4. L'Insicurezza e l'Indecisione

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Il tempo passava e il 16 settembre si faceva sempre più vicino.
Avevo scelto il liceo classico, una delle scelte più importanti e difficili della mia vita, credo. Quella scelta avrebbe determinato il mio futuro. Ero in ansia.
-"Come non esserlo, non sarebbe normale se non lo fossi..." Continuavo a ripetermi mentre arricciavo ansiosamente quei capelli color fuoco.
I dubbi aumentavano sempre più e continuavo a pensare che ogni giorno che passava mi allontanava dalle scuole medie, da un brutto periodo della mia vita. Allo stesso tempo però, mi avvicinava al liceo, ovvero a qualcosa che non conoscevo e che non avevo la minima idea di come affrontare, insomma, un qualcosa che in un certo senso, temevo. Sapevo che mi avrebbe avvicinata sempre di più ad una nuova realtà, che nel bene e nel male mi avrebbe avviata verso la strada della crescita, ma non ero ancora pronta, o almeno, non mi sentivo tale. Mi ricordo che il 6 settembre i miei mi portarono sulla costiera, viaggiando con macchina e mentre lei divorava i chilometri che ci separavano da Amalfi i miei mi chiesero quasi all'unisono:"Sei sicura della scelta che hai fatto? Il classico è un liceo molto impegnativo, sappilo."
Interpretai quella domanda come una presa per i fondelli dato che i miei non mi hanno mai dato alternativa sul liceo da scegliere.
-"State scherzando?!"
Risposi molto scocciata e irritata dalla domanda.
-"Non mi avete mai dato una scelta e adesso mi chiedete anche se sia sicura della mia decisione?! Ditemi che scherzate, vi prego!"
Mentre lo dicevo le guance si facevano sempre più rosse, mettendo sempre più in risalto le lentiggini color cappuccino.
Diedi inizio ad una lunga discussione, che per me terminó esattamente un minuto dopo aver detto l'ultima parola di quella frase. Giusto il tempo di mettere le cuffie e alzare il volume al massimo. Inutile dire che quel giorno fu un disastro. Continuarono a litigare per ore. Smisero solo dopo che entrambi si interrogarono sul motivi iniziale della discussione e nessuno lo ricordava.
Mi sentii come se non esistessi, totalmente inutile.

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