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That boy, take me away, into the night
Out of the hum of the street lights and into a forest
I'll do whatever you say to me in the dark
Scared I'll be torn apart by a wolf in mask of a familiar name on a birthday card

Varco la soglia di casa, deserta, e mi dirigo a passo lento verso la cucina. Noto che il cesto della frutta posizionato sul tavolo è stato rifornito. Prendo una mela e vado in camera salendo le scale. Ho voglia di sdraiarmi sul letto e rilassarmi con un po di musica.
Ho anche bisogno di pensare.
Appoggio per terra lo zaino e tiro fuori le cuffie (ovviamente della Sony;) dal mio comodino.
Aggiusto il cuscino (con lo stemma degli Arctic) sotto la testa e inizio a scorrere i brani dell'iPod. Ultimamente ho scoperto la band Daughter e Candles mi risuona nelle orecchie. Ha un suon così rilassante..
Istintivamente nella mia mente riappaiono le immagini di Gennaro. Senza neanche volerlo comincio a fantasticare. Non mi sembrava così male. Ha quello sguardo inconfondibile un po' perso. Penso abbia le idee molto chiare su cosa voglia fare, e sul mondo. Mi sembra maturo in un certo senso, e non è così scontato per un ragazzo. Ma le ragazze? Temo che I sospetti di Betta siano giustamente fondati, ma non me ne frega un cazzo. È diverso dai ragazzi che frequento, mi interessa davvero. E ultimamente ho bisogno di non stare troppo sola. Ho voglia di andare stasera.

Sento il campanello suonare e improvvisamente mi viene in mente cosa dovevo fare: chiedere a mia mamma di sabato. Marco un amico di Giù ha organizzato una festa a casa sua a Napoli per festeggiarlo e mi ha invitata.. Devo convincere mia madre a farmi andare confidando nella sua benevolenza (inesistente). Ultimamente non vuole fare altro che "parlare". Mi nota sempre più distante, ma non sa quanto si sbaglia. Dentro di me non vivono e si muovono rabbia, dolore, incomprensione, tristezza o meglio non dominano nella mia testa. No, la voglia, la curiosità, sorriso hanno ripreso colore. Si svegliano da un letargo inutile.

Tolgo le cuffie e le vado incontro.
"Ciao Mà"

"Ciao tesoro! Come è andata a scuola?"

"Il solito.." Cambio tono addolcendolo e decido di andare dritta al punto

"Senti mamma, sabato degli amici hanno organizzato una serata a Napoli per festeggiare i 19 di Giulio. Ci terrei tanto ad andare.."

Mi guarda con occhi stranamente comprensivi. Strano di solito reagisce con occhi accusatori.
"Tesoro, sai che mi fido di Giulio. Se mi prometti di non fare cavolate puoi andare"

NON CI POSSO CREDERE. Non è stato per nulla difficile.. Penso abbia bevuto qualcosa di forte.

"Non me l'aspettavo.. Te ne sarò eternamente grata."

Sono talmente presa bene che mi azzardo in un bacio veloce sulla guancia e ritorno in camera mia.
Ok. Missione compiuta.
Scrivo a Giulio "apposto per sabato. 10 e lode alla mia forza di persuasione"

Sento vibrare il cellulare "perfetto piccola. Non vedo l'ora ;) hai tempo di fare un salto al campo?"

"Mi preparo e sono lì tra poco. Mi devi una coca"

***
Si, è un po corta, mi rifarò con il prossimo capitolo❤️
L'ho scritta durante storia dell'arte capitemi..
(Intro-Candles, Daughter)
Xoxo

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