Mi misi la divisa scolastica e mi spruzzai il mio profumo preferito. Saltellando scesi le scale per dirigermi poi a fare colazione in cucina. Mia madre ancora dormiva. D'altronde mi svegliavo alle 6 di mattina, non potevo pretendere che lei si svegliasse solo per me. Mangiai dei cereali con il latte e, prendendo le chiavi di casa, uscii.
Presi il bus. Era pieno di persone, o meglio, studenti con la mia stessa divisa. C'era gente di tutti i tipi: quelli strampalati che seguivano il LORO stile ed indossavano le cose più improbabili, quelli che erano "tutto studio" con i libri in mano che leggevano, quelli che scherzavano allegramente come se fossero nel salotto di casa loro e quelli tiratissimi, che si credevano i più fighi e i più "vip" di tutti quanti.
Ed io osservavo tutto ciò che mi circondava.
Scesi dal bus assieme a tutti gli altri studenti che lo riempivano. Era dicembre percui l'anno scolastico era già iniziato, tutti si conoscevano già ed io ero l'unica nuova. Ero irrequieta perchè forse questo mi avrebbe impedito di fare amicizia, visto che i gruppetti di amici si erano già formati. Entrai a scuola e mi diressi verso l'aula professori dove chiesi aiuto per orientarmi. Trovai una gentile professoressa che mi indicò l'aula in cui dovevo entrare.
Entrò lei per prima così da informare il professore del mio arrivo. Dopo un po' la porta dell' aula si riaprì e la professoressa mi fece cenno di entrare. Mi posizionai vicino alla cattedra di fronte all'intera classe.
Mi introdussi: <<Salve a tutti! Mi chiamo Shy e ho 18 anni>>.
Tutta la classe mi salutò.
Il professore della lezione corrente mi indicò un banco vuoto vicino ad un ragazzo che dormiva.
<<Vai pure a sederti li, mia cara>>
Mi diressi verso il banco ed avvicinandomi guardai l'individuo dormiente ammaliata. Sebbene il suo viso fosse ricoperto dalle braccia, la sua carnagione era di un bianco che non avevo mai visto. Se non fosse per il fievole rumore del suo respiro, avrei detto fosse morto. Mi schiarii la voce per cercare di svegliarlo, così da fargli condividere con me il libro e seguire la lezione, ma niente.
Sconfitta, rinunciai al libro e mi misi a seguire il prof.
Suonò la campanella della ricreazione e vidi il ragazzo che prima dormiva alzare la testa, come se fosse appena risorto. Si guardò attorno annoiato e poi mi notò. <<E tu?>> mi chiese con aria perplessa.
<<Ehmm... Mentre dormivi mi sono presentata. Sono Shy e sono una nuova alunna>> dissi arrossendo.
Era così bello. Il contrasto della sua pelle con i suoi occhi neri mi faceva rimanere imbambolata. Aveva i ciuffi biondi che gli cadevano sulla fronte. Le sue labbra erano soffici e rossastre.
<<Capisco. Bhe io sono Jacob o anche Jake, come vuoi tu>> disse girando la testa per poi alzarsi ed andarsene.
Ok. Al mio vicino di banco non piaceva conversare. Mi alzai per fare il giro della scuola e scoprirne le aule che successivamente avrei frequentato.
Ovviamente riuscii a perdermi. Un applauso alla intelligentissima me che non ha voluto chiedere di essere accompagnata perché credeva di riuscire ad orientarsi. Non mi ricordavo di quanti piani fossi scesa e nemmeno a che piano fosse la mia classe. Suonò la campanella. L'ansia prese il sopravvento. Non potevo saltare la seconda ora il primo giorno di scuola! Cosa avrebbero pensato di me? Iniziai a girare per i corridoi ma era tutto deserto. Ed i professori? erano già tutti rientrati? Ed io che avrei fatto??? Ero che andavo su e giù per le scale sussurrando continuamente <<Ommioddio ommioddio ommioddio...>>
Ad un certo punto sentii alle mie spalle dei passi ed una voce << Ti sei già persa?>> mi girai e vidi il volto di Jacob.
<<Heheh....>> risi imbarazzata
<<Sappi che io non ti aiuto a tornare in classe. Ho deciso di saltare l'ora percui se mi vedono in giro mi costringono ad entrare>> disse lui con le mani in tasca.
<<Ed ormai anche tu la salterai... è già il quarto.>> indicò il suo orologio.
<<E quindi che faccio?>>
<<Seguimi... Mi farai compagnia.>> mi fece cenno con l'indice di seguirlo mentre salivamo le scale.