Capitolo secondo - Melanie

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Me ne sto distesa per un po' senza fare nulla, così, perchè ne sento la necessità.

Mamma ha detto che sono stata in coma tre mesi, dopo aver tentato il suicidio.

Mi sono buttata dalla finestra della mia camera e ho fatto un salto di tre piani che di speranze ne lascia ben poche.

Sono finita in ospedale e dopo una serie di operazioni, miracolosamente, mi hanno salvata.

Ai medici è stato impossibile però occuparsi della mia gamba sinistra, dove ora, al di sotto del ginocchio, ho una protesi che mi permetterà di svolgere quasi tutti i movimenti.

Mi sento parecchio strana, spaesata.

Domani inizio una terapia per sradicare il problema, la dottoressa che mi seguirà si chiama Katrine Lobster e sul suo biglietto da visita ha sopra disegnata un'aragosta rossa fiammante per richiamare il suo cognome, il che mi fa pensare che forse oltre a me anche lei dovrebbe seguire una terapia invece di gestirne una.

Il lato positivo è che non sto male.

Non ricordo quasi nulla "dell'incidente", solamente delle immagini spezzate, e per la verità spero che non mi torni nulla alla mente.

Sarebbe molto meglio così.

Sento bussare alla porta e subito dopo entra mio padre. Ha un'espressione meno tesa e quando mi guarda sembra che sti assistendo ad un miracolo. Sento che sia lui che mia madre hanno sofferto a tal punto da diventare molto uniti, questa ferita che ho provocato loro se la stanno ricucendo insieme e mi sembra una cosa molto profonda.

-Posso?- domanda e faccio cenno di sì con la testa, tirandomi su e sbattendo la mano sul letto per invitarlo a sedersi vicino a me.

Appoggio la testa alla sua spalla e sorrido.

-Tu non puoi capire quanto io sia felice, Melanie. Io e tua madre siamo le persone più fortunate al mondo.-

Mi stringe forte la mano.

Rimaniamo così per un po'.

Poi si alza. -Tra poco è pronta la cena- Annuncia sorridendo.

-Papà?-

-Si, tesoro?-

-Mi sei mancato.-

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Arrivo in cucina dove i miei genitori stanno mettendo in tavola dei piatti fumanti.

Mia madre mi guarda e sorride.

-Io e tuo padre abbiamo preparato la paella e le tortillas!-

Sorrido, sono tra i miei piatti preferiti.

-Sul serio?- Chiedo sedendomi a tavola.

-Sul serio.- Dice mio padre -Ma non credere a tua madre, ha detto 'abbiamo preparato' ma in realtà sappiamo benissimo tutti che non sa nemmeno infilare i guanti da cucina-

Ammicca verso di lei e mi viene da ridere quando lei gli fa l'occhiolino, si punzecchiano come due ragazzini, dopo tutto quello che hanno passato.

Per dolce, e mia madre stavolta ammette la sua incapacità in cucina, mio padre ha cucinato dei muffin ai frutti di bosco e cioccolato.

Sono la fine del mondo.

Li abbraccio e decido di andarmene in camera.

Guardando la sveglia vedo che sono solamente le otto e un quarto e chiaramente di andare a dormire non se ne parla.

Mi aggiro un po' per la camera incerta su cosa fare.

Ci sono foto, poster e lucine molto Tumblr un po' ovunque, una libreria piena e una scrivania che i miei devono avere ordinato precedentemente.

Quando mi ritrovo il porta cd sotto gli occhi capisco di cosa ho bisogno.

Prendo un disco inserendolo nello stereo.

Parte l'introduzione, di 30 secondi, quella traccia che non ascolta mai nessuno, e in effetti non lo faccio nemmeno io.

Le mie dita scorrono sui tasti fino ad arrivare a quello per cambiare traccia.

Arrivo alla quinta. Non so perchè, non li ricordo nemmeno, i nomi delle canzoni.

Mi siedo sul letto guardandomi ancora intorno, poi prendo i cuscini mettendoli sotto la testa e chiudo gli occhi, sentendomi comoda.

My tea's gone cold

I'm wondering

Why I...

Got out of my bed at all

The morning rain clouds up my window

And I can't see at all

And even if I could it'll all be gray,

But your picture on my wall

It reminds me,

That it's not so bad

It's not so bad...










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Salve a tutti!

Okay ecco il capitolo. È piccino e serve ad introdurre un po' meglio Melanie.
Nel prossimo comparirà uno dei ragazzi, finalmente.

Parola chiave per il prossimo capitolo: traumatico

Buona lettura,

Un abbraccio,

Deb

Lose Yourself - Urban Strangers |sospesa|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora