Flashback.

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La sveglia sta suonando, sono le 6, fra un'ora ho il treno. Sveglio mio fratello e vado a vestirmi.
Mi metto i jeans neri che avevo ieri, mi lascio la felpa di Riccardo e mi metto un paio di Globe nere. Metto le ultime cose nello zaino e intanto mio fratello mi aspetta fuori di casa. Arriviamo alla stazione in silenzio, troviamo il binario e ci sediamo su una panchina. Appoggio la testa alla sua spalla e sospiro. Vedo il mio treno arrivare mi alzo e noto che mio fratello sta piangendo. Mi abbraccia subito. Non posso vederlo così, gli infilo in tasca il mio nuovo numero senza che se ne accorga, avevo promesso di non darlo a nessuno, ma a lui non posso resistere.

Ultima chiamata del treno da Milano. Do un bacio sulla guancia a Riccardo.
Sono davanti alla porta e mio fratello è giù dal treno. Mi siedo sugli scalini e lo guardo.

- Grazie, grazie di essere stato la mia roccia, la fune che mi ha salvato mentre cadevo in un burrone, il mio migliore amico. Ti voglio bene.

Appena finisco di parlare la porta si chiude. Vedo altre lacrime solcare le guance di mio fratello. Mi metto a piangere anche io. Il treno parte e Riccardo si allontana. Mi siedo nel posto prenotato. Mando un ultimo messaggio a Edoardo prima di cambiare numero.

Non amerò mai nessuno quanto ho amato te. Non mi scorderò mai di te, ricordati che la stella polare ha il mio nome. Quando ti sentirai perso guarda lei, prendi coraggio e affronta le cose.
Ti amo.

I miss you || Edoardo Incurvati 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora