Capitolo 7

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23 Dicembre 2003

"Caro Rick,
Finalmente oggi arrivi all'aeroporto! Sono così felice per il tuo arrivo! Spero che passeremo più tempo possibile insieme. Sai mi sei mancato tanto e ti chiedo scusa. In fondo mi sono arrabbiata per una cosa stupida, non credi? Sono felice per te che tu abbia trovato la ragazza giusta.
Vorrei venire all'aeroporto ma non so se posso, dipende dal mio turno di lavoro. Al massimo potrei chiedere a Rafaela di fare il turno serale.
Si sta rivelando una vera amica, le voglio bene. Adesso devo andare al lavoro! Ci vediamo stasera!
Non vedo l'ora irmão!
Tua,
Nes"

Ines sapeva che sarebbe stato inutile scrivergli, ma sfogarsi su un foglio di carta la faceva stare bene.
Prima di uscire si fece una doccia, si cambiò e si mise un po' di trucco per nascondere le occhiaie. Lei odiava tutto ciò che funzionava da maschera, per essere apprezzata doveva essere semplicemente se stessa. Ovvero una ragazza di 21 anni che era estremamente irascibile e fredda.
Quando stava per uscire, suo fratello le corse in contro dicendo:《Ines stasera si va a casa di Florença! Ci passa a prendere alle otto. Vedi di essere pronta. Ah, e ha anche detto che non bisogna andare all'aeroporto per accogliere Ricardo, vuole farci una sorpresa!》
Fantastico! I miei piani sono andati a monte e oltretutto mi tocca fare il turno serale. Non sarò mai pronta per le otto dannazione!》
Uscì di casa nervosa e continuava a pensare sulla sorpresa di Ricky. Sperava vivamente che non fosse la sua ragazza, si sarebbero sicuramente picchiate e Carol andrebbe sicuramente in ospedale, data la violenza di Ines.

[...]

Nel frattempo Ricardo stava salendo sull'aereo. Non vedeva l'ora di abbracciare forte tutta la sua famiglia, ma in particolare Ines. Solo dio sa quanto gli era mancata, non avrebbe mai creduto di trovarsi ad avere un legame a distanza.
L'amicizia è fatta di un contatto fisico, che spesso funziona più delle parole. Basta uno sguardo, un abbraccio o semplicemente essere vicini per riempire il vuoto lasciato da esse.

Aeroporto Internazionale di Guarulhos, ore 19:30

Ricardo arrivò all'aeroporto e cercò subito con lo sguardo sua madre. Una donna abbastanza bassa, con un bel sorriso e piena di amore ed affetto.
Ricardo aveva sempre affermato che sua madre fosse davvero paziente con lui e che l'avrebbe sempre supportato per qualsiasi scelta avesse fatto.
Quando la vide le corse incontro e l'abbracciò talmente forte da diventare un corpo tutt'uno. La gioia che provava in quel momento era indescrivibile, adesso mancava solo Ines da abbracciare e sarebbe arrivato al culmine della felicità.
Salirono in macchina e si diressero a casa della ragazza.

[...]

Ines muoviti! Sono già arrivati e ti stiamo aspettando! Ma perché voi donne dovete sempre perdere ore su cosa scegliere come vestito!》
《Arrivo David diamine! Quanto sei fastidioso, non sei mai paziente. La prossima volta ti butto da una finestra se proferisci parola.》
《Va bene Führer. Adesso però andiamo》disse il ragazzo.
Scesero dal loro appartamento e salirono in macchina.
Ines! Che piacere rivederti! Mi sei mancata e sei anche diventata una bella ragazza! Come sta tuo padre?》
《Florença pure te mi sei mancata! Grazie per il complimento e papà non sta tanto bene, torna quasi sempre ubriaco e parla di mamma. Credo che gli manchi. In effetti manca pure a noi.》rispose la ragazza con un velo di tristezza.
Dai adesso non ci pensare! A casa ti aspetta qualcuno molto importante e una bellissima sorpresa!》
《Non vedo l'ora di arrivare.》

《Eccoci qua! Preparatevi che rimarrete a bocca aperta!》disse Florença.
Entrarono e videro uno striscione con scritto "Finalmente vi rincontrate ragazzi!". C'erano tantissimi palloncini e anche molti stuzzichini, ma la cosa che evidenziò di più fu lui, Ricardo.
Gli corse incontro e lo abbracciò fortissimo ed intanto le sue lacrime cadevano copiosamente. Finalmente l'aveva rivisto. Era al settimo cielo, no poteva desiderare di meglio per Natale.
Lui le sussurrò:《Non piangere più irmã, non ce n'è bisogno. Sai che io non ti lascerei mai andare. Sappi che l' affetto nell'addio non è minore che nell'incontro. Rimane uguale e sarà eterno. Ma diverse sono talvolta le vie da percorrere in obbedienza al destino.》
Le asciugò le lacrime e baciò la sua guancia e l'abbracciò di nuovo.
La ragazza vorrebbe che questo momento durasse all'infinito.
Furono interrotti da Carol, che tossendo intimava ad Ines di allontanarsi. Disse con parole velenose:《Mi pare che sia abbastanza non credi? Adesso vediamo di divertirci a questa festicciola!》
La ragazza si scaldò:《Ma chi ti credi di essere! Non è facile come credi avere un amico a distanza! E nonostante tutto lui mi vuole bene come prima. Vedi di evaporare se non vuoi finire all'ospedale.》Prima che potesse continuare, Ricardo la prese per un braccio e si diressero in cucina.
Ines vedi di portare rispetto alla mia ragazza. Lo so che non ti piace, però prova a farci amicizia dai》
《É quello che stavo cercando di fare se non avesse incominciato lei! Scusami se ci tenevo ad abbracciarti perché non ti vedo da troppo tempo!》
E così dicendo uscì dall'appartamento.

Spazio autrice
Ho dovuto tagliare il capitolo che sennò era troppo lungo!

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