Capitolo 4

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Giulia si fissò allo specchio incerta sul da farsi, optò per una treccia così da avere i capelli in ordine indossò le scarpe e schizzó via di casa. Pochi metri dopo vide la casa della famiglia Castelli, non aveva nulla di diverso rispetto alle altre abitazioni; in quella via tutte le dimore erano identiche fatta eccezione per i personali tocchi dati dai proprietari. Suonò e poco dopo la porta si aprì < Oh cavolo... > pensò quando si trovò di fronte un ragazzo, lo stesso col quale aveva avuto un testa a testa la mattina.

Col volto in fiamme la ragazza disse < Ehm ciao sono Giulia...mio padre mi ha chiesto di fare da babysitter a Clara...e quindi io...cioè io...sono qui per questo > < che figura che ho fatto > pensò la ragazza, Luca però non sembrò farci caso e le fece gesto di accomodarsi dentro. Giulia si accorse che aveva gli occhi gonfi e rossi e provò un immensa pena, aveva di sicuro pianto un bel pó anche se cercava di non darlo a vedere. Mossa da tenerezza senza pensare un attimo gli disse < Congratulazioni...ho saputo che hai perso una persona cara, mi dispiace > Giulia non ebbe il tempo di fermare le parole che vide Luca strabuzzare gli occhi, mortificata disse < Scu...scusami. Volevo dire Condoglianze mannaggia alla mia impulsività > < No...beh tranquilla...l'avevo capito > la tranquillizzò lui.

Furono interrotti dall' arrivo di Clara che si buttò addosso a Giulia esultando per la sua presenza < Bene vedo che sei già arrivata...Spero non ti abbia scombussolato i piani quest' improvvisa richiesta ma, come puoi immaginare non vogliamo che Clara rimanga turbata ed essendo nuovi non sapevamo a chi affidarla > disse Sara, salutando la ragazza con un sorriso accennato dato il suo stato d'animo <Tranquilli non avevo nulla da fare, sapete com'è sono sola e le mie amiche non torneranno prima di qualche settimana > le rispose Giulia.

Dopo una decina di minuti le due si trovarono da sole e la piccola insistette affinché Giulia visitasse la casa  <Bene iniziamo...hai già visto il salotto quindi passiamo avanti > e tenendola per mano la condusse in cucina < Questa è la cucina...e lì la mamma nasconde i biscotti > disse la bambina indicando un vaso posto sulla mensola < Non dire niente, ma quando la mamma non c'è io e Luca ne mangiamo un bel pó > continuarono il "tour" < Questa è la stanza dei grandi > disse indicando la porta dello studio < E non mi è permesso entrare perché papà dice che romperei qualcosa con le mie manine di burro > disse scoppiando in una risata Clara < Bene adesso saliamo, ti mostro le altre camere > e tirandola verso le scale la condusse davanti alla prima stanza < Questo è il bagno...non c'è niente di divertente lì dentro quindi passiamo oltre. Questa è la camera dei miei e mi è proibito entrarci da quando ho rotto le bambole da collezione della mamma, è successo quando ero piccola circa 1 anno fa. Adesso sono grande perché riesco a leggere e scrivere tante parole > Giulia dovette trattenere un sorriso, come erano dolci i bambini quando si atteggiavano ad "grandi" < Questa è la camera di Luca, non ha nessun gioco interessante quindi passiamo oltre > la bambina precedette di qualche passo la ragazza e le chiese di chiudere gli occhi < Aprili solo quando te lo dirò io...Adesso puoi...TATATATAAAA>  esclamò aprendo la porta della sua cameretta < Qualcosa mi dice che tu abbia architettato tutto questo solo per condurmi qui e mostrarmi il tuo piccolo regno > le disse Giulia sfiorandolo dolcemente il naso < Nooo, te lo giuro è una coincidenza > mentì  sorridendo la bambina.

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