Tornando da scuola lo salutai ma prima che potessi allontanarmi, lui mi ordinò di tenermi libera il pomeriggio del giorno dopo.
Ultimamente passavo solo con lui il mio tempo, e la cosa non mi dispiaceva.
Senza la sua compagnia le giornate erano noiose e pesanti... Mia madre era spesso fuori casa e mi ritrovavo sempre a studiare per combinare qualcosa di "interessante".
La sera mi preparai una zuppa e mi buttai subito dopo a letto per ritrovarmi a sognare il mare. Jake mi aveva fatto venire davvero voglia... Forse tra qualche giorno i segni rossi se ne sarebbero andati e avrei potuto andarci...magari con lui...Mi risvegliai con il sole accecante sugli occhi... mi ero dimenticata di tirare giù le tapparelle.
Mi buttai giù dal letto cercando di farmi forza per un'altra noiosa giornata...Arrivando a scuola incontrai Jacob che si stava avviando anche lui verso l'aula. Ero sorpresa perché di solito lo trovavo già sul banco a dormire.
<<In ritardo?>> chiesi
<<Sei tu in anticipo>> mi picchiettò con l'indice sulla testa.
Gli feci una linguaccia per poi andarmi a sedere.Durante la ricreazione una mano mi bloccò nel corridoio.
<<Ciao! Ti ricordi di me vero?>>
<<Sei Mike?>> dissi esitante
<<Esattooo! Volevo chiederti se questo pomeriggio volessi uscire con me>> chiese con una faccia provocante
<<In realtà io ho un impegno>> gli spiegai riferendomi a quando Jake mi disse di tenermi il pomeriggio libero.
<<Ah si? E con chi?>> chiese seccato
<<Con me>> Jake uscì fuori dal nulla e si mise tra di noi spostandomi verso di se.
<<Oh... Jacob>> disse Mike squadrandolo.
<<Mike, non sei gradito se non l'hai capito>> rispose.
Sbuffando, l'atro se ne andò. Strano che si arrendesse così facilmente.
<<Che rapporto avete voi due?>> gli chiesi
<<Odio e gioco di squadra>> rise.
<<Gioco di squadra per modo di dire... Se vi odiate come fate a sopportarvi durante le partite?>>
<<Professionalità>> disse fiero, come se fosse tutto merito suo.
Tornammo in classe, visto che la campanella era suonata, e mi appoggiai con la testa sul banco. Avevo sonno. Mi misi a fissare Jacob, che a sua volta mi fissava. Sorrise e io ricambiai. Dopo un po' lui chiuse gli occhi ed io lo copiai ancora una volta.Venni svegliata dalle scosse sul braccio di Jacob <<Puoi dormire in classe solo se dopo sei capace di risvegliarti in fretta>> mi disse.
<<Perché?>> chiesi mezza assonnata.
<<È da un quarto d'ora che ti chiamo, solo che ora ho deciso di passare ad un metodo più "violento">> disse scuotendomi.
<<Un quarto d'ora?! Potevi strattonarmi prima!>> mi dispiaceva averlo fatto rimanere li a chiamarmi solo soletto, mentre io mi stavo godendo il mio pisolino...
<<Non volevo... Mi dispiaceva>>
Mi scappò una risata.
<<Cosa ridi?>> mi chiese stranito.
<<Da quand'è che sei così dolce?>> dissi sempre ridendo.
<<Ahh...e io che volevo essere gentile>> fece finta di pentirsi per poi unirsi alle mie risate.
<<Ti sei tenuta il pomeriggio libero?>> mi chiese ricordandosi del suo avviso.
<<Si ma non so ancora per cosa!>>
In effetti non mi aveva proprio detto niente.
<<Tranquilla, sarà bello>> mi disse guardando altrove.
Quando uscimmo da scuola mi condusse fino a casa sua. Mi fece entrare e sedere sul divano.
<<Scegli>> mi lanciò sul ventre tre film. Un horror, uno romantico ed una commedia.
Scelsi il romantico solo per vedere la faccia che avrebbe fatto.
<<Ma quello l'ho messo in mezzo solo per dare l'idea di avere più scelta! Non puoi!>> andò in panico.
