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E qui siamo proprio nel mezzo
nella terra degli uomini
dove suona la musica
l'amicizia si genera
dove tutto è possibile
dove un sogno si popola
la chitarra sia elettrica
e risuona gli armonici
dove ridono i salici
dove piangono i comici
e la forza si amplifica
ed il sangue si mescola
e l'amore è una trappola...
Mica sempre però?
Qualche volta ti libera
e ti senti una favola
e ti sembra che tutta la vita non è solamente retorica
ma sostanza purissima
che ti nutre le cellule
e ti fa venir voglia di vivere fino all'ultimo attimo

"Ehm grazie del consiglio, ma non ho bisogno di un ammorbidente"

Lo guardo un po male. Aveva un tono dolce,ma distaccato. I suoi occhi a contatto con i miei si riempiono di imbarazzo (?). Sembrano così tristi.. Credo si senta inadeguato.

"Non sai cosa ti perdi"

Non sorride e ha un tono disinteressato. Decide di allontanarsi e sparisce. Ok, non ho capito niente. Si avvicina mi parla e poi se ne va senza dire una parola? Quanto è strano? Nessun ragazzo si comporta così.

Mi dirigo verso la cassa e riconosco Alex, il membro della band, che sta cercando un pacchetto di mentine. Vedo avvicinarsi il biondo (gennaro?) Sembrano così seri..

"Dov'eri?"

"Niente, cercavo una cosa ma non c'era"

Alex lo guarda con aria interrogativa

"Andiamo?" Lo incita il biondo. "Nando ci aspetta in macchina"

"Ok mestruoboy " scherza Alex sorridendo

"Ma piantala" risponde lui.
UN SORRISO non credo ai miei occhi. Li seguo con la coda dell'occhio mentre escono. Sono strani.
Pago e mi dirigo verso l'uscita. Appoggio il sacchetto per terra ed esco dalla tasca un pacchetto di camel e l'accendino più imbarazzante della terra. Rosa shocking con tanti piccoli unicorni (me lo ha regalato Betta "così non sembrerai sempre così dark" baggianate) davanti a me già lontani scorgo i due ragazzi che si dirigono verso una macchina, quando quello biondo si gira dalla mia parte. Sento Alex lamentarsi

"Non puoi fumare dopo? Basta che ti muovi Genn"

Genn si avvicina a me e non so perché ma mi sento il naso osservato. All'improvviso ho paura di avere qualcosa che non va, magari mi sono sbavata il trucco.

"Mi presti l'accendino?" Mi chiede gentilmente
Glielo porgo imbarazzata e il suo sguardo si anima. Sorride di gusto e in questo momento non vorrei fare altre che sotterrarmi.

"Carino" mi prende in giro.

"È un regalo imbarazzante" mi difendo io.
Sorride non essendo molto convinto. L'atmosfera si fa silenziosa, ma dentro di me risuonano un sacco di domande che non riesco a fargli. Di getto aggiungo

"Mi sono fidata di te e l'ho preso."
Gli mostro il coccolino nel sacchetto "a questo punto mi aspetto una morbidezza unica chiaro?"

Sorride teneramente fiero di sè.
"Garantita. Se vuoi la prova tocca la mia camicia. Sono dipendente sai?"

Mi avvicino e sfioro il suo petto. Alzo gli occhi che si fissano nei suoi. Indietreggio

"Accettabile" ammetto.

Butta la cicca e abbassando distrattamente gli occhi afferma

"Ti ho sentita oggi al bar."

Questa volta sono i miei occhi che si incollano alle mie scarpe, sento il suo sguardo su di me mentre indietreggia.

"Sono felice se ci raggiungi. Scusa se ti sono sembrato brusco prima, ma non sono il ragazzo più socievole del pianeta ecco."
La mia bocca non profila parola, ma i miei occhi bastano e avanzano. Sono un libro aperto.

"Ci sarò" rispondo sicura

"Ti aspetto"
Non aggiunge altro e con un sorriso sghembo che mi fa tremare si volta verso la macchina e se ne va lasciandomi spossata e curiosa. Non vedo l'ora di sentirlo cantare.

***
Hello! Spero questo capitolo vi piaccia e spero di aggiornare presto.
(La canzone è Terra degli uomini di Jovanotti. In genere non mi fa impazzire la musica italiana, ma jova lo amo. Questa canzone è la pelle d'oca. Parole magnifiche. )
Xoxo

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