Era gennaio 2015. Quel giorno credo fosse uno dei più freddi di tutto l'anno.
Ero a scuola e i nostri professori iniziarono a chiederci a quale liceo ci fossimo iscritti. Come al solito, io, indecisa fino all'osso, timidamente, arricciando freneticamente i miei rossi boccoli risposi:"Liceo Classico..."
In classe si girarono tutti a fissarmi, come se avessi detto una parolaccia o offeso qualcuno a loro caro. Un silenzio imbarazzante caló, interrotto dopo poco dalle parole della professoressa.
-"Oh..." Disse sorridendo.
-"Ottima scelta!" Esclamò.
-"Forse un po' impegnativa..."
E concluse con un fare saccente e di sfida dicendo:"Nulla è impossibile studiando."
I miei compagni di classe iniziarono a ridere, come per dirmi che era una pessima scelta, che così mi sarei rovinata l'adolescenza. Solo due mie compagne di classe, che reputavo mie migliori amiche, rimasero in silenzio, abbassando leggermente lo sguardo.
Non dissi niente. Li lasciai ridere, come se l'argomento non mi riguardasse.
La professoressa continuó il giro di domande e quasi tutta la classe scelse tra linguistico, tecnico, alberghiero e scientifico. Solo un'altra ragazza, come me, rispose liceo classico, ma al contrario, lei fu elogiata dai compagni, che si congratularono subito con lei, la professoressa un po perplessa la incitò.
-"Continua così!" Disse.
-"Arriverai lontano se ti impegnerai e studierai!" Replicò.
Ormai non mi toccava quasi più niente da quando mia madre due anni prima ebbe un tumore.
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La Ragazza Del Classico
Short StoryUna ragazza che si ritrova ad affrontare ostacoli per lei insormontabili, un delirio d'emozioni, tutte assieme. Amore, insicurezza, amicizia, certezze... Una delle domande più frequenti che mi pongono le mie amiche è:"Come finirà questa storia?" La...