<<Ok ok scelgo la commedia!>>Mise su il film e si buttò sul divano di fianco a me.
Era di un penoso... Le battute non facevano proprio ridere e della storia non si capiva un granché...
Improvvisamente Jake prese il telecomando e spense la tv per poi BUTTARSI sopra di me.
<<Quel film era terribile>> disse.
<<Cosa stai facendo?>> chiesi.
<<Qualcosa di più interessante>> quando finì la frase appoggiò le labbra sul mio collo. Mi partì un brivido che disegnò sulla mia pelle tanti puntini in rilievo.
<<Addirittura la pelle d'oca?>> disse sorridendo.
Ero abbastanza imbarazzata che il mio corpo parlasse al posto mio di quanto mi piacesse quel suo modo di fare.
Con le sue calde labbra salì piano piano per arrivare sulla mia guancia e poi sulle mie labbra. Da lì iniziò a trasformare quella sua dolcezza in qualcosa di più. Mi prese i capelli ed iniziò a giocarci dolcemente, contraddicendo i movimenti della sua lingua nella mia bocca. Si spostò a cavalcioni su di me senza staccarsi. Mi prese il fianco e mi spostò per farmi distendere in modo più comodo. Si adagiò sopra di me così che potessi percepire i suoi battiti accelerati dal desiderio.
Sentii improvvisamente la porta aprirsi.
<<Jake sono venuto a trovarti con tutt- CHE CAZZO STAI FACENDO?!>>
la voce scandalizzata di Tom faceva in modo che il mio viso diventasse ancora più rosso del dovuto. Ormai Jacob si era tolto da sopra di me e, tranquillamente si stava grattando la testa.
<<Tom che hai visto?>> si fece avanti dallo stipite della porta Liam che evidentemente era ancora fuori con gli altri.
Bene.
Così lo sapranno tutti.
<<Ehhmm...>> Tom sembrava ancora esitare come per metabolizzare ciò che aveva appena visto.
<<Jake stava mostrando un pezzo di coreografia a Shy>> si inventò una scusa.
Gli ero estremamente grata. Era davvero stato gentile a tenere la bocca chiusa anche se non ero certa che dopo, a casa, non l'avrebbe raccontato con calma a tutti i ragazzi così da non avermi lì a negare il tutto.
Lanciai un'occhiata a Jacob per capire cosa intendesse con il fatto di "mostrare un pezzo di coreografia". Non sapevo sapesse ballare. Ma non mi sorpresi poi così tanto perché sapevo fosse un tipo riservato.
Entrarono tutti quanti gli altri e uno ad uno mi salutarono.
Ci facemmo due risate tutti insieme e giocammo a turno con la wii a box. Ci dividemmo a coppie essendo in otto. Inutile dire che avevo avuto fortuna, se così si poteva dire, a trovarmi accoppiata con Jake.
Era estremamente estenuante perché mi continuavo a muovere per evitare i colpi. Eravamo entrambi concentratissimi e fissati sullo schermo per non sbagliare ma alla fine fu lui il più agile e mi atterrò con un destro.
<<Non si picchiano le donne>> disse Den, ridacchiando, in mia difesa per consolarmi dalla perdita.
<<Eddai era solo un gioco!>> gli disse ridendo Manuel.
Jake mi arruffò i capelli <<Sappi che non ti darò una rivincita dato che non avrebbe senso, avrò sempre la meglio su di te.>>
Non so se quella frase avesse un doppio significato visto che la accompagnò con sorrisetto malizioso.
Quando l'orario si fece tardo salutai tutti che rimasero a casa di Jake, mentre lui mi riaccompagnò a casa.
<<Sai... Pensavo che magari potremmo andare al mare dopo scuola...>> dissi timidamente durante il tragitto.
<<Allora non ti dispiace stare con me>>
Gli diedi un colpetto sulla spalla per fargli capire che era uno stupido.
<<Comunque non sarebbe una cattiva idea. Domani allora andiamo diretti, dopo scuola. E ricordati di portare il costume>> disse salutandomi, davanti la porta di casa mia.