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Le mie meningi non finivano mai di spremersi...

le scrissi

-Martedì verresti a far e una lezione con noi?-

-...Perché no!!!!-

Evvai!!!!!!!!

-Stupendo Miranda!! Io già sono felice.-

(Mi ero trattenuto anche abbastanza, basta!!! Non ce la facevo più, almeno volevo dirLe che ero felice di vederla)

-La mia idea è questa: di solito le sorprese le faccio a te, questa volta le facciamo alle ragazze, ci stai?-

-Wow!-

-Non diciamo niente che ci sei anche tu a lezione, e poco prima di incominciare quando tutte le donne sono posizionate di spalle pronte per cominciare sbuchi tu come pacco regalo ok?-

-Va bene! E se arrivo mi chiudo in bagno e faccio cucù dalla porta?... Comunque sei tu il capo, io eseguo.-

-Magari fossi il capo e avessi voce in capitolo, ti chiuderei in palestra insieme a me e butterei la chiave-

Ecco glielo dissi!

Ovviamente con il cavolo che mi rispose.

Dopo un po' Le scrissi che avrebbe fatto bene a scrivere nel gruppo (in cui io avevo già scritto alle ragazze di venire tutte, nessuna esclusa) che anche questa volta non poteva... e che il suo impegno era improrogabile. Di fare la brava, così sarebbe stata proprio una bella sorpresa per tutte.

Ma tutto ciò io lo facevo solo ed esclusivamente per me.

Il pomeriggio prima della lezione, le riscrissi dicendole di aspettare il mio segnale per poter arrivare vicino la porta principale d'ingresso, in modo che tutte le ragazze fossero già dentro, e che quando era tutto ok le avrei aperto io.

E così facemmo, peccato che ci fossero un sacco di ritardatarie però, oltre l'orario inoltrato finalmente prima che la musica partisse, mi avvicinai di soppiatto alla porta, la aprii e vidi il Mio regalo.

Questa volta non mi importò di nulla, di quello che avrebbe pensato e fatto...

..." Amore mio... Sei arrivata..."

Nel giro di un secondo al buio, ma con un riflesso di luce, tanto quanto bastava per vedere i suoi occhi la baciai e l'abbracciai forte...

... e mi richiusi la porta alle spalle però... così, mi staccai da Lei e le presi la mano e la portai con me velocemente dentro dall'altra porta.

Nel frattempo però un paio di ragazze avevano capito che c'era qualcosa di particolare nell'aria ed entrarono dalla porta... e quindi sapevano, capii dopo, perché qualcuna in realtà non sapeva tenersi un cece in bocca!!!!

Facemmo una lezione come ai vecchi tempi in cui Lei era con me nella nostra palestra, noi due uno a fianco all'altra a ballare insieme, e quanto fu bello rivederla sulla Sua pedana.

Perché quando c'era Lei era un'altra cosa, Lei era un'altra cosa e nessuna mai avrebbe potuto prendere il suo posto.

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Quella fu l'ultima volta che la vidi in palestra.

Ancora una volta io mi ero lanciato, ma non era successo niente.

Dovevo inventarmi ancora qualcosa, ma cosa?

Avevo più o meno capito dove lavorasse, ma avevo un dubbio che il luogo che pensavo io non fosse effettivamente quello, perché quando mi aveva detto di aver risposto all'annuncio e di aver fatto la prova, io dal canto mio avevo visto quell'annuncio, ma anche un altro e avevo chiamato per sapere i luoghi e le mail, per cui avevo due nominativi, ma quale era quello giusto?

"Semplicemente Incanto" #wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora