Love

102 8 28
                                    

"Non sono un granché presentabile veramente"

"Neanche io" le dissi

"Ma pensi che mi importi? Mi sistemo un attimo, saluto e ti aspetto fuori Ok?"

"Ok"

e mi guardò con il viso di chi finalmente si sentiva libera di provare emozioni e farlo vedere.

Salutai le ultime rimaste e sparii nel bagno degli uomini e Lei delle donne, mi lavai ed asciugai alla meno peggio, ed uscii fuori ad aspettarla in auto. Dopo un po' arrivò.

Entrò, ci guardammo e mi disse:

"Ma andiamo a casa tua? E come fai con i tuoi?"

"Intanto penso di essere abbastanza grande come lo sei tu per decidere chi far entrare in camera mia e poi non preoccuparti c'è solo mia mamma che dorme come un ghiro".

Accesi il motore dell' auto, partimmo e si avvicinò ed appoggiò sulla mia spalla ed io avvicinai la mia testa alla sua per un attimo. Era bellissimo sentirla vicina in tutti i sensi. Dopo un po' arrivammo a casa mia, scendemmo, aprii la porta ed in religioso silenzio entrammo, ci veniva da ridere sembravamo due ladruncoli, ma in punta di piedi arrivammo in camera mia... Aprii ed era come l'avevo lasciata, un bijoux...

Avevo preparato tutto per accoglierla, tutto pulito ed in ordine... In giro avevo messo delle candele romantiche ed un po' di incenso profumato...

Ci togliemmo le giacche e mi sedetti sul mio letto e Lei si avvicinò a me e si mise in piedi tra le mie gambe e io la strinsi a me con le braccia ed appoggiai la testa sulla sua pancia e lei mi accarezzò i capelli.

"Grazie Andrea, per tutto quello che hai fatto per me stasera ed in questi mesi e soprattutto di avermi sopportato tanto".

"Ti aMo Miranda, non puoi immaginare neanche quanto..."

La feci sedere a gambe aperte sulle mie ginocchia e le sue ginocchia sul letto e mi avvicinai con il mio petto al suo, con i miei palmi delle mani aperti, presi il suo viso e la baciai, finalmente era tra le mie braccia, in penombra e il cuore mi batteva all'impazzata ed addirittura lo sentivo pulsare forte dall'esterno.

"Grazie anche delle rose, sono bellissime, non ti ho ringraziato, non ne ho avuto il tempo oggi con tutte queste sorprese e ragali, tu mi stai viziando troppo".

"Ho appena incominciato...
pero' ora basta aMore, ti prego... mi hai ringraziato abbastanza".

Aveva la maglietta bianca con il nostro cuore, gliela sfilai toccandole le braccia delicatamente...

"Quanto mi piacciono le tue braccia... Con i tuoi muscoli scolpiti..." e gliele sfiorai; aveva anche il top nero da cui si intravedeva la forma del suo seno piccolo e perfetto.

Quella pelle candida, liscia, sotto le mani... La baciai di nuovo, scesi sul collo, sullo sterno e nel frattempo sentivo il suo seno caldo sul mio petto, mi tolsi la maglia ed i nostri corpi si avvinghiarono in un intenso abbraccio; ci girammo e l'adagiai supina sul letto ed io sdraiato su di Lei, era vero... di nuovo, ma senza sorprese come l'altra volta.

Mi sollevai a petto nudo... Le tolsi le scarpe e poi tolsi le mie, Le sbottonai il bottone del jeans e lo sfilai con calma, volevo assaporare ogni secondo senza fretta...

Per tenerla il più possibile con me...

Le baciai ogni centimetro del suo corpo bellissimo, mentre le mie mani l'accarezzavano, tremava di desiderio, e non aveva paura questa volta, sentiva quanto l'amavo; distesa e io in ginocchio accanto a Lei, tolsi anche io il jeans e rimasi in boxer neri, Lei aveva un semplicissimo slip nero ed ancora la canotta, Le tolsi anche quella e gli slip... Era da togliere il respiro...

"Semplicemente Incanto" #wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora