Capitolo 6

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Dopo cena Giulia su sdraiò sul letto, rimuginava su quello accaduto a casa dei vicini. Decisa a schiacciare via quel pensiero si avvicinò alla finestra, guardò fuori e si bloccò improvvisamente, nel portico della famiglia Castelli c'era qualcuno che piangeva. Non riusciva a capire chi fosse, scorgeva solo la sagoma; di sicuro si trattava di un uomo...aveva le spalle troppo ampie per trattarsi di Sara.

L'uomo si sedette sui gradini e iniziò a piangere più forte, le sue spalle non smettevano di sussultare e le mani reggevano la testa. La ragazza provò una grande compassione e, convinta che si trattasse di Marco, andò dal padre per saperne di più riguardo la recente perdita dei vicini. < Hey papi...ti disturbo? > chiese Giulia bussando alla porta dello studio del padre < No tesoro...stavo correggendo dei compiti e penso mi faccia bene una pausa. È tutto ok? > rispose Ettore spostando dei libri dalla sedia per far sedere la figlia < Si...diciamo. Ho appena visto Marco piangere sul portico. Volevo sapere di più riguardo la sua recente perdita > < Oh si certo tesoro...Marco mi ha raccontato che, dopo anni passati a combattere contro una malattia, suo padre si è spento ieri mattina > < Mi dispiace...sará stato un durissimo colpo. Quando sono tornati dal funerale sembravano aver prosciugato tutte le lacrime > < Lo so, è sempre doloroso perdere una persona cara. Quando Marco mi ha chiesto se eri disponibile ad accudire Clara nel pomeriggio, mi ha anche detto che per tranquillizzare Luca sono servite delle ore > Giulia ripensò agli occhi gonfi del ragazzo e sentì una stretta al petto "povero ragazzo...è un momento terribile per essere quello nuovo" pensò .

Dopo la chiacchierata col padre la ragazza tornò in camera e decise di andare a letto, prima però si avvicinò alla finestra per vedere se Marco fosse o meno entrato in casa; era ancora lì ma aveva smesso di piangere. Attese un paio di minuti e Giulia si impose di dormire; faticò non poco ad addormentarsi, continuava a pensare e ripensare come si sarebbe sentita se fosse stata lei ad essere colpita da una tragedia simile.

Guardò l'ora sperando di non disturbare Bea e compose il suo numero, l'amica non rispose...la ragazza allora controllò il fuso orario. A Miami erano le 6 di pomeriggio, non esisteva nessun motivo per cui l'amica non le rispondesse; rassegnata posò il cellulare e accese la tv "non si sa mai trasmettano qualcosa di interessante" si disse. Dopo mezz'ora di zapping si rese conto che non trasmettevano nulla di intelligente, l'unica cosa che l'avrebbe convinta a guardare la tv sarebbe stata la notizia che gli alieni avevano deciso di contattare il pianeta Terra tramite Twitter. Decise definitivamente di dormire, 10 minuti dopo crollò in un sonno profondo.

Sentì la luce del Sole penetrare dalla finestra e colpirle gli occhi, Giulia si coprì il volto con la mano e dopo essersi crogiolata nel letto per 20 minuti si alzò, diede una rapida occhiata al cell: nessuna chiamata. Si "ammirò" allo specchio constatando che il volume dei suoi capelli aveva raggiunto livelli storici e sorrise; aprì la porta e si diresse in cucina. <Buongiorno tesoro...come hai dormito? > le chiese la madre <Benissimo...mi sono svegliata con una fame da lupi > rispose la figlia ficcandosi in bocca una cucchiaio di Nutella < Giulia!!! Stai attenta...ti sei sporcata di crema alle nocciole,ma come mangi? Scusala Luca...mia figlia a volte dimentica le buone maniere > < Luca??? Mamma ma sei imp...> la ragazza non finì la frase e lentamente si girò, spaventata da quello che avrebbe visto.
Sul divano, divertito e imbarazzato, c'era il figlio dei vicini; era sul punto di scoppiare in una fragorosa risata a causa dell'aspetto della giovane. 

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