Porca miseria davvero. Ho provato a baciare le ragazze al primo appuntamento; ma solo se l'appuntamento andava liscio e la ragazza è piuttosto carina. Ma Valerie.. lei è così diversa e amabile, non posso smettere di pensare a lei mi è piaciuto il modo in cui le sue labbra morbide si muovevano contro la mie, e come le sue dita si infilavani tra i miei capelli. E mi è piaciuto avvolgere le braccia intorno alla vita minuta, e come lei mi permetta di tirarla più vicino. So che praticamente ho questa ragazza sotto una sorta di incantesimo, proprio a causa di quanto ama la nostra band. Ma io non voglio che per essere l'unica ragione per cui mi ama. Sento come se potrei, in realtà, star sviluppando sentimenti per lei.
"Buongiorno, amico. Come è stato l'appuntamento?" Niall sorrise mentre si dirigeva verso la cucina.
Un piccolo sorriso apprve sulle labbra quando immaginai le labbra di Valerie sulle mie di nuovo. "Perfetto" borbottai, sperando che non abbia sentito.
"Aw." Niall ridacchiò, spingendo le mie speranze fuori dalla finestra "È stato perfetto. È una parola forte, amico."
"Una parola forte che contiene il significato," ammisi, contorcendomi sullo sgabello per mettermi comodo. Conoscendo Niall, questa conversazione era in procinto di arrivare in profondità, e avevo bisogno di essere preparato per le domande che mi avrebbe fatto.
"Così pensi che ti piaccia seriamente questa ragazza?" Niall fece la sua prima domanda, ma sapevo che ne sarebbero seguite molte altre.
Gli sorrisi. "Sì, in realtà. Penso che mi potrebbe piacere."
"L'hai conosciuta solo da un paio di giorni, amico." Niall mi ricordò. "Non so quali siano i tuoi sentimenti verso questa ragazza, ma ricorda.. non resteremo qui per sempre. Solo due settimane."
Sospirai, passandomi una mano fra i capelli. "Già." dissi piano. "Lo so."
"E cosa farai dopo?" chiese, aprendo una bottiglietta d'acqua per poi prenderne un sorso. Questo è il motivo per cui tutti abbiamo bisogno di un Niall. Ti aiuta a capire le cose prima che tu ci cada troppo a fondo e non riesca più ad uscirne.
Scrollai le spalle. "Voglio dire, voglio davvero rivederla, sai? Lei è così adorabile. Giuro, ti piacerebbe. È così carina quando lei inizia a parlare di cose solo casuali. Dovresti vederla quando parla di noi" sorrisi, immaginando lo splendido volto di Valerie nella mia mente. "Lo giuro, amico. Il suo sorriso diventa così grande e il suo viso si illumina solo."
Il sorriso di Niall si allungò come il mio, sul viso arrossato d'imbarazzo. Dio, suono come un cucciolo malato d'amore. Non sto così per una ragazza da molto tempo ormai. Di solito chiudo il cuore per ogni ragazza. Tutte se ne vanno il giorno successivo, solo per avere il diritto di dire 'ho dormito con Harry Styles'. Disprezzo quelle parole.
Mi fanno male.
Il sorriso di Niall non abbandonò la sue labbra mentre disse. "Sembri davvero perso per questa ragazza."
Sentii le guance bruciare per tutte le informazioni date. "Lei è diversa." gli dissi.
"Parli come se ti piacesse davvero questa ragazza. Mi piacerebbe uscire con lei, per quanto possibile, e poi, quando arriverà il momento dovremo andarcene.. bene potrai capire. Sii intelligente, Harry." Niall disse.
"Non la lascerò per sempre." affermai. "Quando dovremo andarcene, io tornerò dopo il tour. Non credo di poter lasciare andare una ragazza che mi faccia sentire in questo modo."
Valerie's P.O.V.
Sto impazzendo. Sto definitivamente notando evidenti somiglianze fra l'appuntamento fra Harry e Lauren e quello mio e di Harry. Ma è solo una strana coincidenza, vero? Voglio dire, le storie (specialmente le fanfiction) non diventano magicamente reali. Non è un film della Disney. Le cose non hanno finali da favola, e soprattutto non finiscono con Harry Styles. Ma se è possibile per il mio libro di..
No.
È assolutamente folle, ed un appuntamento ed un incontro non possono provarlo.
