il MONDO no..."
Quella frase rimase sospesa nel vuoto e poi cadde dissolvendosi.
"Quindi ti ha fatto piacere alla fine?"
"Non me ne rendo ancora conto ma si, mi ha fatto molto piacere"
"Lo sai che sei freddo come un ghiacciolo? Ahah scherzo"
"No hai ragione.. Non sono bravo nel dimostrare affetto.. Mai stato"
"Non è mai troppo tardi per imparare"
"Hai ragione, infatti poco fa ho imparato no?"
"Esatto! Ahahah sei qui per aiutarmi a superare la solitudine e ti devo dare lezioni di abbracci"
"Ahah in effetti..."
"I tuoi amici ti abbracciano mai?"
"Nel mondo da cui vengo gli abbracci non esistono, e nel mondo in cui vivo l'affetto viene trasmesso solo tramite le parole"
"Non vivi nello stesso mondo da cui vieni, scusa?"
"È una storia lunga... Te la racconterò appena potrò dirti chi sono"
"Fammi un riassunto superficiale"
"In pratica ho abbandonato il mondo da cui vengo scappando via quando ero molto piccolo, adesso vivo in un mondo della stessa dimensione ma Pacifico e più adatto a me"
"Capito"
"La conclusione è che non avevo mai abbracciato qualcuno..."
"Per me sarebbe triste, ma forse per te è normale"
"Per me ERA normale... Mi rendo conto di quanto bello è solo adesso che ti ho abbracciata"
"E non ti rendi neanche conto che sai essere molto dolce, sciocchino!"
Il ragazzo sorrise e mi incantai a guardarlo, sapeva sorridere trasmettendo sicurezza e bontà... Come poteva venire da un mondo dove neanche ci si abbracciava?
Lasciai perdere quei pensieri e mi concentrai su ciò che mi aveva detto. Avevo finalmente trovato un'amico. Non mi importava se esisteva o no, se eravamo diversi e se appartenevamo a due dimensioni diverse. Con lui mi trovavo molto bene e, inconsciamente, con un semplice gesto glielo avevo fatto capire. Volevo sapere tante cose di lui, ma rispettavo le sue regole. Conclusi anche che era stato mandato ad aiutarmi da non so chi ma anche lui aveva bisogno di aiuto da parte mia... Questo era fondamentale per me in un rapporto di amicizia. Almeno per una volta nella vita, sentii il pensiero di qualcuno e mi sentii il pensiero di quest'ultimo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 29, 2016 ⏰

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