Mi sveglio con la luce. Che ore sono?!
Per un momento mi domando dove mi trovo ma poi ricordo la posizione della sveglia e mi giro verso il comodino.
7:12.
Non male, pensavo peggio.
Ho una fame da lupi perciò decido di andare a fare colazione.
Per alzarmi combino un disastro.
Sono a casa da pochissimo e devo ancora abituarmi alla protesi.
Dio, non riesco a credere che mi manchi mezza gamba.
All'ospedale è stato un trauma. Ero ancora stesa nel lettino vicina a mia madre quando mio padre è tornato con un dottore.
Per darmi la notizia ci è voluto il tempo di spostare il lenzuolo.
Molto d'impatto, dritto al punto.
Ma del resto è stato tutto merito mio.
Devo dire che non è facile per niente. Non che sia scomodo, ma quando vai in bagno e levi i pantaloni non è proprio una passeggiata vedere il tuo ginocchio che si interrompe.
Non mi ci sono ancora abituata, e ora che mi si è avvolto il lenzuolo tutt'attorno e non riesco a toglierlo mi sento un'incapace.
Quando ci riesco mi alzo con qualche difficoltà e mi incammino lentamente verso la cucina.
-Hey- Saluto i miei, che sono seduti al tavolo. Mio padre sta leggendo un giornale mentre mia madre tiene un libro con una mano e con l'altra gira il the.
Alzano entrambi lo sguardo.
-Ciao, dormito bene?- Domanda mia madre con allegria.
-Si, non c'è male, vuoi dell'altro the?-
Fa cenno di no con la testa e mi sorride. Ricambio mettendo un po' d'acqua bollente nella tazza e due zollette di zucchero bianco.
-Allora, Marise, a che ora Mel deve andare dalla dottoressa Lobster?-
Mio padre richiude il giornale e ci rivolge uno sguardo interrogativo.
Mia madre fissa l'orologio.
-Alle nove dobbiamo essere lì, quindi partiamo di casa per le nove meno un quarto.-
Annuisco, decidendo di andare a prepararmi.
Dopo essermi fatta una doccia, ci metto poco a scegliere cosa mettere.
Pantaloni larghi grigio scuro, mi sono sempre piaciuti, si allacciano in vita e sono abbastanza larghi da permettermi di essere comoda e a mio agio. Mi infilo una maglietta aderente nera e una felpa verde molto larga. Ha una cerniera che decido di non chiudere, mi piace il contrasto tra i pantaloni a vita alta e la felpa che mi arriva quasi fino alle ginocchia, o al ginocchio per così dire.
Mi faccio una coda alta prima di accorgermi di non avere dei trucchi. Come mai non ho dei trucchi? Prima li avevo?
Siccome la mia faccia è fin troppo magra e pallida, decido di sciogliere la coda e scompigliare i capelli per far sembrare il viso meno scarno.
Il risultato è pessimo ma non importa, sono abbastanza di buon umore, perciò mi interessa solamente andare all'incontro e cercare di risollevare me stessa e i miei.
Mi guardo allo specchio.
Va bene così.
Quando arrivo in salotto mia madre mi guarda sorridendomi. -Sei bellissima tesoro.- Mi dice stringendomi,
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Lose Yourself - Urban Strangers |sospesa|
FanfictionÈ una storia strana. // Prima di sparire, volta la testa verso di noi guardando il pavimento. Nonostante sia in parte girato e in parte in ombra, posso notare un sorrisetto spuntare sul suo viso. -Fottetevi.- Dice, poi esce sbattendo la porta. //