Sbattei il mio pc chiudendolo, passando una mano fra i miei capelli, mentre sentii un dolore al petto. Merda. Sta peggiorando di nuovo. Sospirai, sforzandomi di allontanarmi dalla scrivania e di uscire dalla mia camera. Scesi le scale e vidi i gemelli in salotto a guardare Spongebob, velocemente cambiai direzione verso la cucina. Non ero in vena di stare con quei due mostriciattoli oggi, specialmente dopo quello che hanno fatto fatto ieri quando è venuto Harry. Già, a lui non è importato, ma è stato comunque imbarazzante.
Mi fermai quando sentii delle voci soffocate dietro la porta. Sembrava che stessero discutendo. Merda. I miei hanno discusso seriamente solo un'altra volta, ed era per decidere se fare la riabilitazione o l'intervento. Mio padre era completamente contrario, ma mia madre pensava che se mi avesse fatto bene, valeva la pena correre il rischio.
Io? Beh, no, nessuno mi ha mai dato voce in capitolo.
Eppure, ho finito per non fare l'intervento, e vado ancora in riabilitazione per 'purificare' me stessa. Pensavano che con tutti i miei nel mio corpo, sarebbe stato meglio per me che restassi fuori dal mondo per un pò. Sarei rimasta in ospedale per un paio di settimane, ma loro non ebbero alcuna stanza. Non volevano che una ragazza occupasse spazio, solo perché sono nata con anomalie e un mucchio di difetti.
"Su che stanno discutendo?" chiesi ai gemelli, sulla soglia della porta mentre il mio cuore cominciò a battere per la paura.
Jeremy si strinse nelle spalle. "Sono lì da un pò di tempo." disse senza distogloere lo sguardo dalla televisione.
Tommy annuì. "La mamma ha detto che non andremo a scuola perché nessuno ci può accompagnare. Ha detto che tu puoi prendere il bus."
Gemetti. "Non voglio prendere il bus. Perché voi potete non andarci, ed io no?" mormorai.
"Perché noi siamo speciali." ridacchiarono in coro, facendomi ruotare gli occhi. Mi precipitai su per le scale.
Il mio telefono si illuminò sul comodino e vidi che Harry mi stava chiamando. Cazzo. So che mi ha baciata ieri, e Dio, tutti i miei sogni si sono realizzati, ma parlargli al telefono?
Praticamente mi scagliai verso il telefono per rispondere. "Pronto?"
"Hey, Val." disse Harry, potei sentire il suo sorriso attraverso la sua voce. Val. Mi chiama ancora così. "Quindi, ehm.. cosa fai oggi?"
Ridacchiai. "Vado a scuola." dissi. "Nessuno qui è famoso e può abbandonarla prima."
Sentii Harry sbuffare. "Dannazione. Volevo chiederti se ti andava di andare a vedere un film o qualcosa. Oppure potrei accompagnarti a scuola?" chiese.
"Harry, non devi farlo." gli dissi mentre il cuore mi vatteva all'impazzata.
"Lo voglio." disse contento, e non potei non sorridere. "Sarò lì in.. cinque o dieci minuti, okay?"
"Okay." dissi calma, mordendomi il labbro inferiore e cercando di trattenere le urla in gola.
Harry fottuto Styles mi porterà a scuola. Siate gelose, stronze! Questo è quello che dirò quando entremo nel parcheggio. Tutte quelle ragazze che mi prendevano in giro per esserne così ossessionata, possono ficcarsi un cactus su per il culo. La mia fantasia si sta avverando.
"Forte. Ci vediamo fra qualche minuto."
Harry chiuse la chiamata, lascuandomi senza fiato. Corsi a cambiarmi. Non voglio preoccuparmi delle somiglianze fra il mio libro e la mia nuova vita. Devo preoccuparmi del tempo limitato con Harry, mi godrò ogni singolo secondo. Magari sto sognando, ma non sono ancora pronta a svegliarmi.
*Angolo traduttrice
VI AMO.So che magari non ci saranno ancora tante persone a seguire questa traduzione, e mi scuso per gli enormi ritardi.
Beh, cosa ne pensate? Commentino e stellina? Pleeeeease.inventedHead le nostre conversazioni alle 3 di notte sono le migliori, lo sai tesoro? ☺♡
Al prossimo aggiornamento.
Love u.
Mik. ♡
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Fangirl // Harry Styles (Italian Translation)
FanfictionEssendo la più grande fangirl nel suo stato natale, Valerie Anderson scrive fanfiction costantemente. Ne ha completata una su Harry Styles, quando l'inaspettato accadde; lei lo incontrò. Nel suo cammino con Harry Styles e il resto dei One Direction...