Luna Park

511 48 6
                                    

Giungemmo al parco giochi che era popolato maggiormente da bambini.
C'erano anche i venditori di zucchero filato, frittelle e i banchetti dove si doveva fare lo strike delle lattine con una pallina o una pistola per ricevere un premio.
Le giostre erano fantastiche. C'erano le montagne russe, il brucomela, gli autoscontri acquatici e molte altre.
Jackson era entusiasta quanto me, si vedeva che gli piaceva quel genere di ambienti.
Mi offrì dello zucchero filato per poi condurmi su una giostra con dei vagoni su cui sedersi.
Questa partì lentamente accompagnata dalla musica.
<<Jackson, non è che ne hai scelta una per bambini?>> chiesi.
<<Stai tranquilla, tra un po' ti rimangerai tutto>> mi sorrise.
In effetti stavamo acquistando velocità pian piano finché non ci ritrovammo a correre come pazzi. Io urlavo e Jackson rideva guardandomi la faccia. Ad un certo momento la giostra si fermò e ripartì improvvisamente in senso antiorario. Ridevo come una pazza perchè la paura si era trasformata in adrenalina e mi stavo divertendo.
Il giro durò altri pochi minuti, prima di scendere. Mi diressi di corsa verso un' altra attrazione trascinandomi dietro Jackson che vedendomi così eccitata non faceva altro che sghignazzare.
La giostra che avevo scelto era un polipo che, per tentacoli, aveva delle cabine su cui si entrava.
Ci posizionammo all'interno di una di esse e aspettammo la partenza.
Quando il momento arrivò, i tentacoli iniziarono ad andare su e giù, facendo a loro volta sollevare da terra le cabine. Era emozionante e ancora una volta l'adrenalina era a mille. Io e Jackson ci tenevamo per un braccio per mantenere l'equilibrio e ridevamo divertiti.
Dopo essere saliti su un po' di altre giostre decidemmo di fare una pausa per riprendere fiato, altrimenti rischiavamo l'arresto cardiaco.
Ci sedemmo in un bar e ordinammo due coppe di gelato enormi, farcite con cioccolato e smarties.
Mangiando, Jackson recitò la parte di quello di commosso dalla bontà del gelato.
Io non ero da meno, d'altronde quel mix era davvero fantastico.
Dopo lo "spuntino" mi chiese se avevo voglia di accompagnarlo al tiro al bersaglio.
Volentieri annuii e ci dirigemmo verso uno con le lattine e le pistole a pallini.
Mi rifiutai di giocare perché non volevo rimanerci male nel non riuscire a vincere.
Jackson invece era felicissimo e prese immediatamente la pistola in mano.
Successivamente mirò contro la base delle lattine impilate e sparò.
Rimasi a bocca aperta vedendo che erano cadute TUTTE.
<<Come cavolo hai fatto?! Al primo colpo!>> chi urlai contro.
<<Sono cadute per il mio fascino...>> si atteggiò scherzosamente, facendomi nuovamente ridere.
<<Assurdo... Bhe credo che tu debba scegliere il premio ora>>
<<Mhh...>> si mise ad esaminare OGNI SINGOLO oggetto che era sulla credenza dei premi. Era particolarmente interessato ad un pacchetto enorme di marshmallow.
Ero convinta prendesse quello, leggevo nei suoi occhi un amore a prima vista con quei dolciumi.
<<Mi dia l'orso gigante>> disse all'omino del tiro a segno.
<<L'orso gigante?>> chiesi.
<<Già>> mi sorrise.
<<Ero convinta volessi i marshmallow!>>
<<Si in effetti... Ma questo è meglio perché è per te>>
<<Per me?>> sembravo un'idiota che ripeteva tutto ciò che diceva.
<<Si Shy, per te!>> si mise a ridere dandomi in braccio il mega orso morbidoso.
<<Jackson...>> ero intenerita dal suo gesto. Si era sacrificato, in qualche modo, per regalarmelo.
<<Grazie>> lo abbracciai.
Il gesto era stato dolcissimo ma anche l'orso mi piaceva un sacco.
<<È per la mia nuova amica>> mi fece l'occhiolino strizzandomi le guance.

Fammi CompagniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora