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Sono passati due giorni.
Le giornate iniziano a farsi pesanti, tra scuola , amici e Jacopo.

Alla fine ho deciso di provare a starci insieme, voglio conoscerlo meglio e vedere se ne uscirà qualcosa.

Ieri ho perso il telefono e l'ho chiamato, abbiamo parlato per una mezz'ora buona e gli ho dovuto dare dei motivi al mio comportamento.

Sonia ha detto che ho fatto bene, almeno ci deve provare e non mandare tutto al vento in questo modo.

Domani ci vedremo e passeremo una giornata assieme a farci un giro nel centro.

Oggi ho passato l'intera giornata a studiare, le tempie mi martellante e la mia mente chiede un po di sano riposo, così dopo cena mi fondo subito a letto.

Mi sceglio a causa della sveglia , sono le cinque e mezza del mattino e ci metto tutta la mia forza di volontà per alzarmi e prepararmi per andare a scuola.

Metto un semplice jeans scuro, maglietta e sopra un giubbotto, adesso si sente davvero tanto l'inverno.

Esco di casa e prendo la solita corriera.

Le ore scolastiche stamani non sono pesanti, eppure non sembrino terminare, sonia è affianco a me che disegna il progetto assegnato dal professore di laboratorio.

Siamo sempre il solito gruppetto della classe riunito a disegnare, chiaccherare ed ascoltare musica.

La mia mente è concentrata ad oggi pomeriggio a quando Jaco mi verrà a prendere a scuola.

Arriva la ricreazione e finalmente posso staccare.
Vado in classe della Federica e iniziamo a parlare.
-Nervosa per oggi?- mi chiede sorridendo.
- Nervosa è a dir poco...ho un esplosione di sentimenti tutti assieme.- rispondo.
-Allora ti piace tanto!!-
Abbasso la testa alla sua frase, si mi piace, è simpatico , dolce...ha tanti pregi, ma continuo a vederlo come amico.
- Ho detto qualcosa di sbagliato?- chiede osservandomi meglio.
-No tranquilla è solo che non sono sicura di volerci realmente stare. Lo vedo più come amico, ma magari potrei affezzionarmici col tempo.
La mia esplosione di sentimenti è dato dal nervoso, paura, stress...è da ieri che mi chiedo se faccio la cosa giusta.-
Mi guarda per un tot di secondi e poi risponde
-Non ti fa lo stesso effetto che ti faceva Leonardo-
Eccolo, il cuore inizia a battere sempre più forte nel petto come volesse uscire dalla gabbia toracica, solo che il suo nome mi fa ancora lo stesso effetto.
Leonardo è stato il mio primo amore.
Era cominciato tutto da semplici amici, due compagni di classe delle medie che si frequentavano come si fa tra amici.
Io non potevo esserci solo migliore amica, perché era questo che eravamo.
Passavano intere giornate assieme, a casa sua a giocare alla play fino a tardi, nei pratoni a guardarci i video di favi j continuando a ridere per ogni minima sciocchezza, poi però arrivarono i giorni tristi, in cui lui mi consolata con delle carezze, gli abbracci...parlavamo per ore e ci sfogavamo per ore l'uno con l'altra .
Quando una sera ero andata a dormire da lui , li capii tutto, eravamo nello stesso letto, abbracciati come due koala e mi disse " sei la persona più speciale che potessi incontrare , ti voglio bene fiore" ; a me non bastava quel " ti voglio bene" perché io lo amavo, non era più una cotta ma amore.
Per altri due anni di medie feci finta di non provare niente per lui, era difficile e ci provavo comunque a lasciar correre quel sentimento.
- Prendo il tuo silenzio per un si.-
-Si Fede hai ragione, ma nessuno sarà mai Leonardo.-
-Fiore vai avanti, oggi stai con Jaco e non pensare a niente ma solo a divertirti.-
- certo lo farò! - le sorrido e poi sono costretta a salutarla perché l'intervallo è appena finito.
Prima di uscire mando un saluto alla Greta, Tommy, Paolo e gli altri ragazzi.

Torno in classe e mi risiedo al mio posto.
Adesso sono più serena dopo aver parlato con Federica.
Altre due ore le passiamo chiaccherando e questa volta ascolto con precisione tutto quello che si dicono.
Stanno parlando di professori, esattamente di chi starebbe meglio uno con l'altro.
-La Minetti con Strixino - dice Sorin.
Tutti sono in disaccordo.
- Ma potrebbe essere sua madre , che schifo - dice Giulia.
Scoppiamo in una fragorosa risata.
- La coppia migliore dell'istituto secondo me sarebbero quelle due serpi di Prettolani e lo "Spinotto ", quei due si che sono fatti l'uno per l'altra.- intervengo io lasciando da parte il mio pennello.
Sonia quasi non piange dalle risate.
- Hai ragione Fiore! !- intervengono le due sorelle gemelle Fanny e Viola.

Ridiamo talmente tanto che tutti si stanno lamentando del frastuono.

-Allora voi che avete da ridere!!- urla il professore dalla cattedra indicandoci.

La classe si zittissce di colpo e io scoppio a ridere pensando al lui assieme alla proff Drago di inglese.
-Santi vuole finire fuori dalla porta?- chiede continuando a strillare.
Senza fiatare prendo lo zaino e mi dirigo alla porta.
-Allora proff esco pure io - dice Sonia prendendo il suo zaino e raggiungendomi , sorride e usciamo dalla porta.

-Adesso che facciamo?- chiede.
-Andiamo a farci un giro e poi ci mettiamo dalle macchinette del mangiare.- le dico.
-perfetto - conclude lei.

Passiamo un ora e mezza a scherzare, fard le matte per i corridoi, truccarmi dalle macchinette mentre ci mangiamo le schifezze.

Al suono della campanella, che segna la seconda ora andiamo nella seconda I, dove raccontiamo dell'accaduto con il proff dato che ci hanno chiesto il motivo per cui avessimo lo zaino in spalla.

Quando suona la fine delle lezioni Sonia mi accompagna fino all'uscita dove incontriamo subito Jacopo.
Lui mi prende il viso tra le mani e mi bacia, rimango ferma, immobile come un idiota.
Sonia ride cercando di non farsi notare.
Quando si stacca si presenta a lei.
Io e la mia amica ci salutiamo e io rimango da sola con lui.
C'è imbarazzo da parte mia, lui sembra al proprio agio, io rimango in silenzio.
-vuoi mangiare?- mi chiede con un sorriso a trentadue denti.
-Non ho tanta fame oggi?- rispondo, mi è passato l'appetito.
-Sicura? Tutto bene?- chiede ancora.
Fa troppe domande e questa cosa mi sta sui nervi.
-Si, tranquillo-

Camminiamo per un po fino ad arrivare al MCDONALD'S.
-Io prendo da mangiare e poi andiamo a fare un giro, ti va bene?-
-certo.-
Entriamo e facciamo la fila prima che ci servino.
Prende un toast, hamburger, patatine e coca-cola e intanto io mi chiedo come fa sto ragazzo a mangiare così tanto e rimanere magro, quando a me basta una bistecca per ingrassare.
Ci sediamo al tavolo uno di fronte all'altro.
-Raccontami un po di te?-
-Bhe, non c'è molto da sapere...-rispondo indifferente, di sicuro non gli parlerò della mia vita.
-Qualcosa ci sarà da raccontare.-
Gli dico della mia passione per la musica, il ballo e l'arte continuando a parlare su questi argomenti mentre lui mangia.
Quando finisce usciamo e ci avviamo verso il lungo mare a fare una passeggiata.
Ho freddo a causa del vento e lui se ne accorge.
Si toglie la giacca e la porge a me mettendola sulle spalle.
Lo ringrazio e gli sorrido.
Si farma e io faccio lo stesso, mi sta fissando e il suo sguardo di ghiaccio non aiuta.
Non mi sono mai piaciuti i ragazzi dai occhi azzurri, ma i suoi hanno una particolarità, nell'occhio destro ha una macchia marrone che lo caratterizza e mi piace.
Si avvicina e mi poggia un bacio soffice sulle labbra, mi accarezza il volto e poi si stacca.
-Avevo voglia di un tuo bacio- risponde con calma.
Prende la mia mano e la intreccia con la sua continuando a passeggiare.

Quando la giornata conclude Jacopo mi accompagna sino alla rimessa delle corriere.
-Spero ti sia piaciuta questa giornata-
-Certo e grazie-
Si avvicina a me e mi bacia, un bacio diverso dai altri, passionale, chiede accesso e glielo do.
Ci stacchiamo appena il motore della corriera romba.
-ciao amore mio-
-ciao jaco- gli sorrido e salgo sul mezzo.
Durante il viaggio ascolto la musica mentre leggo il libro che mi sono portata da casa questa mattina.

-Eccomi!- urlo una volta entrata in casa.
C'è un buon profumo e la differenza di temperatura da fuori a dentro è davvero tanta.
-Ciao tesoro, sta sera siamo solo noi due, mangiamo in sala davanti alla tele?-
Chiede mentre le vado incontro trovandomela ai fornelli.
La abbraccio forte a me e le do un bacio nella guancia.
-Certo va benissimo-
La aiuto ad apparecchiare e poi mangiamo.
Ha preparato una spaghetti in bianco e di secondo lo stufato di carne, tutto ottimo.
Come film abbiamo deciso per i Pirati dei Caraibi.

Sono stesa sul letto dopo aver terminato la mia giornata assieme a mia madre.
Oggi devo essere sincera sono stata bene con Jacopo, non lo avrei mai detto.
Mi addormento.

Creatrici Di Destini[IN SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora