CHI SEI DAVVERO

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2 ottobre 2019

15:32 scuola

Elpis era seduta al suo banco quando 
arrivó Jizo con un volantino su cui c'era scritto "club di kendo". " Ti iscrivi?" chiese lei. Elpis non era molto convinta, dopotutto non é mai stata una persona a cui piacesse la violenza e poi voleva diventare Dio! Non poteva andare in giro a menare gente! Ma Jizo aggiunse:" io sono la fondatrice del club! Non lo sai ma io sono esperta in kendo e ti ho scelta come apprendista. Nei giorni nostri é essenziale sapersi difendere quindi tu ti iscriverai". Elpis voleva controbattere ma alla fine l'amica ebbe la meglio. "A poi ti devo presentare una persona!" disse arrossendo jizo. Elpis annuí e la pausa dell'intervallo finí. Ora ricominciava la lezione.

17:20 scuola

Elpis decide di fare una prova di kendo. Giusto per vedere se faceva a caso suo.
In palestra non c'erano tante persone, il club di kendo non era cosí famoso dopotutto. Finalmente vide Jizo che faceva un discorso alle nuove " reclute" ; vicino c'era anche un ragazzo che faceva lo stesso, probabilmente un altro "maestro". Jizo vide Elpis e la salutó con un cenno. La lezione inizió. Jizo fece una dimostrazione di combattimento con l'altro ragazzo. Erano entrambi bravissimi ed Elpis ammiró tantissimo la sua amica. Finalmente toccó a lei. Prese la spada di legno e inizió a colpire a caso un fantoccio di cuoio. Il ragazzo si avvicinó a lei e le spiegó come colpire in modo corretto il fantoccio. Il ragazzo era alto con capelli corti e neri , occhi grigi, pelle chiara e molto allegro. Le si presentó. " il mio nome é Ate e se farai kendo saró il tuo maestro" disse sorridendo"."Elpis piacere" rispose fredda.
La lezione finí ed Elpis continuava a essere cauta verso Ate. Le ricordava qualcosa. Qualcosa di brutto che era riuscita a dimenticare. Odiava la sensazione che provava standogli vicino. Perché?
Chi era lui? Perché le dava la nausea?
Smise di pensarci e la giornata passò in fretta tra sorrisi, scherzi e risate con jizo. Praticamente tutto ruotava attorno a lei, jizo era la speranza di Elpis, la famiglia, tutto...
La scuola finì e all'uscita Jizo, aspettando Elpis intravide Ate. Lo seguì chiamandolo. Lui si girò e la salutò e incominciarono a parlare. La conversazione era molto impacciata, c'era tensione tra i due, ma alla fine Ate si fece coraggio e le chiese se fosse un problema fare la strada assieme. Jizo arrossì e con un flebile sorriso annuì in risposta. Finalmente Elpis arrivò e appena vide Ate si bloccò. Il sorriso nel vedere Jizo svanì e una forte nausea e fitte la colpirono. Perché Ate le faceva quell'effetto?
Si avvicinò lentamente con un finto sorriso stampato sulla faccia e subito Jizo le disse felice che Ate avrebbe fatto la strada con loro. Elpis finse di essere felice e salutò Ate con un cenno che ricambió.
Il tragitto era lungo e i sorrisi e risate erano tante. La prima ad essere arrivata fu Jizo che lì salutò entrambi e raccomandò Elpis di chiamare non appena fosse arrivata.

Ora era sola con lui. Ora il silenzio caló. Ora la nausea era insopportabile. Ora, ora, ora.
Ate vide che la sua espressione era cambiata e le chiese " tutto bene? Sei impallidita.." lei rispose fredda cercando di sviare l'attenzione " si. Comunque dimmi la verità, ti piace Jizo?" Lui subito arrossì e rispose brusco "no no ma vah ahah" e poi abbassò la testa e si fermò "si, mi piace, ormai la conosco da tanto tempo e amo tutto di lei" e aggiunse " è per questo che mi guardi male? E sei fredda?" Elpis si stupì, come ha fatto a notarlo? Lui non la conosce.. solitamente riesce a nascondere i suoi sentimenti con gli altri.. è così brava a mentire che neanche Jizo a volte se ne accorge. Poi si chiese anche se era fredda e sentiva la nausea per quello... era per quello che Elpis non accettava Ate? Perché non accetta che Ate le rubi tutto il suo mondo? Non lo sapeva, però era la risposta più plausibile in quel momento. Ma era strano, perché dopotutto era felice che l'amica avesse qualcuno che l'amava. Tutti questi pensieri si riassunsero nella sua risposta" No tranquillo, non penso sia per te, forse sono solo stanca, comunque penso che anche lei ti ami e uso amore perché non è solo una cottarella, conosco Jizo anche io da un sacco e lei è felice quando sta con te. Quindi sono felice anch'io" e aggiunse un sorriso sincero. Ate sorrise e continuarono a camminare.

Caló di nuovo il silenzio ma Elpis era quasi arrivata a casa. All'incrocio era arrivato il momento di separarsi. Elpis salutò Ate ma lui la fermò un momento e le disse "comunque non so perché ma ho la sensazione di averti già vista... non so è strano vero? Ci siamo già visti prima di oggi?" Elpis si stupì, non era solo lei allora.. ma comunque rispose "non lo so, magari a scuola nei corridoi".
Ate:"forse, va beh io vado El" disse attraversando la strada.
"El..." Elpis ripetè quel nome... Nessuno l'aveva mai chiamata così... o si...
Improvvisamente cominciò ad avvertire strane fitte alla testa, il dolore era insopportabile, corse subito dentro casa e si accasciò per terra. La mente le stava facendo brutti scherzi e sentiva strane voci e urla che non appartenevano alla realtà. Corse in bagno, vomitò e perse i sensi.

LA SOLITUDINE DI DIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora