Secret Love Song.

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Dopo che entrai in camera feci tutto molto velocemente, mi lavai e vestii, addormentandomi poco dopo. Ero stanca ma continuavo a pensare a lui.

Mi svegliai il giorno dopo molto presto, purtroppo, anche se avevo sonno. Dovevo andare in palestra alle dieci ed io non mi preparavo in fretta quando avevo sonno. Presi il cellulare quando mi resi conto del mondo intorno a me e sorrisi leggendo il "buongiorno piccola principessa xx" di Luke. La mattina non rispondevo mai ai messaggi, avevo paura di rispondere male perché la mattina ero irritata da appena sveglia.

Mi lavai e mi vestii, indossai semplicemente una canotta viola con un una felpa nera dell'Adidas e un pantaloncino sempre nero, come scarpe presi delle Adidas tutte bianche. Misi solo mascara e mi feci una coda ai capelli. Indossai il mio giubbotto nero e presi il mio borsone con tutto per la palestra. Presi il cellulare e scrissi a Luke "amore, vuoi venire in palestra con me?". Lui mi rispose subito con "certo, ci vediamo lì, comincia ad andare.". Così mangiai un semplice cornetto ed uscii in fretta, avviandomi verso la palestra a passo svelto. Trovai già lui lì fuori e gli corsi incontro, abbracciandolo forte e dandogli già continui baci a stampo. Risi ed entrai con lui in palestra, affrettandomi a togliere il giubbotto e la felpa e rimasi in canottiera. Sorrisi guardando che mi fissava e gli pizzicai il naso, poi anche lui si tolse il giubbotto e cominciammo entrambi, partendo dal tapis roulant(?). Lui già era sfinito, piccino. Risi guardandolo gocciolare già sudore e passammo ai pesi. Per me quello era solo l'inizio, lui mi fissava continuamente. Mi morsi il labbro apposta e lui oltre il sudore cominciò a grondare saliva dalla bocca. Scoppiai a ridere guardandolo e lui mi guardò male. Io mi contenevo a vederlo sudato e affannato, lui era scarso a trattenersi mentre mi guardava. Quasi quasi vedevo qualcosa di strano, non sapeva proprio trattenersi. Gli indicai il cavallo dei pantaloni e lui diventò più rosso di qualsiasi altra cosa di rosso.

Mi leccai le labbra e mi morsi il labbro continuamente. Facevo tutto apposta, era divertente anche se ero stronza facendolo.

Smisi e continuai a ridere guardandolo. Era tenero in fondo, anche se tutto sudato e con una bandiera alzata.

Mi passai la mano sulla fronte sudata e posai tutto, poi andai a fare la doccia negli spogliatoi e misi il cambio che mi ero portata, semplice maglietta blu e jeans.

Lui fece lo stesso ed uscimmo insieme dalla palestra. Per fortuna era presto per i paparazzi, quindi eravamo tranquilli.

Camminando arrivammo ad una casa a me sconosciuta, aveva fatto tutto lui.
Era una casa normale, non grandissima ma neanche una tana. Le pareti fuori erano verde tiffany, c'erano poche finestre e la porta era in legno massiccio. Sembrava vecchia, stile retrò.

Lui mi portò dentro ed io mi guardai intorno. Come non detto. Fuori sembrava vecchia, ma dentro era tutto moderno. C'era il salotto con la parete attrezzata, quindi il divano di pelle nera di fronte al televisore di non so quanti pollici e il mobile bianco sotto la televisione e i piccoli scaffali vicino al muro con tanti libri, film e musica. Tutti i mobili erano bianchi, anche la cucina e le pareti. Il pavimento era tipo morbido, in cucina c'era il parquet e c'erano delle scale che portavano al secondo piano. Era tutto molto moderno.

-Lo so, fuori sembra vecchia ma dentro è molto moderna, l'ho fatto per non dare sospetti..- disse lui sorridendo.

-È tua?- gli domandai aggrottando la fronte.

-Sì, è una specie di posto segreto, lo conosco solo io, molti pensano sia abbandonato.- rispose lui alzando le spalle.

-Perché mi hai portata qui?- incrociai le braccia continuando a guardarlo.

-Perché volevo stare un po' da solo con la mia ragazza, vieni con me.- mi prese la mano e mi attirò a sé, baciandomi la guancia, poi mi portò di sopra.

Obsession||Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora