14 settembre oggi sarebbe ricominciato la solita rutine,alzarsi presto,le ore a scuola in cui nessuno ascolta la lezione,casa,compiti,amici e andare a dormire per poi ricominciare tutto a capo come una stupida marionetta.
Per me oggi è il primo giorno di superiori,artistico fu la scuola scelta durante l'estate anche se il mio sogno sin da piccola era il musicale...tralasciando il fatto che non mi è stato concesso, ora mi trovo davanti all'edificio che dovrò frequentare per ben cinque anni, dopo un ora e mezza di viaggio per arrivare e che dovrò fare tutti i giorni,ho paura,sarà tutto diverso ma quello che temo di più è quello che rimarrà della vecchia me, la ragazzina preferita dai bulletti sin dalle elementari,la sfigatella che non aveva amici,quella che si era abituata tanto alla solitudine,al pianto,la bambina che subiva senza mai reagire,perché non sentiva più il dolore le avevano portato via il cuore da quando suo padre se ne andò dalla sua vita per sempre,preferendo farsi una vita migliore,lasciando la figlia immersa tra le lacrime mentre vedeva il padre andarsene di casa senza rancore, mi scese una lacrima calda e silenziosa attraversando mi il viso al ricordo di quella mattina di primavera.
Mi decisi ad avviarmi verso le scale dell'edificio,ma prima di aver fatto un passo sono caduta come un salame,per colpa di una...ragazza,piccolina ricciola sul castano chiaro,occhi verdi cerbiatto da immergersi dentro per ore,allungò la mano in modo da tirarmi su e io feci il suo stesso gesto.
-Scusa io...non volevo,per paura di arrivare tardo ho iniziato a correre ed ecco...io...-dissi in imbarazzo,la bloccai e risposi -mi hai fatto cadere come un salame,almeno mi hai distolto dai pensieri no?-Risi di sana pianta è lei mi segui a ruota,con un sorriso che fa invidia agli angeli.
-Io sono sonia- abbozzo un sorriso - fiordaliso,ma chiamami fiore- ricambiai -anche te all'artistico quindi?-
-si bhe primo anno...e sono in ansia " iniziò a torturarsi le mani ,vizio che ho sempre avuto anch'io sin da bambina - allora non sei sola!- mi guardò perplessa per qualche secondo -conosci qualcuno che deve andare in prima come me?- sbuffai -sarei io per la verità....-mi grattai la testa per l'imbarazzo mentre i suoi occhi si dilatarono per lo stupore -ehm io scusa...ma sembravi più grande-
-Hei tranquilla,no problem!- -Okay...-
'Driiiiiin'
Odio quel fastidioso rumore assordante,che ti ricorda di entrare a scuola.
-Dai andiamo - le dissi facendole segno con la testa di entrare.
Le bidelle ci indicarono una grande sala ormai piena di ragazzi,riconobbi subito la mia migliore amica Federica assieme a Greta e Sorin compagni delle medie,andai nella loro direzione e Sonia dalla parte opposta a quanto pare conosce qualcuno...la saluti con un cenno della mano e mi sedetti vicino a fede - Hei, Hei, Hei, come stai?- l'abbracciai forte a me -benone,sai mi sei mancata...non ti vedo da due giorni e stavo impazzendo! - fece l'abbruccio e gli occhi da cucciolotto e io scoppiai a ridere è troppo buffa - anche te !stupida che non sei altro.-mi giro alla mia destra per salutare Sorin e Greta ,ma non mi notano .
-ciao anche a voi ragazzi vedo che vi sono mancata,si si,molto simpatici direi...- incrociai le braccia al petto,mentre loro si girarono a guardarmi e mi si capovolsero a dosso-fiore!- tutta la sala si giro verso di noi,le mie guance penso siano diventate viola per l'imbarazzo -ragazzi...-sussurra con la poca aria rimasta in corpo,dato che mi stanno stritolando i polmoni.
Poco dopo si staccano da quella morsa letale e si accorgono di tutti gli occhi puntati su di noi,Greta come me sulle gote diventa viola escandescente,mentre Sorin il solito sciupa femmine fa l'indifferente.
-finalmente si sono girati,so di essere bello ma cavoli così siamo esagerati!-iniziò a vantarsi - sempre il solito,vero?- alza un sopracciglio -bhe ma mi hai visto! Ho le ragazze ai miei piedi ...-quando fa così lo prenderei a testate per tutta la giornata,si bel ragazzo,alto,fisico, occhi di un normalissimo marrone ma capaci di perforarti l'anima, capelli neri mossi.
Pensare che alle elementari era tutto fuori che bello,pafutello,basso...tutte lui ce le aveva.
-ciao a tutti ragazzi - parlò una ragazza,sui 18 anni al megafono,bella davvero, slanciata,alta,capelli tinti di blu notte,lineamenti dolci.
-per voi questo è il primo anno di liceo,per ora vi assegneremo solo la classe dove passerete il resto delle ore questa mattina,quando dirò il vostro nome e cognome, assieme alla classe,dovete uscire dalla porta principale dove vi spetterà il vostro professore,tutto chiaro?-ci spiegò -siiii! - la risposta di tutti gli studenti in quella aula magna è insopportabile,saremmo stati più di trecento persone in quel posto.
-Marinelli Federica, classe 1h -si alza mi saluta e va dalla porta -Zappalà greta,classe 1h-con tutta me stessa speravo di finire in classe con loro ma no...- santi fiordaliso 1I- mi alzo scazzata per lo meno sono in classe con Sorin -viola sonia 1I - mi giro per vedere chi sia ed è proprio la ragazza che ho conosciuto prima - Hei saremo insieme - - a quanto pare si,strano no? Ci incontriamo nei peggiori dei casi è finiamo nella stessa classe.- Scoppiano a ridere mentre ci avviamo in classe seguendo l'insegnante,una professoressa sulla quarantina,bassa ,capelli biondi a caschetto, sembra tanto una nonna.
Entrando in classe vado a sedermi nei due banchi in fondo,dove trovo già Sorin stravaccato sulla sedia, sbuffo per i suoi modi e mi siedo.
-sai mi sa di aver fatto colpo sulla prof- dice facendo un ghigno - ma ti prego,anche le prof flaccide no...- appoggiai la testa sul banco sapendo che sarebbe stata una lunga mattinata con lui.
- ciao ragazzi,io sono la prof Minetti, sarò la vostra insegnante di scienze e biologia per tutto l'anno - ecco bene lezioni noiose...va bhe dormirò - incominciamo con le presentazioni - la parte che odio di più , preferirei fare espressioni algebriche per ore,pensai, tra due ragazzi tocca a me.
Mi alzò dalla sedia con scazzo e inizio a parlare - mi chiamo fiordaliso,abito a torriglia, ho 15 anni- faccio per sedermi quando la prof mi blocca,perché a me? -perché sei venuta in questa scuola?- la domanda più scema che mi avessero mai fatto fino ad ora - bhe se vengo a un liceo artistico....magari sono qui per disegnare e migliorarmi,non per cucinare questo è certo!-mi lascio cadere sulla sedia come un sacco di patate e noto che tutti i miei compagni stanno ridendo sotto i banchi per quello detto,che poi cosa ci sarà da ridere,è vero - in effetti hai ragione...- la sua faccia è stupenda, un misto tra sorpresa e contrariata.
Mi lasciò perdere e continuò a fare parlare gli altri.
