Converse e Jeans

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HARRY'S POV

Quando finalmente sono libero dall'ultima lezione, prendo lo zaino praticamente vuoto e mi scaravento in corridoio correndo verso il cancello. Vedo facce stranite sfrecciarmi davanti mentre spingo i cretini che mi bloccano la strada.
Dovevo arrivare da lei e andarmene senza farmi vedere dagli altri.
Sento l'aria fresca irrompere nei miei capelli quando sono fuori, e socchiudo  gli occhi per il vento.
Non so cosa le abbiano detto in infermeria ma dalla caduta non prevedo niente di buono. La cerco con gli occhi, ancora sbuffando per la corsa.
È appoggiata ad un ragazzo biondo alto che le sorride mentre la accompagna zoppicante verso il cancello, attraversando il cortile affollato di studenti felici per il weekend.
Lei sta sorridendo. E non con me.
Questo, questo mi fa scattare e a grandi falcate la raggiungo.
Non mi perdo in chiacchiere quando il ragazzo mi guarda smarrito mentre mi posiziono davanti a loro.
"Faccio io" dico e un sorriso falso si crea sulle mie labbra tese. Lo uccido con lo sguardo, e quando lo tiro via da lei non dice niente, se ne va a testa bassa.
"Che cazzo? Perché!? Porta il tuo culo lontano da me"
Mi guarda confusa corrugando la fronte e unendo le sopracciglia. L'unica cosa che riesco a pensare è a quanto sia adorabile. Ha ancora le braccia aperte e il labbro superiore arricciato. La guardo smarrito, non mi ero aspettato questo come benvenuto. Apro leggermente le labbra, voglio dire che mi dispiace ma no. Non mi riduco a questo. L'ho già fatto una volta.
Mi accorgo che sta in equilibrio su una gamba e che l'altra è fasciata solo quando perde l'equilibrio.
La afferro velocemente. Le sue mani sono sul mio petto, e le sto circondando la vita magra. Il mio naso sfiora la sua fronte, rivolta verso l'alto.
I suoi occhi sono sorpresi e vivaci, le sue labbra leggermente schiuse e bagnate e le guance arrossate dal freddo improvviso.
Si morde il labbro inferiore guardandomi. Mi trapassa come un laser, e sorrido.

HARRY'S POV

Capisco perché il novanta per cento delle ragazze di questo cortile vuole essere al mio posto quando le sue labbra si distendono. È quasi meglio della sua risata. Quasi.
Le labbra sono così rosse e carnose che sembrano gridare "baciami", e anche i suoi occhi lo gridando, e anche il mio intento è quello. Ma poi basta un solo attimo di ragione. Giro la testa di scatto e mi posiziono accanto a lui, tenendolo come supporto.
Si schiarisce la voce.
"Ti ho chiesto scusa"
Se fosse la prima volta che lo sentissi, probabilmente gli darei una chance: la sua voce è bassa, graffiata e...timida.
Lo guardo sconcertata e mi rivolge uno sguardo serio dall'alto. Oh, quanto è bello.
Si, mi ha chiesto scusa. Ma questo non cambia il suo carattere odioso.
"Allora?" Dico con noncalanche alzando le sopracciglia guardando un punto indefinito tra la gente mentre camminiamo verso quel benedetto cancello.
"Allora?!" Ha alzato la voce e la gente, già incuriosita, non fa nemmeno più finta di non guardare la scena Harry Styles Principe Azzurro.
Mi allarmo, e mi irrigidisco provando ad allontanarmi da lui il più possibile con il suo braccio caldo attorno a me.
"Ti ho chiesto..." La sua voce è bassa e triste "...scusa"
Lo dice sussurrando, guardando per terra le nostre scarpe che si alternano. Stivale nero destro, converse Bordeaux, stivale nero sinistro, stessa converse Bordeaux. Mi rilasso.
"Ok" dico questa volta.  "Ti sembra una risposta più ragionevole questa?"
"Abbastanza"  dice guardando ancora a terra, un sorriso che gli aleggia sulle bellissime fossette. Abbasso di nuovo lo sguardo.
"Meno male" sorrido. Mi accorgo che stiamo parlando alle nostre scarpe quando si rivolge al mio piede sano.
"Converse blu, rosse e bordeaux, mh?"
Non so perché, ma il fatto che sappia le tre paia di scarpe che possiedo, non mi sorprende affatto. Forse perché anche io in due settimane non ho fatto altro che controllare le sue mosse.
"Jeans neri, neri e neri, mh?"
Lo sento ridere sotto i baffi e non posso non alzare lo sguardo e incontrare le sue iridi color selva che mi fissano.
"Esatto"
Riusciamo a guardarci seriamente per altri 3 secondi e poi sputiamo una risata pazza rivolta al cielo.
Forse possiamo vivere di questo. Risate.