-Hei, il piccolo fiorellino di campo delle medie è finalmente sbocciato...facendo vedere una parte molto interessante...- lo guardai stupita per quelle parole appena dette- guarda che sono sempre io sorin- non proprio sicura di quello che dissi - petalo guarda che ti conosco meglio di quanto tu credi e te sei sempre stata una tipa tosta,solo che non hai mai avuto il coraggio di mostrarlo anche a quei bulletti tutte chiacchera e niente fatti che mi toccava picchiare- Risi ai ricordi delle medie era diventato la mia guardia del corpo nessuno doveva toccarmi se no era rissa, anche se a volte non gli dicevo che mi picchiavano per non vederlo tornare da me con un altro livido in viso per colpa mia.-diciamo che mi hai salvato la vita in parte,non smetterò mai di ringraziarti per questo!- un sorriso a trentadue denti gli spuntò dal viso illuminandolo, è raro che sorride ma quando lo fa ti cambia la giornata.- non guardarmi così, so che ti faccio impazzire...bhe come tutte le ragazze,d'altronde guardami sono impossibile da non ammirare.-Risi come una forsennata tanto che interuppi il discorso senza senso della prof Che mi guardò truce, tappai la bocca e le feci segno di continuare - sai mi piace quando ridi e sapere che sono io la ragione- diventai un pomodoro, lui è il mio migliore amico dalle medie e mi ha sempre fatto ridere dal primo giorno che l'ho visto - grazie,ma è un sorriso come tanti-.
Le ore passarono con la prof che ci ricordava tutti i regolamenti e io addormentata sul banco dopo neanche mezz'ora.~.~.~.~.~.~.~ .~.~.~
-Hei sveglia dormigliona- mi sentii squotere,ma non riuscivo a svegliarmi -fiore sveglia bisogna andare a casa- tirai di colpo su la testa e mi sistemai, davanti a me Sorin e Sonia che cercavano di farmi riprendere.
-ma quanto ho dormito??-chiesi con ancora la bocca impastata dalla dormita,uscendo dalla classe - bhe per tutte le ore- sbuffai e appena messo un piede fuori dall'edificio prendo una sigaretta dalla tasca della giacca e me l'accendo, sentendo finalmente dopo 7
ore il sapore della nicotina attraversarmi la trachea fino ai polmoni e poi rigettare fuori il fumo.
Sorin compie il mio stesso gesto, per poi chiedere alla sonia se ne vuole una.
-no grazie ho smesso...in parte- c'è ne vuole di forza per smettere è troppo difficile -Wow complimenti,ciao so io e Sorin andiamo da questa parte- la saluti con la mano e lei fece lo stesso -ciao ragazzi a domani-.
Il viaggio in corriera fu noioso a casa e non vedevo l'ora di arrivare a casa per buttarmi nel letto,non ho neanche questa gran fame,penso che aspetterò cena.
in casa si sente solo la musica di sottofondo e la matita che maneggio sul foglio disegnando il più possibile in modo astratto il sogno della Sera precedente.
Sempre stato così,quando mi rimaneva impresso un sogno,lo scrivevo su un quadernino e lo disegnavo,mi piace vedere il lavoro che ne viene fuori.
Continuavo a canticchiare le canzoni della playlist che ho appena messo sul telefono,non accorgendomi che sono le dieci passate di sera e mia mamma non è ancora arrivata.
Prendo il telefono e la chiamo al terzo squillo risponde <ciao tesoro,ho provato a chiamarti ma dava la segreteria>
<Tranquilla mamma non è un problema ero semplicemente proccupata >
<Tutto a posto ,mi hanno invitato a cenare fuori con amiche e ho accettato >
Mi iniziò a chiedere della scuola e parlammo per una decina di minuti.
Quando riattacai il telefono,mi iniziai a cucinare un piatto di pastasciutta e accendere la tele per vedere se danno qualcosa di intrigante e dopo un po di zapping e trovo un film sul pattinaggio "ice Princess "s'intitola, l'ho guardato veramente troppe volte,ma non me ne stancherò mai.
Appena la pasta è pronta vado in sala a cenare e guardare il film, sta sera dormirò sul divano,preparo già le coperte e mi corico.
Gli occhi si fecero pesanti,fino a chiudersi crollando in un sonno profondo e pieno di incubi,che nessuno riuscirà a portare via.
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Creatrici Di Destini[IN SOSPESO]
General FictionParla della vita di un'adolescente, Fiordaliso,ha 15 anni quando arriva in prima liceo,qui imparerà cosa significa l'amicizia ,l'amore, la famiglia. Fara molte cose all'insaputa della madre e degli amici,soffrirà in silenzio nella sua stanza e sorri...