HARRY'S POV

"Ti accompagno a casa"
"Posso farcela anche da sola" È tornata fredda e insensibile, di nuovo.
Siamo fuori dal cancello e già stiamo ritornando al nostro fantastico e solito rapporto.
Pensavo che chiedendole scuse avrei potuto, non so...ricominciare da capo. A quanto pare non ha funzionato.
E poi cosa farei, se funzionasse? Farei lo stronzo senza picchiarla, ma rimarrei stronzo. E non basta, per niente. E poi c'è la ragazza dell'anno. E devo ancora sceglierla. E...

Cazzo.

Zayn mi vede, e insieme a Niall si incammina confuso verso di me. Guardo Margot ansiosamente, è vicino a me, troppo per fare finta di niente, e mi guarda, troppo. Troppo e basta.
"Stai al gioco" le dico velocemente prima di sorridere forzatamente a Zayn ora davanti a me.
"Ehi, Haz. Hai cambiato idea, è lei?"
Quel coglione. Ho detto di no. Sorride e incrocia le braccia sulla t-shirt bianca aderente, che mette in evidenza le spalle e i tatuaggi scuri. Margot che lo fissa mi fa incazzare, ma provo a mantenere un aspetto rilassato.
E questo è un mio amico? Con cui ho paura di parlare?
"No." Dico. Non trovo nessuna scusa possibile in questo momento.
Sobbalzo quando Margot mi cinge la vita e appoggia la testa sul mio petto sorridendo.
Zayn è ancora più sorpreso e non capisco più niente con le sue mani intorno a me e i suoi capelli che solleticano la pelle nuda del mio braccio.
"Harry è così gentile da accompagnarmi a casa, a causa della mia gamba rotta" È molto più brava di me nel recitare, e rimango sorpreso dalla sua abilità quando Zayn e Niall, che in disparte mangia delle patatine ammirando la scena, sorride verso di me.

"Abbiamo capito. Haz, divertiti."
Mi fa l'occhiolino e Niall ride con la bocca piena.
"O-ok" sono smarrito, cosa cavolo ha fatto Margot?
Zayn e Niall se ne vanno via, entrando nella macchina di Tyler al lato opposto della scuola.

Si stacca da me e il vuoto mi annega improvvisamente. Mi sorride soddisfatta appena la macchina di Tyler sfreccia via.
"Dimmi che sono brava"
La guardo incredulo. Cosa?
"Sei brava" sorrido guardandola con le braccia sui fianchi, appoggiata al muro della scuola, sul marciapiede
"Cosa hai fatto?" Mi appoggio accanto a lei sul muro.
"Ho imitato una prostituta che si era avvicinata a noi in un fast food di notte durante una gita"
Rido alle sue parole e le nostre spalle si scontrano.
"Andiamo, sali in macchina" Le indico l'auto, ricordandomi poi del suo piede. Sorrido, e velocemente mi piego mettendo il braccio sinistro intorno alle sue ginocchia, prendendola in braccio.
I nostri nasi si sfiorando mentre mi guarda divertita.
"Harry, lasciami, che fai." La sua protesta è debole e interrotta da risatine che illuminano i suoi occhi socchiusi.
La porto velocemente verso la mia macchina sotto ai continui sguardi della gente. So che anche questo arriverà a mio padre, contorto così da farmi sembrare un rapinatore.
"Grazie per avermi salvato il culo" Le sussurro nell'orecchio sorridendo, prima di posare le mie labbra sulla sua guancia, abbandonandoci un lieve bacio caldo e innocente.

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Questo fottuto capitolo è stato un parto. Cioè, se non lo leggete in 4milioni e non lasciate 6000 commenti vengo e vi uccido. Devo ancora studiare.
Ciaoh e keep loving me.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 17, 2016 ⏰

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